giovedì 26 marzo 2015

In Anteprima, a MECSPE 2015, Il "Guanto" Robotico Per Chi È Affetto Da Patologie Neurologiche

Crediti immagine: Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna

In anteprima, a MECSPE (26-28 marzo 2015, Fiere di Parma), il "guanto" robotico che aiuta i movimenti di chi è affetto da patologie neurologiche.

La 14esima edizione di MECSPE, la fiera internazionale delle tecnologie per l’innovazione, organizzata da Senaf, è, infatti, attualmente in corso a Parma. Tra le tante novità presenti quest’anno, all’interno della Piazza della Robotica & degli Umanoidi, saranno visibili gli ultimi progetti rivolti al mondo della riabilitazione e al miglioramento della deambulazione per le persone con mobilità e indipendenza ridotta. 

In particolare, l'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, nell’ambito del progetto di ricerca WAY* (Wearable interfaces for hAnd function recoverY), dopo gli studi effettuati con successo sulla protesi di mano bionica nel 2008 e nel 2014, rivolta solo a pazienti amputati, presenterà in anteprima a MECSPE un prototipo robotico indossabile, che possa essere usato da chi ancora possiede l’arto, ma non riesce più a utilizzarlo a causa di danni neurologici (ictus, lesioni del midollo spinale o del plesso brachiale), in modo da raggiungere una più grande porzione della popolazione bisognosa di queste tecnologie di assistenza. 

Si chiama HX, l’esoscheletro volto al recupero della funzionalità della mano post trauma con assistenza funzionale alla presa degli oggetti. Un sistema indossabile attorno alla mano del paziente, che apre le porte a milioni di persone, consentendogli di affrontare la quotidianità e i suoi numerosi ostacoli con dignità. 
Dopo lo sviluppo di protesi facilmente indossabili che permettono di riacquistare l’uso e la sensazione della mano a chi l’ha perduta (mano bionica), con HX si affacciano anche soluzioni indossabili per coloro che hanno perso la capacità di controllarlo, facendo diventare realtà quanto fino a poco tempo fa accadeva solo nelle pellicole di fantascienza, e fornendo un aiuto concreto, in attesa della fattibilità della rigenerazione diretta dei tratti nervosi danneggiati.

Un problema che in Europa ogni anno conta 7.500 nuovi casi, e che, tramite l’esoscheletro, consente al paziente di riacquistare la funzionalità degli arti superiori e delle mani ed il controllo dei movimenti grazie a sistemi a pulsantiera (il tutto includibile in una carrozzella, e alimentato a batterie) e segnali elettroencefalografici

L'attività di ricerca di WAY, coordinata dal prof. Christian Cipriani, Ordinario di Bioingegneria e Vice-Direttore dell’Istituto di BioRobotica, si è concentrata principalmente sulla definizione di un'interfaccia uomo-macchina per permettere al soggetto un controllo intuitivo di questi dispositivi tecnologicamente avanzati, in particolare sull'utilizzo di segnali EEG e su un sistema di feedback vibro-tattile. Studi di fattibilità e di usabilità, esperimenti di validazione e test in ambiente reale hanno coinvolto medici e fisioterapisti, ricercatori delle varie università, oltre che gli stessi utilizzatori finali (amputati e soggetti spino-lesi).

Di seguito, un video prodotto da Ilaria Verunelli e Lorenzo Bordoni, per conto di CI-Esse, nel contesto della collaborazione tecnologica tra quest'ultima e la Scuola Superiore Sant'Anna, al fine di mostrare il potenziale della tecnologia SLM. Il video mostra l'esoscheletro di mano realizzato nell'ambito del progetto europeo WAY (FP7-ICT-288551).





Di seguito, un video dimostrativo delle funzionalità dell'esoscheletro HX.



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*Il progetto WAY: si tratta di una collaborazione di attività di ricerca, finanziata dall'Unione Europea nell'ambito del 7° programma quadro, in un consorzio di 6 partner provenienti da 6 nazioni diverse: Italia, con la Scuola Superiore Sant'Anna in qualità di coordinatore globale, Germania (Università Eberhard Karls, Tübingen), Spagna (centro di neuro-riabilitazione Guttmann Institut, Barcellona), Svizzera (IDSIA, Lugano), Svezia (Università di Umeå) e Islanda (azienda di protesi Ossur). Il progetto è iniziato nel mese di Novembre 2011, ed ha coperto un periodo di 3 anni e mezzo di ricerca e sviluppo.

*Informazioni su MECSPE: nei padiglioni di Fiere di Parma, dal 26 al 28 marzo 2015, si potranno trovare 1.229 espositori, 31 isole di lavorazione, 15 quartieri tematici, 9 saloni tematici, 10 piazze d’eccellenza, 103 tra convegni e miniconferenze organizzati da aziende, università e istituti di ricerca. Ingresso gratuito per gli operatori del settore. Per ricevere la tessera personale che consente l’accesso all’area espositiva, ai convegni e alle iniziative speciali di MECSPE 2015 è necessario registrarsi al sito www.mecspe.com.

NOTA: Tutti i contenuti di questo post provengono da un comunicato stampa e da un messaggio, inviatimi per posta elettronica da Paola Giandericowww.mypr.it)

2 commenti:

  1. Tecnologie che possono aiutare tanto a chi ne ha di bisogno.
    Confido nella scienza e spero che riescano a costruire col tempo
    tecnologie sempre migliori, anche esteticamentee
    se non fosse possibile va bene cosi.

    Abbraccio

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    Risposte
    1. Sono d'accordo: confidiamo nella Scienza e nella Tecnologia, che hanno migliorato, e continueranno a migliorare, la nostra vita.

      Abbraccio ricambiato. ☺

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