domenica 26 giugno 2016

Il (non) Carnevale della Fisica #15




Benvenuti a tutti!
Eccoci qui- dopo un discreto lasso di tempo, per quanto mi riguarda- con una nuova puntata del (non) Carnevale della Fisica, l'unico (non) Carnevale scientifico al mondo...che di scientifico ha però tutto e di più!
La puntata odierna è la n. 15 per la precisione ma, prima di dare inizio alla segnalazione degli articoli che ho selezionato, non posso non ricordare brevemente che il 2015 è stato un anno particolarmente fruttuoso per l'Astrofisica, grazie all'epocale scoperta delle onde gravitazionali!
Sì lo so che Gianluigi ha dedicato alle onde epocali l'edizione n. 13 del (non) carnevale, ma nel frattempo è intervenuta una ghiotta novità. 

Udite, Udite!

La collaborazione LIGO/VIRGO, dopo l'evento LIGO del 14 settembre 2015, ha addirittura fatto il bis il 26 dicembre successivo con la rilevazione di un secondo segnale prodotto dalle onde gravitazionali, generate dalla coalescenza di due buchi neri di massa stellare. L'evento registrato dai due interferometri è stato chiamato GW151226, in base alla data del rilevamento ovviamente.
Il team ha calcolato che i due buchi neri, con masse di circa 14 e 8 volte quella solare, si trovavano a 1,4 miliardi anni luce di distanza. Tali masse sono vicine ai valori tipici desunti dalle osservazioni convenzionali di buchi neri orbitanti attorno a stelle normali, mentre i responsabili del primo evento LIGO erano molto più grandi, con 29 e 36 masse solari. I risultati relativi al secondo evento sono stati pubblicati sulla rivista Physical Review Letters il 15 giugno scorso.

Diversamente dal primo rilevamento, il nuovo evento “did not leap out of the data,” afferma Sarah Caudill, un membro del LIGO team. L'evento è risultato evidente soltanto dopo aver filtrato ed analizzato i dati con estrema accuratezza. Il team di LIGO ha lavorato su tale analisi in partnership con l'European Virgo Collaboration, associata con Virgol'interferometro che si trova vicino Pisa.
Forse l'aspetto più importante di questi nuovi risultati è che l'onda gravitazionale misurata è del tutto coerente con le previsioni della relatività generale per forti campi gravitazionali. Le previsioni della teoria non erano state testate direttamente prima dei due eventi LIGO. La teoria supera, quindi, questo severo test per la seconda volta. Insomma, Einstein starà probabilmente gongolando da qualche parte, o almeno così mi piace pensare che sia.

mercoledì 8 giugno 2016

1917- Albert Einstein Inventa La Costante Cosmologica

Fonte
È ampiamente noto il fatto che Albert Einstein è considerato uno dei più brillanti scienziati mai esistiti.
La meritata fama che lo circonda è dovuta alle sue originali e creative teorie che, sembrate folli in un primo momento, furono invece riconosciute in seguito come descrittive del mondo fisico.
Tuttavia, quando applicò la sua Teoria della Relatività Generale all'universo nel suo insieme in un documento pubblicato nel 1917, mentre prestava servizio come direttore del Kaiser Wilhelm Institute per la Fisica e come professore presso l'Università di Berlino, Einstein propose l'idea di una "costante cosmologica". Scartò tale idea in un secondo momento, quando si scoprì che l'universo era invece in espansione. I suoi contributi alla fisica hanno consentito di concepire il modo in cui l'universo si è evoluto.

Al fine di comprendere il contributo, offerto da Einstein alla cosmologia, è utile spendere due parole riguardo alla sua teoria della gravità, che fu da lui sviluppata tra il 1907 e il 1915.

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