lunedì 15 ottobre 2007

15 ottobre 2007, Blog Action Day: uniti per l'ambiente!

Pubblico anche qui il contenuto, già presente nell'ultimo post di un altro mio blog , per sottoporlo alla lettura dei visitatori di questo.


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15 ottobre 2007, il giorno dell'azione è arrivato! I bloggers sensibili alle tematiche dell'ambiente si uniscono oggi in un abbraccio globale per testimoniare che ci sono.


E' difficile scegliere un argomento specifico perchè i problemi sono presenti in tanti...troppi ambiti, per cui mi limito a ricordarne soltanto alcuni al fine di sollecitare una riflessione comune, con la speranza che essa non si limiti soltanto al tempo della lettura di queste righe.


Un primo problema è quello dell'emergenza "verde". Il manto verde del pianeta si è ridotto ad una entità veramente esigua, ormai insufficiente. La causa è da ricercarsi nel massiccio intervento di deforestazione da parte dell'uomo a vantaggio dell'edificazione selvaggia di agglomerati urbani.


Le conseguenze sono diverse, a seconda delle zone del pianeta interessate:


- la desertificazione o avanzamento del deserto;
- il franare dei fianchi montani e collinari, sotto la spinta delle acque dilavanti, non più trattenuti dalle radici degli alberi;
- la drammatica riduzione della foresta amazzonica, il polmone verde del pianeta, che non assicura più una sufficiente quantità di ossigeno atmosferico, prodotto secondario della fotosintesi clorofilliana, ma indispensabile alla vita.



Urge correre ai ripari! Come? Con l'intervento di politiche mirate a livello globale- da parte dei governi- al fine di ridurre tali effetti. Non occorrono qui suggerimenti perchè il da farsi è obbligato e scontato nella sua ovvietà. Ci vuole solo una precisa volontà di agire!


Un secondo gravissimo problema è quello delle scorie inquinanti. Mi riferisco in primis alle scorie prodotte dalle industrie, soprattutto ad opera dei Paesi emergenti (Cina e Giappone) che stanno riducendo le acque ad una enorme cloaca.


Il ciclo naturale dell'acqua ne viene profondamente alterato e le conseguenze interesseranno presto in modo irreversibile l'intero pianeta, se non si correrà ai ripari.


Parlando di scorie inquinanti, non dimentichiamo le pericolosisssime e letali scorie radioattive, di cui non conosciamo, purtroppo, le modalità di smaltimento. Possiamo solo farcene un'idea sulla base di quel poco che filtra attraverso l'informazione.


Il quadro è scoraggiante davvero!


In questa giornata dell'azione mondiale, facciamo sentire forte il nostro dissenso come un enorme, deflagrante boato che si propaga attraverso la blogosfera per rimbalzare fuori nel mondo reale, un urlo doloroso che percorre l'intero pianeta: "Difendiamo l'ambiente e la natura!"


La natura è la grande madre da cui tutti proveniamo. Danneggiare la natura è danneggiare la nostra stessa "umanità". Non dimentichiamolo amici!

4 commenti:

  1. Anche noi siamo contro i disboscamenti delle foreste. Speriamo che l'inquinamento si fermi, per poter respirere aria pulita

    Martina V. e Elena L.

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  2. la giornata del blog action day seconondo noi è molto importante per ricordare e non dimenticare PSvideo che lei a scelto da you tube sono tutti molto toccanti

    da andrea b. e emanuele g

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  3. Salve Professoressa. Sono capitato per caso nel suo blog e ho letto il post su "Action Day".

    Concordo con il contenuto ma vorrei fare una precisazione visto che lei é anche un'educatrice.

    Le scorie radioattive non sono peggiori di quelle chimiche.

    Tutto dipende dalle quantità, in genere le scorie radioattive vengono prodotte in minor quantità rispetto a quelle chimiche.

    Parlo approfonditamente di questo argomento sul mio blog ma forse quello che scrivo potrebbe non piacerle.

    Cordiali saluti

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  4. @NewThoughts: certo che le scorie chimiche sono pericolose. Infatti ho parlato di scorie inquinanti e in primis delle scorie radioattive. Il problema è vasto e drammatico. Però non sono d'accordo con te sul fatto che sia un problema di quantità, nel senso che quella delle le scorie radioattive essendo minore è anche meno grave. Ho compreso bene? Intanto, dipende dal tipo di scorie radioattive. E poi che ne sappiamo veramente circa la reale quantità? E le fughe dalle centrali nucleari, ad esempio, dove le mettiamo? Possiamo in tal caso parlare di quantità piccole?

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