giovedì 29 novembre 2007

Le trasformazioni della materia

L'unità di lavoro "Le trasformazioni della materia"  è stata svolta con una mia classe terza.


Nel documento allegato al post, si possono reperire i contenuti trattati, che sono:


Le trasformazioni della materia. Il concetto di trasformazione. Differenza fra le trasformazioni fisiche e le trasformazioni chimiche. Esempi di trasformazioni di tipo fisico. Esempi di trasformazioni di tipo chimico.


Ne riporto un estratto:


" I segmenti disciplinari individuati si configurano, all'interno dei comportamenti della materia e dei materiali, come concetti cardine che si intendono far acquisire ai ragazzi operativamente, partendo dal noto e dal frequentato per giungere alla loro comprensione e alla successiva concettualizzazione, attraverso verifiche sperimentali, modelli, classificazioni, problematizzazione delle situazioni, attività di progettazione, ragionamenti -tipo, discussioni in gruppo ristretto e allargato.
I contenuti, in esame, si ritengono particolarmente significativi  in quanto conducono gli alunni a comprendere i confini tra l'area dei fenomeni fisici e quella dei fenomeni chimici e per tale ragione si è convinti che siano irrinunciabili nel loro bagaglio formativo, in uscita dalla scuola media.


Continuare a leggere dopo aver effettuato il download del documento!

Trasformazioni_della_materia - Twango

martedì 27 novembre 2007

Trasformazioni energetiche nel ciclo idrologico

Pubblico in questo post uno schema grafico, relativo alle trasformazioni energetiche implicate nel ciclo idrologico.


Lo schema è stato elaborato dalla mia classe 3° B di due anni fa. La classe, all'epoca, svolse un percorso di studio sull'acqua, approfondendo gli scambi energetici implicati nel ciclo idrologico, dopo aver affrontato la tematica dell'energia ogniqualvolta che se ne era presentata l'occasione, a proposito di problemi sia desunti dal programma di studi sia relativi alla quotidianità.


Tale tematica, infatti, non é esclusivo patrimonio della fisica e deve essere sempre presente nello studio delle scienze sperimentali per l'importanza e gli aspetti trasversali che riveste.


Nel documento allegato è riportato lo schema riassuntivo dell'indagine svolta dai ragazzi circa le trasformazioni energetiche di cui si è detto prima.


Cliccare sull'icona per il download!
schema_trasformazioni_energet_ - Twango

lunedì 26 novembre 2007

Verifica sui tessuti animali e vegetali

Dopo le due verifiche sulle cellule, ecco una seconda verifica sui tessuti animali e vegetali contenente quesiti di diversa tipologia. Anche qui troverete i criteri di valutazione della verifica.


I colleghi interessati possono utilizzare il materiale fornito, adattandolo flessibilmente ai propri contesti di riferimento.


Cliccare sull'icona per il download.

verifica_tessuti_anim_veg - Twango

Verifiche sulle cellule con criteri di valutazione

Gentili colleghi, si forniscono due prove per la verifica in itinere degli apprendimenti riguardo alle cellule.


Più precisamente, la prima è costituita da un set di quesiti semi/oggettivi (vero/falso, completamento, scelta multipla, a risposta aperta, di osservazione) accompagnati dai criteri per la valutazione della verifica. La seconda prova consta di un questionario di dodici domande da somministrare agli alunni ai fini di una discussione orale collettiva.


Alla fine del documento si trova una nota didattica contenente riflessioni e suggerimenti concreti di tipo metodologico.


Cliccare sull'icona per il download.

verifica_cellule - Twango

sabato 24 novembre 2007

[Curiosità] La fontana più alta del mondo

In giro per la rete, ho trovato questa singolare curiosità, che riporto  per condividerla con voi lettori e perchè so che i miei alunni sono interessati alle "cose" curiose.


In Jeddah, Arabia Sudita, c'è la fontana di re Fahd, le cui pompe possiedono una tale potenza che i getti d'acqua prodotti sono più alti della Torre Eiffel, non tenendo conto dell'antenna.


Ecco l'incredibile foto:


 fontana_citta


L'altezza massima raggiunta dal getto d'acqua è di 1023 piedi (unità di misura anglosassone di lunghezza) e ognuna delle tre grandi pompe rilascia 625 litri di acqua al secondo! L'acqua esce dagli "ugelli" di 126 mm alla pazzesca velocità di di 375 chilometri orari. Incredibile, ma vero!


Ecco un video dove potete vedere la gigantesca fontana in azione!


  



Grandi e piccini, quali sono le vostre impressioni?.....Io non voglio esprimermi al riguardo.

venerdì 23 novembre 2007

Cellule, tessuti, organi e sistemi

Metto a disposizione dei colleghi di Scienze una unità di lavoro svolta in una classe terza, completa di obiettivi, contenuti, indicazioni metodologiche, verifiche e proposte operative concrete.


