martedì 25 giugno 2013

Sopravvivenza Al Cancro: Italia Coordina 1° Gruppo Internazionale Di Ricerca

Vittorio Mattioli
Ricevo via posta elettronica e diffondo volentieri una bella e confortante notizia nell'ambito della salute.


L’Italia coordina il 1° gruppo internazionale di ricerca sulla sopravvivenza al cancro

Il ruolo centrale delI’Istituto Nazionale Tumori "G. Paolo II" di Bari

In Europa e in Usa sopravvive al cancro un numero di cittadini che negli ultimi quarant’anni è costantemente aumentato, fino a raggiungere i 14 milioni in UE e i 12 milioni in USA e in Canada.

Di pari passo col fenomeno della sopravvivenza emergono, però, anche problemi fino ad ora sconosciuti e nuove sfide per la ricerca, l’assistenza (sanitaria, sociale e psicologica), i malati e le loro famiglie. Per quanto inequivocabili, infatti, i dati quantitativi non spiegano tutto ed anzi pongono ulteriori interrogativi: chi, dove, come e perché si sopravvive? Tutte informazioni preziosissime, che preparano la strada ai progressi di domani.

Per raccogliere questi dati - ancora iniziali e frammentari - analizzarli e condividerli, nasce l’ampio network dell’European Collaborative Group on Cancer Survivorship (ECGCS), innovativo modello di collaborazione internazionale ed interdisciplinare che ha già prodotto un efficace confronto tra Europa e Stati Uniti: un confronto a cui la principale rivista del settore, “Cancer, Interdisciplinary and International Journal of American Cancer Society”, dedica in questi giorni un numero speciale dal titolo “European – American Dialogues on Cancer Survivorship: Current Perspectives and Emerging Issues.

L’ECGCS ed il suo sito web (www.ecgcs.eu) rappresentano la piattaforma verso cui stanno oggi confluendo autorevoli ricercatori europei, americani, canadesi ed australiani, e da cui sarà avviato in futuro anche un forum di discussione con e tra i pazienti. 

Capofila dell’ECGCS è lIstituto di ricerca e cura dei tumori Giovanni Paolo II di Bari che nel corso del 2012, in occasione dei congressi internazionali di Bari, Washington e Copenaghen ha fondato e promosso l’iniziativa presso gli esperti del settore ed i delegati di organismi come l’ESO (Scuola Europea di Oncologia), l’OECI (Unione degli Istituti Europei dei Tumori) e l’ECPC (European Cancer Patient Coalition).

Il coordinamento del progetto è affidato al Direttore del Dipartimento di Area Critica e dell’Unità di Psico-oncologia dell’IRCCS barese Vittorio Mattioli, che è anche il project leader del “Programma nazionale di ricerca sulla riabilitazione dei sopravvissuti di lungo termine al cancro” e responsabile per l’Italia del WP8 dell’European Partnership for Action Against Cancer *. Nel Comitato Direttivo siedono ricercatori di fama internazionale, mentre tra gli advisors spiccano figure come Kevin Stein dell’American Cancer Society, Caterina Alfano del NCI-NIH Office of Cancer Survivorship (Usa), Arminee Kazanjian del Consorzio Canadese di Ricerca sulla Sopravvivenza al Cancro, Michael Jefford del Centro Australiano sulla Sopravvivenza al Cancro ed il Presidente OECI Wim van Harten.

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 ** L'European Partnership for Action Against Cancer ha il compito di sviluppare una guida europea per il miglioramento della qualità globale nel controllo del cancro: tra i temi affrontati, anche quello della sopravvivenza attraverso il Work Package 8, che coinvolge nove Paesi Europei e lo stesso ECGCS. 
 

2 commenti:

  1. una notizia che fa ben sperare per la salute e rende merito ai ricercatori italiani

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