lunedì 30 luglio 2007

Perchè scomparvero i dinosauri?

Cari ragazzi delle future classi seconde A e B, se vi trovate a passare dal blog, leggete con attenzione quanto seguirà. Successivamente postate, mediante i commenti, tutti i dubbi, le domande o le curiosità che vi verranno in mente, a cui proverò a rispondere sul blog.
In ogni caso, discuteremo l’argomento al rientro dalle vacanze estive.



Se qualcuno accede al blog, passi gentilmente parola ai compagni perché nei prossimi giorni posterò altri materiali pensati specificamente per voi.


La scomparsa improvvisa  dei dinosauri è ancora oggi avvolta nel mistero.
Diverse sono state le ipotesi: cambiamenti improvvisi del clima con modifica sostanziale dell’ambiente, squilibri fra dinosauri carnivori ed erbivori, presenza di piccoli mammiferi divoratori di uova di dinosauri…



Alcuni fossili ritrovati recentemente in Cina hanno riproposto l’interrogativo: perché morirono i giganti della preistoria? E perché, con essi, sono spariti dal 50 al 75% degli organismi viventi presenti allora sul nostro pianeta?


Circa 100 milioni di anni fa, i dinosauri erano i dominatori della Terra; tra questi esseri giganteschi ricordiamo: il brontosauro, lungo 20 metri e pesante 30 tonnellate, dotato di quattro enormi zampe e di un collo lunghissimo; il pacifico diplodoco, lungo 30 metri,un mite erbivoro come l’immenso brachiosauro, alto 12 metri. Essi erano prede di feroci e immensi carnivori quali l’allosauro, bipede alto 10 metri, e il tirannosauro, lungo 15 metri, il più grande e terribile carnivoro di tutti i tempi. E, accanto a questi, migliaia di specie di dinosauri di tutte le forme e taglie: dall’idrosauro dal becco d’anitra al triceratopo, un carro armato vivente, corazzato da immense placche ossee e provvisto di corna acuminate. E, ancora, coccodrilli lunghi fino a 18 metri e rettili volanti, gli pterosauri, con un’apertura alare fino a 8 metri. I mari erano popolati dagli ittiosauri e dagli elasmosauri, lunghi 15 metri e con il collo lungo  9 metri.

classificazione dei dinosauri

L'immagine che vedete sopra è tratta dal seguente indirizzo, dove potete reperire interessanti informazioni.


Che cosa è accaduto 65 milioni di anni fa? Si parla di un’ipotesi catastrofica, che ha interessato la vita sull’intero pianeta, una catastrofe cosmica, che ha rischiato di distruggere per sempre la biosfera.


L’ipotesi oggi più accettata tra i “catastrofisti” è quella di una collisione con un oggetto celeste: una cometa, un asteroide, un “oggetto apollo”(una di quelle grosse rocce che rotolano pericolosamente nello spazio nei dintorni della Terra).

meteorite

                               Immagine sull'ipotesi di collisione



Vediamo come lo scienziato e divulgatore Nigel Calder ricostruisce l’evento.

“Un oggetto apollo urta la Terra 65 milioni di anni fa. Aveva un diametro di 10 chilometri. Nell’impatto viene scagliato nell’atmosfera del materiale pari a 100 volte il peso dell’oggetto. I detriti coprono il cielo, accecano il Sole. Ci vogliono anni per dissipare la nube, almeno quattro, quattro anni di buio totale. Prive di luce solare, piante ed erbe non crescono. Probabilmente sopravvivono solo gli animali capaci di frugare nel fango, cibandosi dei resti putrefatti  di piante e altri animali. L’onda d’urto è tale da far scoppiare i polmoni anche a centinaia di chilometri di distanza. Se l’oggetto è piombato in mare, onde di marea alte come  grattacieli spazzano la Terra. I giganteschi dinosauri sono probabilmente rimasti uccisi dall’onda d’urto propagatasi in tutto il mondo. E i sopravvissuti devono aver affrontato una lenta morte per fame, resi sordi dall’onda d’urto e ciechi dal buio totale, impensabile per noi……..”

