giovedì 8 novembre 2012

Il Test Per Il Parkinson Con Una Telefonata

Max Little
Il Morbo di Parkinson colpisce 6,3 milioni di persone in tutto il mondo, causando debolezza e tremori, ma non c'è un metodo oggettivo di rilevarlo precocemente, per ora.
Il matematico applicato e TED Fellow Max Little  sta sperimentando un semplice strumento a buon mercato, che, nel corso delle prove, è in grado di rilevare il Parkinson con una precisione del 99%, in 30 secondi di telefonata.

Max Little è un matematico la cui ricerca si basa su una tecnica innovativa per monitorare, e potenzialmente schermare, il morbo di Parkinson attraverso delle semplici registrazioni vocali.

Vi propongo il video dal TED con i sottotitoli in lingua italiana, cui segue il testo tradotto in italiano da Cristiana Minoli e revisionato  da Elena Montrasio.




La traduzione del testo:

Io faccio matematica applicata, e un problema curioso per chi fa matematica applicata è che siamo come i consulenti aziendali. Nessuno sa che diavolo facciamo. Oggi vi darò qualche indicazione per cercare di spiegarvi quello che faccio.

Ballare è una delle attività più umane. Ci piacciono i grandi balletti e il tip tap, lo vedrete più avanti. Il balletto richiede delle capacità straordinarie, grande competenza, e probabilmente un certo livello di idoneità che potrebbe benissimo avere una componente genetica. Purtroppo, i disturbi neurologici come il morbo di Parkinson distruggono gradualmente queste straordinarie capacità, come sta accadendo al mio amico Jan Stripling, ai suoi tempi, un virtuoso del ballo.
Con il tempo sono stati fatti grandi progressi nei trattamenti. Tuttavia, ci sono 6,3 milioni di persone nel mondo che soffrono di questo disturbo e devono vivere con debolezze incurabili, tremori, rigidità e altri sintomi che lo accompagnano; quindi quello di cui abbiamo bisogno sono strumenti oggettivi per rilevare il disturbo prima che sia troppo tardi. Dobbiamo essere in grado di misurare la progressione in maniera oggettiva, e in sostanza, l'unico modo per sapere se esiste una cura, è trovare una misura oggettiva che offra una risposta certa.

Ma con il morbo di Parkinson e altri disturbi del movimento è frustrante, non ci sono marcatori biologici, quindi non ci sono analisi del sangue da fare, e la cosa migliore che abbiamo a disposizione è un test neurologico di 20 minuti. Si deve andare in clinica a farlo. È molto costoso, e significa che al di fuori dei test clinici non lo si fa mai. Non lo si fa mai.

E se i pazienti potessero fare questo test a casa? Si risparmierebbero un pesante viaggio in clinica. E se i pazienti potessero fare quel test da soli? Nessun bisogno di personale costoso, dato che, comunque, ci vogliono 300 dollari per farlo in una clinica neurologica.

Quello che voglio proporre è un modo inconsueto con cui possiamo provare a farlo, perché almeno in un certo senso, siamo tutti maestri come il mio amico Jan Stripling.

Qui abbiamo un video delle corde vocali che vibrano. Queste sono sane e appartengono a qualcuno che sta parlando. Noi possiamo immaginarci come ballerini vocali perché dobbiamo coordinare tutti gli organi vocali quando produciamo suoni, e di fatto abbiamo i geni per farlo. Il FoxP2, per esempio, come nel ballo, ci vuole una allenamento straordinario. Pensate al tempo che un bambino necessita per imparare a parlare. Dal suono possiamo tracciare la posizione della corda vocale mentre vibra. Come gli arti sono colpiti dal Parkinson, lo sono anche gli organi vocali. In basso vedete un esempio di tremore irregolare della corda vocale. Si vedono gli stessi sintomi identici. Si vedono il tremore vocale, la debolezza e la rigidità. Il discorso diventa più pacato e più ansimante dopo un po', e questo è uno dei sintomi.

Questi effetti vocali possono essere abbastanza impercettibili in alcuni casi, ma con qualunque microfono digitale, e un software di analisi vocale di precisione abbinato alle più recenti tecnologie di apprendimento automatico, che oggi sono molto avanzate, possiamo quantificare esattamente in quale stadio, tra la salute e la malattia, si trovi una persona, utilizzando i soli segnali vocali.

