tag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post7821354843243901283..comments2024-03-12T20:02:21.496+01:00Comments on Scientificando: Come Le Maggioranze Giustificano La Violenza Sul SingoloAnnaritahttp://www.blogger.com/profile/06203145621123078773noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-19027630551297997752010-12-19T18:25:00.000+01:002010-12-19T18:25:00.000+01:00Wow Annarita!Non pensavo che anche tu fossi intere...Wow Annarita!<br>Non pensavo che anche tu fossi interessata a queste tematiche. Sono contento. Grazie mille, lo apprezzo tantissimo :Dutente anonimohttp://fabristol.wordpress.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-68470311531895534222010-12-21T00:55:00.000+01:002010-12-21T00:55:00.000+01:00Per PaopascNon sono d'accordo sulla tua tesi f...Per Paopasc<br><br>Non sono d'accordo sulla tua tesi finale. Ma lasciamo da parte il nostro disaccordo e facciamo finta che tu abbia completamente ragione. La domanda finale del video, ed è quella che ti faccio io, rimane comunque: è giusto costringere George con la forza a fare qualcosa che non vuole fare?<br><br>Questo è il dilemma etico che il libertarismo ti pone di fronte agli occhi. Per millenni abbiamo fatto finta che non ci fosse questo problema. Così come abbiamo fatto per lo schiavismo, la misoginia, il razzismo. Poi abbiamo aperto gli occhi e abbiamo capito che si poteva cambiare.<br><br>Perché tu non riesci a picchiare George, ma se ti giri di spalle e chiedi ad un terzo di picchiarlo da parte tua la tua morale cambia? Occhio non vede, cuore non duole.<br>Il fatto è che, biologicamente parlando, il nostro sistema etico è fondamentalmente dicotomico. Accettiamo l'omicidio se fatto dalla collettività (guerra), accettiamo il furto se fatto dalla collettività (tasse), accettiamo la coercizione se fatta dalla collettività (polizia).<br><br>A mio parere lo stato agisce un po' come la maschera. Un uomo dietro una maschera compierà migliaia di misfatti che normalmente non riuscirebbe a fare. La collettività usa lo stato come una maschera per giustificare tutte le ingiustizie del mondo.utente anonimohttp://fabristol.wordpress.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-21875118298603841112010-12-21T12:51:00.000+01:002010-12-21T12:51:00.000+01:00Una risposta veloce, Fabristol: "è giusto cos...Una risposta veloce, Fabristol: "<em>è giusto costringere George con la forza..." </em><br>è giusto nella misura in cui trae un beneficio dalla condizione in cui si trova.<br>Se vivo in una società e mi aspetto: strade, ospedali, sicurezza, allora devo pagare le tasse. L'alternativa: ritorno un cacciatore raccoglitore e me ne vado in una riserva protetta.<br>Sul fatto della deroga:<br>è noto, per esempio da studi sperimentali, che se devo scegliere tra salvare una vita o 10 vite la mia scelta sarà influenzata dalla metodica. Se devo schiacciare un pulsare tenderò a dare più valore alle 10 vite rispetto all'unica. Se devo spingere materialmente l'individuo alla morte, il freno morale/empatico mi fermerà dallo sceglierlo come vittima in favore dei 10.<br>Questo, ovviamente, quello che risponde la gente quando "<em>pensa</em>" al fatto. Non si sa con esattezza cosa farebbe in una situazione "r<em>eal</em>e".<br>Alla domanda del perchè la morale cambia quando fai eseguire il lavoro sporco a un altro ti rispondo: la morale, evidentemente, è una questione empatica. Quanto più allontani da te l'evento che la scatena tanto meno soffrirai dal punto di vista morale.<br>Alla tua ultima domanda, sulla maschera dello stato, si può rispondere solo dal punto di vista antropologico/etologico: come si sono comportate o si comportano le società di cacciatori raccoglitori rispetto a quelle agricole-industriali?<br>Le società di cacc.-racc. possono svilupparsi così tanto da avere una cultura simile a quella delle società agricole-industriali e porsi la domanda?<br>Paopascutente anonimohttp://questionedelladecisione.blogspot.