Walter Alvarez, un geologo dell’università di Berkley, fornisce una prova dell’impatto, trovata in Italia nei pressi di Gubbio. E’ un sottile strato di argilla, dove la quantità di un minerale chiamato iridio, rarissimo sulla Terra, ma presente in quantità elevata nei corpi celesti  come meteoriti o asteroidi , è almeno trenta volte maggiore del normale dosaggio terrestre.

gubbio

(Come suggerito in un commento da M. Teresa Bianchi, gli studi a Gubbio continuano).

L’impatto c’è stato, “ed è purtroppo un evento sicuramente ciclico”, afferma l’astronomo Richard Muller, sostenitore della teoria secondo cui la colpa è della stella assassina Nemesis , una presunta compagna del Sole che ancora nessuno è riuscito a vedere. Nemesis avrebbe un periodo di rivoluzione di 26 milioni di anni: giunta al suo afelio, nel punto più lontano dal Sole, il suo moto altererebbe il campo gravitazionale della nube di Oort, un anello di comete. Dall’anello così perturbato partirebbero sciami di comete: almeno un milione. E alcune di esse cadrebbero inevitabilmente sulla Terra.

NUBE OORT

Immagine della Nube di Oort

Altri ancora, come i canadesi V. A. Huges e D. Routledge, ritengono invece che la “catastrofe celeste” responsabile della morte dei dinosauri sia dovuta all’esplosione di una supernova: un “uragano invisibile” avrebbe, 65 milioni di anni fa, spazzato la Terra con un mortale vento di radiazioni X , ultraviolette e di particelle ad alta energia.

supernova SN 1994D Immagine della Supernova SN 1994D



Probabilmente, queste non saranno le ultime ipotesi, ma su un punto gli scienziati sono tutti d’accordo: la catastrofe di 65 milioni di anni fa ha sicuramente prodotto qualcosa di positivo.
Un timido animaletto, che da tempi immemorabili viveva acquattato nelle caverne e negli anfratti di un mondo dominato dai giganteschi rettili, esce finalmente alla luce del Sole, passando indenne attraverso la catastrofe.
E’ il primo mammifero: con lui , distrutti dal cielo i possenti rettili, inizia la storia dell’evoluzione che porta all’uomo!



Bibliografia essenziale: “La materia e la natura”, Gilda Flaccavento e Nunzio Romano, Fabbri Editori


A presto



*****



DAL SITO DELLA MAESTRAMAYA


I DINOSAURI


APPROFONDIMENTI

12 commenti:

  1. Gli studi a Gubbio continuano:


    http://www.trgmedia.it/n.aspx?id=12217

    un saluto

    mt

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  2. Grazie della segnalazione Maria Teresa. La inserirò immediatamente nel post.

    A presto

    RispondiElimina
  3. Molto interessante e sicuramente ne riparleremo a scuola ma c'erano alcune cose che volevo sapere:

    1)Chi era questo timido animaletto?

    2)Dov'era caduto l'oggetto apollo?

    3)Andremo in gita a Gubbio?

    Aspetto risposte.

    Davide C. 1°a

    RispondiElimina
  4. Ciao, Davide! vedo con piacere che hai fatto presto a leggere. Mi raccomando cerca di passare parola ai tuoi compagni;-).

    E veniamo alle domande:

    1) il timido animaletto era appunto un piccolo mammifero, che, non essendo specializzato come i dinosauri, è riuscito a sopravvivere alle mutate condizioni ambientali e ad affermarsi sulla scena dell'evoluzione biologica.

    2) L'oggetto apollo, secondo Alvarez, andò a precipitare nella penisola dello Yucatan, precisamente con il suo epicentro localizzato approssimativamente sotto il paese di Chicxulub, Yucatán, nel Messico.

    3) Per la gita a Gubbio...ne riparleremo a suo tempo;-)

    A presto

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  5. Mi scusi prof. ho inserito il mio commento sui dinosauri nell'argomento precedente.

    La prossima volta starò più attento!


    Alessandro Cruciani

    Classe: futura seconda B

    RispondiElimina
  6. Ciao, Alessandro:-). Non ti preoccupare dello sbaglio! Capita a tutti.

    Bravo per aver letto e lasciato le tue considerazioni.