Questi test a base vocale, come si posizionano rispetto ai test clinici? Sono entrambi non invasivi. Il test neurologico non è invasivo. Utilizzano entrambi l'infrastruttura esistente. Non si devono creare nuovi generi di ospedali. E sono entrambi accurati. Inoltre, i test basati sulla voce non hanno bisogno di esperti. Si possono auto-somministrare. Sono veloci, richiedono al massimo 30 secondi. Sono molto economici, e sappiamo tutti quello che succede. Quando una cosa diventa molto economica, può essere portata su larga scala. Allora, ecco gli obiettivi straordinari che credo possiamo raggiungere. Possiamo ridurre le difficoltà logistiche dei pazienti. Non c'è bisogno di andare in clinica per i controlli di routine. Si possono fare controlli frequenti per ottenere dati oggettivi. Si possono fare reclutamenti di massa a basso costo per i test clinici, e per la prima volta si possono fare screening a livello di popolazione. Abbiamo l'opportunità di cominciare a cercare i primi biomarcatori del disturbo prima che sia troppo tardi.

Facendo oggi i primi passi in questa direzione, stiamo lanciando la Parkinson's Voice Initiative. Con Aculab e PatientsLikeMe, puntiamo a registrare un ampio numero di voci nel mondo per raccogliere dati sufficienti e cominciare ad affrontare questi obiettivi. Abbiamo numeri telefonici locali accessibili a 750 milioni di persone. Chiunque, sano o affetto da Parkinson, può chiamare, a basso costo, e lasciare una registrazione per pochi centesimi, e sono felice di annunciare che abbiamo già raggiunto il 6% del nostro obiettivo in sole 8 ore. Grazie. (Applausi) 

Tom Rielly: Max, prendendo questi campioni, diciamo di 10 000 persone, sarete in grado di dire chi è sano e chi non lo è? Cosa otterrete da questi campioni?

Max Little: Sì. Sì. Quello che succederà è che, durante la chiamata, dovrete indicare se siete affetti dal morbo o meno.

TR: Bene.

ML: Vedi, qualcuno potrebbe non farcela. Potrebbero non passarlo. Ma riceveremo numerosi dati campione che verranno raccolti dalle circostanze più diverse, ed è ottenerli in circostanze diverse che conta perché dobbiamo cercare di appianare i fattori di disturbo, e cercare i reali marcatori del disturbo.

TR: Quindi adesso siete precisi all'86% vero?

ML: Molto meglio. Il mio studente Thanasis, devo citarlo perché ha fatto un lavoro fantastico, ora ha provato che funziona anche sulle reti cellulari, permettendo a questo progetto di arrivare al 99% di precisione.

TR: 99. È un bel miglioramento. Questo significa che la gente sarà in grado... 

ML: (Ride)

TR: La gente sarà in grado di chiamare da telefono cellulare e fare il test, e le persone con il Parkinson potranno chiamare, registrare la loro voce, e poi il loro medico potrà controllare i progressi e vedere come procede la malattia.

ML: Assolutamente.

TR: Grazie infinite. Max Little.

ML: Grazie, Tom. (Applausi)
__________________________________

Qui la pagina dell'iniziativa, che è attiva in diversi Paesi del mondo.

La homepage di Max Little.



2 commenti:

  1. Cara Annarita, ho visto il video e naturalmente letto i sottotitoli.
    Mi sembra davvero, una bellissima scoperta, diagnosticare e monitorare la voce anche attraverso il cellulare e capire se il soggetto è sfortunatamente è a rischio del Morbo di Parkinson.

    Solo mi chiedo se ci sono cure preventive valide?
    E' una domanda questa che faccio a me stessa.

    Un abbraccio ciao e buona giornata.

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  2. La risposta è affermativa, Rosaria.

    La diagnosi precoce del morbo di Parkinson riveste un'importanza fondamentale per preservare la qualità della vita di chi ne è affetto. Ci sono sostanze che possono prevenire l'insorgere della malattia: i Flavonoidi, composti chimici naturali noti per le loro proprietà salutari, possono ridurre in modo significativo il rischio di insorgenza del Morbo di Parkinson. Lo stabilisce una ricerca, condotta presso la Harvard School of Public Health di Boston e coordinata dal dottor Xiang Gao.
    Tali sostanze sono abbondanti in natura e sono contenuti, ad esempio nei seguenti alimenti: nel té, nel cioccolato, nelle mele, nelle albicocche, nei cavoli, negli spinaci, nei broccoli e nei finocchi.

    Un abbraccio.
    Annarita

    RispondiElimina

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