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-72072395979056507262010-12-21T18:41:00.000+01:002010-12-21T18:41:00.000+01:00Ci provo anche se l'argomento è delicato e com...Ci provo anche se l'argomento è delicato e complesso.<br><br>Sicuramente aiuterei Oliver e mi meraviglierei che George non faccia altrattanto. Proverei a parlarci cercando di convincerlo, ma assolutamente non farei nulla per obbligarlo, magari ne rimarrei un po' deluso.<br>Per quanto riguarda l'accettare o meno che qualcun altro obblighi George ad aiutare Oliver, la cosa si complica: non condividerei assolutamente la violenza ne fisica ne psicologica, ma sono completamente d'accordo con Paopac quando si comincia a parlare di interesse comune e sociale.<br>George è probabilmente un "furbacchione" o peggio e se per il bene comune lo si obbliga a fare qualcosa di buono, non credo ci sia nulla di sbagliato, fermo restando il metodo che viene adottato.<br>Io credo che il bene di un individuo venga prima di tutto, ma il bene di una collettivià viene ancora prima, perchè la collettività sono tanti individui e George è solo uno.<br>Potrebbe sembrare crudele, ma anche qui è una questione di numeri.<br><br>Spero di non essermi incartato.<br><br><br>Fuori tema:<br>Brava Annarita, bell'articolo, mi piace quando un argomento così sentito spinge le persone ad esprimersi e si creano anche divergenze e discussioni costruttive come queste.<br><br>Un salutone<br>Marco<br><br>95ulissehttp://www.marcosroom.it/Didatticando/Default.aspxnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-46044450946907497302010-12-23T14:34:00.000+01:002010-12-23T14:34:00.000+01:00Per PaopascMa nel momento in cui George non trae a...Per Paopasc<br><br>Ma nel momento in cui George non trae alcun beneficio e sorpattutto non ne chiede?<br><br>Per Marco<br><br>"Spero di non essermi incartato."<br><br>Un po'.. ;)<br><br>Dici che non accetti la violenza, però poi "sì dai se è per il gruppo sì." Dici che non ci sarebbe nulla di male ad obbligare qualcuno a fare qualcosa di bene -che bel concetto di solidarietà! Magari la prossima volta punti una pistola alla tempia di qualcuno per far mettere una monetina nel cappello di un barbone? - poi dici che non accetti certi metodi. Allora come obblighi una persona? Ovviamente il tuo ragionamento parte dall'assunto che il tuo concetto di bene sia universale. E il concetto di bene viene deciso dalla maggioranza.<br>Poi dici che il bene dell'indivuo viene prima di tutto, poi dopo dici che viene secondo alla colettività. Confuso?<br><br>"Io credo che il bene di un individuo venga prima di tutto, ma il bene di una collettivià viene ancora prima, perchè la collettività sono tanti individui e George è solo uno."<br><br>Questa frase fa venire i brividi. Non la sentivo dagli anni 30 del secolo scorso.utente anonimohttp://fabristol.wordpress.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4512492422937240515.post-5174354283534879212010-12-23T23:01:00.000+01:002010-12-23T23:01:00.000+01:00X Fabristol."non condividerei assolutamente ...X Fabristol.<br>"<em>non condividerei assolutamente la violenza ne fisica ne psicologica </em>"<br>questa era stata la mia premessa.<br>Non voglio rispondere alla "<em>pistola</em>" o agli "<em>anni 30</em>" perchè credo sia stata un'uscita infelice.<br><strong>Ti chiedo, per te, qualsiasi legge o regola che in qualche modo chiede un sacrificio per il bene della collettività, o anche fosse per un gruppo ristretto, è un soppruso e una violenza? </strong><br>Certo che l'interesse e la libertà dell'individuo sono importantissime, ma l'individuo non vive mica in una grotta sperduta, si relaziona tutti i giorni con i suoi simili che hanno i suoi stessi identici diritti.<br>Quelle che tu chiami imposizioni io le chiamo regole di convivenza.<br>Il problema semmai è cercare di creare regole largamente condivisibili, eque e giuste. Su questo bisognerebbe sicuramente lavorare meglio o far lavorare le persone giuste; la possibilità di scegliere ci sarebbe....<br>Ti chiedo scusa per i brividi.<br><br><br>95ulissehttp://www.marcosroom.it/Didatticando/Default.aspxnoreply@blogger.com