tag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post7508463063879505354..comments2024-03-12T20:02:21.496+01:00Comments on Scientificando: Edith Stein, Martire Ad Auschwitz Per AmoreAnnaritahttp://www.blogger.com/profile/06203145621123078773noreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-20851830991651167002011-01-27T10:17:00.000+01:002011-01-27T10:17:00.000+01:00Buongiorno cara AnnaritaQuesto post lo devo vedere...Buongiorno cara Annarita<br>Questo post lo devo vedere bene <br>e tornerò più tardi per vedere i video<br>e leggerlo con calma <br>Ti abbraccio ciao<br>rosariellahttp://www.splinder.com/profile/rosariella/contactnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-74509964536116432572011-01-27T11:10:00.000+01:002011-01-27T11:10:00.000+01:00Grande articolo Anna. Ci faccio un collegamento al...Grande articolo Anna. Ci faccio un collegamento al mio.<br>Quanto sono insidiose le forme in cui si manifesta l'indifferenza e l'odio che generano mostri. Queste sono le forme eclatanti, ma ne esistono altre.<br>Paopascutente anonimohttp://questionedelladecisione.blogspot.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-26882096745425666242011-01-27T13:24:00.000+01:002011-01-27T13:24:00.000+01:00Grazie, grazie, Annarita. Siamo in parecchi oggi a...Grazie, grazie, Annarita. Siamo in parecchi oggi a non dimenticare.Alberto46http://albertocane.blogspot.com/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-11437373442000109332011-01-27T15:03:00.000+01:002011-01-27T15:03:00.000+01:00atzweiler Struthof Fù l' unico campo di conc...atzweiler Struthof<br><br> <br><br> Fù l' unico campo di concentramento e sterminio sul suolo francese. Situato a 800 m. d' altezza sui Vosgi e a 50 km circa da Strasburgo. Il campo di Natzweiler Struthof fu inaugurato il 21 maggio del 194, dopo che nel 1940 l'Alsazia passò sotto il diretto controllo della Germania. Era formato da 17 baracche in legno, una cucina, il crematorio, con un alto camino. A circa un chilometro e mezzo di distanza nella strada verso Schirmeck era situata la camera a gas. I deportati dovevano eseguire lavori stradali ed erano impiegati negli stabilimenti industriali nelle vicinanze. Dal campo principale dipendevano numerosi sottocampi in parte annessi agli stabilimenti Krupp, Adler e Daimier Benz. Nel blocco 5 erano effettuati esperimenti medici ad opera dei prof. Hirt, Haagen e Bikenbach dell' Università di Strasburgo. Quando il campo fu liberato dagli alleati, nel Nobembre 1944, era ormai disabitato e i prigionieri morti o spostati in altri campi.<br> <br><br> Campo che ho visitato<br><br> La guida ci raccontò che l'unico a scappare da questo campo fu un'tleta dell'asta che riusci con un'asta a saltare oltre il filo spinato<br><br> Al centro di questo lager c'è un un alto monumento con tutti i nomi dei morti e tanti nomi erano tedeschi, soldati che rifiutavano di ammazzare e cosi toccò anche a loro la stessa sorte<br><br> <br><br> Il comandante di questo lager davanti alla sua baracca aveva un giardinetto che concimava con la polvere di chi veniva bruciato e sempre la guida ci disse che su quel giardinetto fiorivano rose meravigliose e che il comandante era cosi fiero delle sue rose.<br><br> <br><br> Passammo un'intera mattinata in questo lager e tra il gruppo c'erano tanti tedeschi che ascoltavano ma si vedeva che erano imbarazzati da quello che la guida raccontava<br><br> <br><br> Annarita, dopo mi senti male ho le foto conservate ma lì dentro tra quelle baracche si ha la sensazione <br><br> che tutto diventa un solo respiro il proprio, quello del gruppo e quello dei morti ammazzati, il loro respiro e ancora lì a chiedere giustizia e lo senti<br> respirano tra quelle baracche, e tra tante cose che ho visto<br><br> <br><br> Onore alla Memoria ma che sia sempre ben sveglia questa Memoria, ne abbiamo tutti di bisogno anche per ricordare a chi ha le sorti del mondo nelle loro mani di guardare agli errori passati e di farne buon uso. <br> <br> Ti abbraccio ciao rosariellahttp://www.splinder.com/profile/rosariella/contactnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-58100085360671421102011-01-27T15:50:00.000+01:002011-01-27T15:50:00.000+01:00Scusami Annarita Volevo dire... Di guardare agli e...Scusami Annarita <br>Volevo dire... <br>Di guardare agli errori del passato e <br>di non farne buon uso<br>perchè non sono da imitare <br><br>Succede di sbagliare scusami<br>Un bacio rosariellahttp://www.splinder.com/profile/rosariella/contactnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-53913137589103103932011-01-27T17:09:00.000+01:002011-01-27T17:09:00.000+01:00Per non dimenticare...Sono onesto, l'argomento...