domenica 13 marzo 2016

Onda Su Onda...Lo Spaziotempo Vibra

La rilevazione dell'onda gravitazionale è stata vista come un segnale comune tra i due siti di LIGO.
Questa immagine mostra i dati osservati (riga in alto), il segnale teorico previsto al computer (riga centrale), e ciò che rimane dopo che il segnale  teorico viene sottratto dai dati osservati (riga in basso). 
 (*)Vedere le note, alla fine dell'articolo, per gli approfondimenti 



Il 14 settembre 2015 passerà alla storia. Questo è, infatti, il giorno in cui i ricercatori hanno rilevato per la prima volta un'onda gravitazionale. 100 anni fa Albert Einstein propose la sua teoria della relatività generale che prevede tali distorsioni dello spazio-tempo!
Mi piace pensare che il buon vecchio Albert stia gongolando da qualche parte...

Dicevamo che il 14 settembre 2015, precisamente intorno alle ore 04:51 in Louisiana (ore 09:50:45 UTC o tempo universale), i due interferometri LIGO uno a Livingston, Los Angeles, e l'altro a Hanford, nello Stato di Washington avevano rilevato un segnale di onde gravitazionali che fu etichettato come GW150914 (in base alla data del rilevamento).

L'analisi dei dati (quasi in tempo reale) mise sul chi va là gli scienziati circa tre minuti più tardi, allorquando fu evidente che c'era qualcosa di sostanzialmente interessante nei dati. 
Valutare questo segnale (della durata di circa mezzo secondo) ha richiesto una notevole quantità di tempo ed un'estrema accuratezza nell'analisi, ma il successo è arrivato aprendo il nuovo campo dell'astronomia delle onde gravitazionali!
Non c'è stata, infatti, soltanto la prima rilevazione diretta delle onde gravitazionali, ma anche la prima rilevazione diretta di un sistema binario di buchi neri! 

Ma andiamo con calma, io ne ho ancora bisogno dopo un mese dall'annuncio della scoperta, e non certo perché la notizia sia arrivata senza preavviso. Da mesi, circolavano in rete "rumor" ed ipotesi circa la scoperta delle onde gravitazionali. Addirittura, pochi giorni prima dell'annuncio ufficiale, l'ennesima voce su Twitter: questa volta era stata quella di Clifford Burgess, fisico teorico alla McMaster University di Hamilton, Canada, che dava per certa la scoperta, sulla base di sue personali informazioni.

In effetti, così è stato. 
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