giovedì 13 gennaio 2011

Google E La Sicurezza Online Per Le Famiglie

Marco mi segnala una notizia molto interessante, riguardante due progetti realizzati da Google sulla sicurezza in rete delle famiglie: Non perdere la bussola (consultate la YouTube Map)e Centro per la sicurezza online.


La presentazione del primo progetto è avvenuta ieri a Roma.

Riporto integralmente il comunicato da Google Italia Blog.


12 gennaio 2011 - ore 19:04


Far sì che i nostri figli navighino in Internet in sicurezza è molto simile ad insegnare loro a navigare la complessità del mondo reale. Ci sono situazioni nel mondo reale in cui non lascereste i vostri figli da soli e lo stesso vale per l’online. Ma se quasi tutti si ricordano che è stato loro insegnato come attraversare la strada, oppure di non parlare con gli estranei, probabilmente a nessuno di noi è stato insegnato quali e quante informazioni personali condividere online, oppure come fronteggiare dei cyberbulli.



A mano a mano i ragazzi raggiungono un’età nella quale l’alfabetizzazione digitale è essenziale, è sempre più importante assicurarsi che sviluppino comportamenti online sani, sicuri e responsabili. Quindi non stupisce che genitori ed insegnanti sentano la necessità di sapere meglio come aiutare i ragazzi ad utilizzare Internet in modo sicuro e responsabile.


Proprio per rispondere a questa esigenza, abbiamo realizzato due progetti: l’iniziativa Non perdere la bussola, in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni e con il sostegno del Ministro della Gioventù, e il nostro nuovo Centro per la sicurezza online della famiglia.



Non perdere la bussola lo abbiamo presentato ieri a Roma alla presenza del Ministro dell’Interno Roberto Maroni e del Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, del Prefetto Oscar Fiorilli della Polizia di Stato e di Antonio Apruzzese, Direttore della Polizia Postale e delle Comunicazioni.


Attraverso questa iniziativa, gli agenti della polizia delle comunicazioni si recano nelle scuole che ne fanno richiesta e formano i ragazzi su temi legati all’uso sicuro e responsabile della rete.


 


Durante la prima edizione, lo scorso anno, sono stati 180.000 i ragazzi che hanno seguito i corsi. E da quest’anno le scuole potranno chiedere di organizzare anche incontri per la formazione dei genitori.



Il Centro per la sicurezza online della famiglia, invece, è una risorsa online a disposizione di chiunque sia interessato al tema di un uso sicuro e responsabile delle tecnologie e raccoglie suggerimenti di importanti associazioni, consigli e spunti offerti dai genitori (Googlers, ma non solo) per i genitori, così come informazioni su come usare gli strumenti di sicurezza che abbiamo sviluppato per i prodotti Google.



Per rispondere ad alcune delle domande più complesse, come per esempio quelle legate ai contenuti inappropriati o all’incontro online con estranei, ci siamo rivolti a degli esperti: organizzazioni che ogni giorno promuovono la sicurezza dei ragazzi e l’alfabetizzazione digitale, quali Save the Children, Telefono Azzurro e Terre des Hommes.

Il nuovo
Centro per la sicurezza online della famiglia offre inoltre informazioni pratiche su come utilizzare gli strumenti di sicurezza incorporati nei nostri progetti, quali SafeSearch e la Modalità di protezione di YouTube, che possono aiutare a controllare i contenuti che i ragazzi possono trovarsi davanti. I controlli della condivisione dei contenuti in YouTube, Picasa, Blogger e altri prodotti assicurano che i vostri video, le foto o i blog siano condivisi solo con le persone giuste. E, in risposta a una richiesta che abbiamo ricevuto in più occasioni, abbiamo aggiunto una sezione su come gestire le funzioni di geolocalizzazione su dispositivi mobili.

 





 

15 commenti:

  1. Progetti meritevoli, adatti soprattutto a quei genitori scapestrati (ne conosco) che lasciano completamente libera la navigazione ai loro figli.

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  2. Bravo Marco a fare questa segnalazione.
    Le minacce sono sempre presenti, specie per i giovani. Sono sempre ottime queste iniziative di tutela e salvaguardia.
    Paopasc

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  3. Devo approfondire bene questa tua segnalazione, cerco di controllare il più possibile mio figlio ma, sapersi muovere nella direzione giusta non è cosa facile. Spero di trovare ottimi consigli qui.
    Ciao Annarita, Roberta.

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  4. La sicurezza in questo mondo si rende necessaria.
    Grazie a Google, a Marco e a te Annarita che 
    ci  date tante belle informazioni.
    Un abbraccio a te e Marco.


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  5. E' vero che ci sono molti spunti interessanti, però... sentir parlare di privacy da Google è come sentir parlare di vita monastica da una pornostar.