<strong>Per non dimenticare...</strong><br>Sono onesto, l'argomento Shoah e tutte le abominevoli azioni e conseguenze, video, film, articoli ed immagini, li ho sempre evitati.<br>Certo, a scuola, ogni anno ne abbiamo parlato, ed io ogni volta, alla vista di certe immagini o video, ho sempre avuto l'immediato istinto di coprirmi gli occhi ed attapparmi le orecchie (atteggiamento molto comune per tanti pseudo-adulti ancora oggi, purtroppo)<br>Come può essere successo tutto questo? Come può un uomo aver fatto questo ad un altro uomo? Non riuscivo a reggere alla vista di tali e tante crudeltà. Forse sono io ad essere talmente "debole" da non sopportare?<br>Come si fa a dire ad un ragazzino che milioni di persone sono state trucidate nel modo più barbaro possibile e come si fa a fargli vedere certe scene senza che questo ne rimanga sconvolto? E' quello che deve aver pensato il mio "vecchio" fino a qualche anno fa.<br>Lui metteva in pratica una sorta di protezione: "<em>non conosci il MALE, il MALE non ti colpirà</em> ".<br>Ma questa eccessiva "protezione" si scontrava con l'evidenza storica ed il bisogno di sapere per non dimenticare, per far si che simili cose non accadessero più.<br>Ormai da qualche anno mi è stata tolta "la campana di vetro" ed abbiamo cominciato per gradi ad affrontare l'evidenza di una tragedia così immane. Ho cominciato con qualche film (la vita è bella di Benigni) meno cruento ma molto molto esplicativo, poi sono passato a film e documentari con immagini storiche come quelle che tu Annarita ci hai presentato.<br>Certo, la visione di queste immagini, procura sempre fortissime sensazioni, ma l'intento, ora l'ho capito, è proprio queto: <strong>un cazzotto nello stomaco che ti procura un dolere fortissimo, tale da non riuscire più a dimenticarlo</strong>.<br><br>Proprio in questo periodo sto leggendo "Se questo è un uomo" di Primo Levi, una testimonianza diretta di quelle atrocità; finisce la sua prefazione così:<br>"<em>Mi pare superfluo aggiungere che nessuno dei fatti é inventato </em>"<br>Eppure, ancora oggi, qualcuno nega (pericolosissime schegge di una mentalità bacata o peggio...).<br><br>Sempre Primo Levi:<br><br><em>Voi che vivete sicuri<br>Nelle vostre tiepide case,<br>Voi che trovate tornando a sera<br>Il cibo caldo e visi amici:<br> Considerate se questo è un uomo<br> Che lavora nel fango<br> Che non conosce pace<br> Che lotta per mezzo pane<br> Che muore per un si o per un no.<br> Considerate se questa è una donna,<br> Senza capelli e senza nome<br> Senza più forza di ricordare<br> Vuoti gli occhi e freddo il grembo<br> Come una rana d'inverno<br>Meditate che questo è stato:<br>Vi comando queste parole.<br>Scolpitele nel vostro cuore<br>Stando in casa andando per via,<br>Coricandovi alzandovi;<br>Ripetetele ai vostri figli.<br> O vi si sfaccia la casa,<br> La malattia vi impedisca,<br> I vostri nati torcano il viso da voi.</em><br><br>Queste parole, soprattutto alla fine, così "violentemente" sentite, può averle pronunciate solo qualcuno che ha vissuto "il terrore" sulla propria pelle. Possiamo noi dargli torto?<br><br>Marco<br>95ulissehttp://www.marcosroom.it/Didatticando/Default.aspxnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-48474429181435660202011-01-27T17:48:00.000+01:002011-01-27T17:48:00.000+01:00grazie annarita !sempre interessanti i tuoi post.u...grazie annarita !sempre interessanti i tuoi post.<br>un caro saluto<br>elisautente anonimohttp://maestraelisa.blog.tiscali.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-61907772120639357092011-01-27T20:33:00.000+01:002011-01-27T20:33:00.000+01:00Ho rilasciato un commento su facebook sul tema del...Ho rilasciato un commento su facebook sul tema della "Giornata della memoria", oggi 27 gennaio, un tema che anche a Scientificando dell'amica Annarita, si sviluppa, ma in memoria particolare di <strong>"Edith Stein, Martire Ad Auschwitz Per Amore"</strong>. Infatti è dalle donne che si promana l'amore e che solo da esse la bellezza si esalta. È nella debolezza e fragilità la forza della bellezza. Chi fra i grandi non ha detto che<strong> la Bellezza salverà il mondo</strong>? Platone per esempio.<br><br>Ma indovinate a quale post di facebook ho risposto? A quello della cara <strong>Maria Intagliata</strong> che non ha mancato di rilasciare il suo amore di docente, di amica e di madre (taccio sull'altro amore che è tutto rivolto al suo sposo, ma sarà grande pure questo, se non di più).