    Al rientro a scuola, discuteremo su tutto.

    Ti prego di passare parola ai tuoi compagni e di visitare anche il blog di matematica http://lanostramatematica.splinder.com, dove c'è altro materiale per voi di seconda.

    A presto:-)

    RispondiElimina
  7. Buona sera prof.

    Io ho letto oggi questo articolo e trovo che sia molto interessante, anche perchè credo che i dinosauri abbiano affascinato un po' tutti sin da piccoli. Volevo farle una domanda. Se c'è stata una collisione tra la terra e l'oggetto apollo da sollevare così tanti detriti per esserci buio totale. Le piante come c'è scritto senza sole non vivono perchè non c'è il processo di fotosintesi. Allora adesso, ai nostri tempi come fanno ad esserci ancora le piante? E gli animali sopravvissuti come hanno fatto? è possibile che siano riusciti a vivere per più di quattro anni senza luce solare e con i resti degli altri animali?


    Letizia R. 1°A

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  8. Cara Letizia, mi stai impressionando piacevolmente per le tue domande assolutamente pertinenti.....


    Allora, vediamo. Per quanto riguarda, gli animali proprio questo è quello che deve essere successo: i resti organici putrefatti hanno costituito un enorme serbatoio, pasto di animali non "specializzati" quali erano allora i piccoli mammiferi, che in virtù della loro non specializzazione sono riusciti ad adattarsi alle mutate condizioni ambientali. Pe rquanto riguarda le piante, il discorso è più complesso e non del tutto chiarito. Hai perfettamente ragione che senza la fotosintesi clorofilliana le piante non possono sopravvivere. Però, c'è da considerare che, ad esempio, i microscopici batteri, appartenenti al mondo vegetale, riescono a sopravvivere in condizioni proibitive. E finchè un batterio esiste...i vegetali sopravvivono. Non lo sai ancora, ma lo studieremo negli anni futuri, il più antico batterio fossile è datato circa 3 miliardi e mezzo di anni fa e da lì è iniziata la colonizzazione della Terra da parte dei vegetali....

    RispondiElimina
  9. salve prof,

    le volevo kiedere una cosa...

    ma se alcuni mammiferi sono soppravvisuti riuscendo ad ambientarsi al clima, come mai i dinosauri, così grandi e possenti, si sono estinti?

    Non chiedo una risposta precisa ma anche solo un piccolo commento...

    tanti saluti Cecilia B. 2a

    RispondiElimina
  10. Cecilia, i mammiferi si sono adattati facilmente perchè non erano organismi "specializzati" mentre i dinosauri lo erano. La grandezza non conta. Che cosa signifca organismo "specializzato"? Vuol dire che è fortemente adattato all'ambiente in cui vive. L'ambiente in cui vivevano i dinosauri era un ambiente tropicale, quindi caldo e umido, ed essi la facevano da padrone sulla terra ferma, nell'acqua e nell'aria. Erano i dominatori del pianeta. Quando le condizioni ambientali sono mutate improvvisamente a causa dell'evento catastrofico causato dalla collisione e il clima è cambiato completamente, i dinosauri non sono riusciti ad adattarsi, soccombendo. Al contrario, i piccoli mammiferi, che vivevano in sordina timidamente, proprio perchè non specializzati sono riusciti ad adattarsi al nuovo ambiente....e da lì è iniziata la storia dei mammiferi, che progressivamente sono diventati gli animali più complessi ed evoluti. Nella classe dei mammiferi, ordine dei primati, è collocato infatti anche l'uomo.

    Sono stata comprensibile?

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  11. Hei, bellissimo post. Lo farò leggere a mio figlio. Ammetto l'ignoranza sull'argomento ma l'ho letto molto incuriosita.

    Ma che fortunati questi ragazzi ad averti come prof.! ;-)

    Un abbraccio a te e a loro


    P.S. Ovviamente questo commento "decorativo" non ambisce a fare numero per la proposta da te lanciata.

    RispondiElimina
  12. Grazie dell'abbraccio, Claudia:). Vedrai che i ragazi se ne accorgeranno subito e saranno contenti!

    Bacioni ai tuoi due gioielli!


    A presto:)

    RispondiElimina

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