    Il dipendente Google che lascia liberi di navigare i suoi figli, senza filtri, e poi google ha degli strumenti di filtraggio. Ma se non li usa lui, perché dovremmo usarli noi? Toccante l'accenno alla pirateria musicale: ci sono terabyte di musica gratuita e legale e si accenna a quella illegale.

    Insomma, le contraddizioni sono molte, da quel poco che ho visto.

    ciao
    nicola.

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  6. A volte si dice che il mondo è bello perchè è vario. Ma in questa varietà si rende necessario saper discernere le insidie. Tutto ciò vale anche per il mondo virtuale che va sempre visitato con circospezione e prudenza. Ben venga dunque ogni ausilio ad una navigazione sicura e responsabile. Un caro saluto, Fabio

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  7. Sono sempre ottime queste iniziative di tutela e salvaguardia.

    E come no, Pa!

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  8. Spero di trovare ottimi consigli qui.

    Fai bene ad approfondire, Rob. La cautela non è mai troppa.

    Salutoni.

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  9. Benvenuto, Nicola...pur non dapendo chi tu sia.

    Leggi il commento di Marco.

    Ciao.

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  10. Scusami, Fabio. Mi era sfuggito il tuo commento.

    Sono d'accordo con te.

    Un salutone.

    annarita

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  11. Marco inquadra molto bene il problema, l'educazione ai nuovi media attraverso gli strumenti che la rete stessa mette a disposizione, ma non solo è necessaria la Formazione....di tutti gli adulti che hanno a cuore il benessere dei minori.
    Se ne parla sempre troppo poco!
    Grazie ancora a Marco e anche a te Annarita!
    france

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  12. Annarita, il commento #5 (nicola) sono io, ilcomizietto. Ci siamo scritti tempo fa per un carnevale della fisica, dove troverai il mio nome vero.

    Il tema della sicurezza della navigazione mi sta molto a cuore e ho letto molto sul tema e in qualche misura  riguarda anche il mio lavoro, visto che sono amministratore di sistema. Ho pure una figlia che prima o poi vorrà usare il pc come il suo papi e lì vedrò cosa so fare e proporre.

    Per come la vedo io, la coerenza e la mancanza di conflittti di interesse sono essenziali per insegnare certe cose. A questa iniziativa mancano entrambi. Come ho detto, però, di spunti interessanti ce ne sono molti, non lo nego.

    Ho letto Marco. Se non riesco io a convincere i miei colleghi (che qualcosa dovrebbero pur sapere) ad usare keepass, non credo sia una buona cosa provare ad insegnarlo ai figli. Come primo approccio, intendo. :-)

    Se saprò combinare qualcosa di meglio di qualche commento quà e là, cara Annarita, sarai la prima a saperlo. :-)

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  13. @Nicola
    " Per come la vedo io, la coerenza e la mancanza di conflittti di interesse sono essenziali per insegnare certe cose "
    Completamente daccordo con te.
    E' vero anche, però, almeno in questa iniziativa, che coloro che dovranno farsi carico dell'insegnamento sono altri, credo e spero più "idonei"; il compito di Google é solo quello di fare da "megafono" a questa iniziativa.
    Il discorso su Keepass é secondario rispetto all'importanza di variare i propri dati di accesso nei diversi servizi; dovrebbe essere solo una utility per gestire meglio la cosa, soprattutto quando si cominciano ad avere molte iscrizioni a molti servizi (per gli smemorati, disordinati ecc... come me)
    Io credo, infine, che l'iniziativa sia molto valida, proprio perchè mirata soprattutto ai ragazzi ed alle famiglie, magari con l'ausilio della scuola.
    Non approfondisce dettagli tecnici complicati, che come primo approccio sono forse anche inutili, ma si limita a quei pochi consigli essenziali per cominciare a navigare con più tranquillità.
    Probabilmente io, nel mio primo commento, mi sono spinto un po' oltre, soprattutto se mi dici che certi concetti sono difficili da far digerire anche a persone (adulti) con una certa esperienza.
    Anche se, forse proprio perchè adulti pieni di "automatismi consolidati",
    sono difficilmente propensi ad accettare cambiamenti e consigli, mentre, noi ragazzi, siamo predisposti al nuovo e viviamo sommersi dalla tecnologia. Sono convinto che unendo la nostra predisposizione per la tecnologia, alla esperienza di vita dei genitori, crescendo quindi insieme, ed insegnando ognuno all'altro quello che sa, forse si riuscirebbe ad ottenere ragazzi che sanno cosa è la "navigazione sicura" e genitori che imparano a "facebookkare". A casa mia facciamo così e qualche volta ci divertiamo anche; il che non guasta.

    Un salutone
    Marco

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