lunedì 10 marzo 2014

Correre Fa Bene Alla Neurogenesi Adulta Compromessa

Ippocampo nel cervello di topo, dove risiede la "centralina" della memoria
(fonte: Thomas Deerinck, NCMIR, UCSD)

Uno studio, pubblicato il 15 febbraio scorso, sulla rivista STEM  CELLS mette in luce come l'esercizio fisico, e la corsa in particolare, aumenta la produzione di nuovi neuroni nella neurogenesi adulta.

E già perchè un precedente studio ha fornito evidenze circa la produzione di nuovi neuroni nell'ippocampo, in età adulta! Gli esseri umani presentano un ippocampo per ciascuno dei due emisferi cerebrali. Secondo lo studio "Dynamics of Hippocampal Neurogenesis in Adult Humans", un ippocampo umano produce circa 700 nuovi neuroni al giorno!

Ma torniamo allo studio oggetto di questo articolo: "Running rescues defective adult neurogenesis by shortening the length of the cell cycle of neural stem and progenitor cells".
La ricerca è stata condotta da un team dell’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr) di Roma.

Occorre precisare che solo pochi studi hanno indagato gli effetti benefici dell'esercizio fisico nei paradigmi della neurogenesi compromessa, per cui i recenti risultati rivestono una particolare importanza e aprono nuove strade per contrastare l'invecchiamento e migliorare le prestazioni mnemoniche.

Lo studio dimostra, in sintesi, che correrere ripristina completamente la neurogenesi adulta compromessa all'interno dell'ippocampo e la zona subventricolare del ventricolo laterale, osservata in topi privi del gene Btg1 antiproliferativo, che regola negativamente la proliferazione cellulare.

La ricerca dimostra, in particolare, che la perdita di cellule staminali, in età adulta, non è un processo irreversibile e che, grazie ad un esercizio fisico costante di tipo aerobico (corsa, jogging), è possibile bloccare il processo di invecchiamento, stimolando una significativa produzione di nuove cellule staminali nervose, nell’ippocampo.
Ciò vuol dire che la neurogenesi deficitaria o compromessa, in assenza del gene Btg1, può essere riattivata grazie all'attività fisica. Non solo! Il processo di perdita delle cellule staminali neurali è completamente invertito e si osserva addirittura una iper-proliferazione cellulare, con effetto duraturo.

Precisiamo in che modo agisce il gene Btg1. Che cosa significa che esso "regola negativamente" la proliferazione cellulare?
La sua assenza, inizialmente, fa aumentare la proliferazione delle cellule staminali e dei progenitori neurali nella fase post-natale. Tale proliferazione, però, si arresta dopo pochi mesi (un paio circa) nei topi privi del gene, come osservato in un precedente studio condotto dallo stesso team di ricerca.

In sostanza, il limitato potenziale proliferativo delle cellule staminali neurali si esaurisce in breve, come osservato nei topi privi del gene Btg1, provocando una senescenza delle stesse e l'arresto del ciclo cellulare. Di conseguenza diminuisce il pool di staminali adulte (GFAP e Sox2) e di progenitori neurali (NEUROD1).

Lo studio dimostra che tale processo non è irreversibile e che l'esercizio fisico riesce a ripristinare la capacità di proliferazione cellulare compromessa.
Ai ricercatori non è ancora chiara la causa di tale comportamento. Il passo successivo sarà quello di scoprirla e di valutare se i risultati ottenuti possano essere estesi ai topi studiati per l'Alzheimer, il Parkinson e altre patologie importanti in ambito neurale.

4 commenti:

  1. Che correre (senza andare eccessivamente sotto sforzo) facesse bene è ormai dato per scontato, ma che abbia anche un riscontro positivo del genere è una gran bella notizia. Aspettiamo nuovi sviluppi, nel frattempo... tutti a fare una bella corsetta: op op op

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    1. Già, Marco. È importante Iniziare sin da giovanissima età affinché il movimento fisico possa diventare parte di uno stile di vita salutare.

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  2. Lo dicevo io che il movimento è vita (almeno per gli animali)

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