<br>Forse farò male trasgredendo alla sua riservatezza e la modestia, che la contraddistingue, non vorrebbe far mostra della sua bellezza attraverso, per esempio, la poesia. Tuttavia a volte non manca di farlo. Ma, nell'occasione di questo giorno speciale, occorre che le madri siano poste sul trono ed è esemplare la poesia che Maria Intagliata ha rilasciato agli amici di facebook. Solo per loro mi sono chiesto? (fra questi ci sono anch'io, ma non sono un assiduo frequentatore di fb)<br>La poesia di Maria Inatagliata è una lirica di una madre ed io mi permetto di riportarla qui da te Annarita, se lo merita:<br><br><strong>Shoah</strong><br><br>E’ come il ripetersi dei giorni:<br>uguale e fisso, il mio dolore.<br>Il palpito del cuore è il tonfo<br>sferzante, sulle complici rotaie<br>di quel gelido vagone,<br>carico di…nulla.<br><br>Non correva sangue ariano<br>nelle tue innocenti vene,<br>piccola mia!<br>Non erano biondi i tuoi capelli,<br>né blu i profondi occhi belli.<br><br>Un ricciolo bruno, spettinato,<br>ti carezzava la piccola fronte,<br>mentre dolcemente, nel tuo<br>ultimo viaggio, ignara domandavi:<br>“Mamma, dove andiamo?”.<br><br>Turpe,una follia immane, inaspettata,<br>ti strappò, per sempre, alle sicure braccia.<br>Prigioniero delle mani, sanguinanti,<br>un filo, irto di spine, ci divise;<br>ma solo il tuo pianto disperato<br>ancor oggi mi trafigge il cuore.<br><br>Troppo presto ti vidi volare,<br>nell’aria immota e avversa<br>di un indimenticabile mattino,<br>vestita solo del tiepido alito<br>di una scura, fredda ciminiera.<br><br>La nostra stella, che ci tradì,<br>adesso ti guida luminosa<br>per le eterne vie del Paradiso.<br>Io, invece, vago in quel dannato<br>inferno, così presente e vivo,<br>dove, salvando il corpo,<br>ho ceduto l’anima alla morte.<br><br>Non dimenticare, fratello mio!<br>Perpetua l’ignobile vergogna<br>attraverso tuo figlio e il suo.<br>E sia indelebile il ricordo,<br>più del mio dolore.<br><br><strong>Una madre</strong><br><br>Gaetanoutente anonimohttp://www.webalice.it/gbarbella/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-53855833572164779942011-01-28T01:33:00.000+01:002011-01-28T01:33:00.000+01:00Grazie di cuore, carissimo Gaetano! Ma per una mad...Grazie di cuore, carissimo Gaetano! Ma per una madre non è difficile "immaginare" certe emozioni! Oggi questa mia poesia, presa dai miei alunni da fb, appunto, è stata letta, in mia assenza, a scuola, da una mia alunna che recita in una compagnia teatrale. E adesso la ritrovo qui su Scientificando della nostra Annarita! (che forse la conosceva già).<br>Mi auguro che possa servire ad alimentare quella speranza che un crimine orrendo, come quello della Shoah, rimanga indelebile nel ricordo di tutti e sia un monito a far sì che non si ripeta mai più una così immane tragedia.<br>Molto bello e di grande impatto emotivo questo post. Molto significativi i video.<br>Grazie, Annarita, che, con la tua grande sensibilità ci hai dato la possibilità di riflettere su un tema così tragico ed importante della storia dell'umanità.<br>Un abbraccione a te e a Gaetano,<br>maria I.utente anonimonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-62291490539008538832011-01-28T23:16:00.000+01:002011-01-28T23:16:00.000+01:00Assimilare la lezione della storia è un dovere per...Assimilare la lezione della storia è un dovere per tutti noi... per evitare che possano ripetersi massacri e persecuzioni. Per diffondere il più possibile lo spirito di solidarietà e la tolleranza. Un caro saluto, Fabioutente anonimohttp://blogaventura.blogspot.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-47178249636109335852011-01-29T09:53:00.000+01:002011-01-29T09:53:00.000+01:00Ciao Annarita,finalmente stamattina mi sono ritagl...Ciao Annarita,<br>finalmente stamattina mi sono ritagliata il tempo per "leggere" il tuo post, che come al solito coniuga l'informazione accurata, la riflessione e la condivisione e indicazione di risorse.<br>Sulla tematica non ho parole da aggiungere a quelli che mi hanno preceduta...è comunque difficile trovare la modalità di parlarne ai bambini, trovare la delicatezza per affrontare tutta la tragicità dell'evento...quest'anno ho utilizzato il cartone animato come mediatore, evitando la crudezza impattante delle fotografie....<br>Ti abbraccio<br>frautente anonimohttp://francescaframes.blogspot.comnoreply@blogger.com