Riporto di seguito uno stralcio dell'introduzione, che troverete nel documento allegato al post:


"I contenuti proposti devono far parte del bagaglio formativo in uscita dalla scuola media perché avviano gli alunni ad un’osservazione più attenta della natura, avendo come punto di riferimento l'uomo e quindi se stessi. Si approfondiranno, pertanto, le strutture cellulari, si osserveranno tessuti animali e vegetali in modo che gli allievi acquisiscano conoscenze organiche indispensabili per poter affrontare, in seguito, argomenti complessi come l'evoluzione delle specie e la storia della vita sulla Terra.
Nella trattazione sono state utilizzate, in modo particolare,  le mappe concettuali, utilizzandole sia come strumento di sintesi/ripasso di contenuti già svolti, sia per introdurre argomenti nuovi, sia come strumento di verifica e di valutazione dell'apprendimento. Un'altra metodologia privilegiata sarà la ricerca guidata su varie fonti: cartacee e digitali."



Continuate a leggere dopo aver effettuato il download della risorsa, cliccando su questo link>>

https://docs.google.com/file/d/0B8BTUqjqVdQONWp1Zy1hRW94dk0/edit


mercoledì 21 novembre 2007

Una mappa concettuale-cloze sull'acqua (Per la scuola primaria)

Metto a disposizione dei colleghi della scuola primaria (ma anche della secondaria) due file. Il primo è relativo ad un cloze sull'acqua mentre il secondo è la traduzione del cloze sotto forma di mappa concettuale.


I due documenti sono stati elaborati da me insieme ad una maestra, nell'ambito di un percorso formativo sull'impiego delle mappe concettuali nella didattica e nell'apprendimento degli allievi.


L'esempio è interessante perchè evidenzia ancora una volta l'enorme flessibilità d'impiego delle mappe concettuali in vari ambiti e contesti didattici.


Cliccare sull'icona per il download!


cloze_mappa_primaria - Twango

lunedì 19 novembre 2007

Il corpo umano mediante un simulatore 3D interattivo

Cari colleghi e appassionati, setacciando la rete mi sono imbattuta in un simulatore interattivo e tridimensionale del corpo umano: eMedTool


simulatore 3D


Grazie a eMedTool, si possono visualizzare o ruotare o ancora sezionare ben 24 modelli di regioni o sistemi del corpo umano.


Interessante e utile il fatto che si possano anche  ricavare immagini ad alta risoluzione da salvare sul proprio pc ed eventualmente utilizzare in altre applicazioni.


Dopo aver aperto eMedTool, selezionare nella barra a sinistra (vedere immagine della home, sopra) "Regional Models" o "Systemic Models", quindi fare "double click" su un modello a scelta.


Dopo avere caricato in pochi secondi l'animazione Flash, posizionare il cursore sopra l'immagine. A questo punto,  tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse e muovendosi in direzione "alto/basso", si seziona, mentre muovendosi in direzione " destra/sinistra", si ruota.


Cliccando al di sotto dell'immagine "Enlarge this window", si ricava un'immagine ad alta risoluzione, in un'altra finestra.


Non vi resta che andare a verificare di persona!

domenica 18 novembre 2007

Leve e piano inclinato in un puzzle 2D

Cari ragazzi, colleghi e visitatori, vi presento un interessante gioco Crayon Physics, già segnalato Maestro Alberto.


Crayon Physics, al momento poco più di un prototipo, è un gioco molto originale, nel quale si devono disegnare con il mouse gli oggetti da usare per risolvere puzzle in 2D, nei quali regnano le leggi della Fisica.


Il gioco oltre che divertente è anche educativo perchè permette di iniziare a muoversi nel mondo della fisica (leve e piano inclinato) con approccio ludico.


Il mouse diventa una specie di matita magica che disegna, su un foglio accartocciato, oggetti che sono utilizzati per spostare una pallina fino a catturare una stella in una specie di puzzle a due dimensioni.

crayon_small_01


Il gioco è stato ideato per bambini della scuola dell'infanzia, ma in realtà risulta coinvolgente per alunni più grandi e anche per un pubblico adulto.


Funziona senza che sia necessario installarlo. Basta scompattare l’archivio zip  e lanciare il file crayon.exe all’interno della cartella . Per caricare i livelli aggiuntivi occorre lanciare il file levelpack01.bat).


Potete scaricarlo cliccando qui.


Potete farvene un'idea guardando il video.


sabato 17 novembre 2007

Progetto "Acqua": un approccio curricolare trasversale

Metto a disposizione dei colleghi interessati una presentazione in power point, relativa ad un progetto sperimentale sull'acqua, già attuato con esito positivo rispetto alle aspettative e agli obiettivi fissati.


L'approccio alla vasta tematica è trasversale a diverse discipline e si articola sul percorso triennale della scuola secondaria di 1° grado. Offre, pertanto, spunti per una progettazione tarata al proprio ambito e contesto di riferimento.


Cliccare sull'icona per il download del file ppt.


acqua_un percorso_triennale - Twango

Le proprietà chimico-fisiche dell'acqua: tre esperimenti sullacomprimibilità (scuola primaria/secondaria 1° gr.)

Pubblico, con questo post, un documento che sintetizza i risultati di un'indagine sperimentale, condotta con una classe 1°,  sulle proprietà chimico-fisiche dell'acqua.


In particolare sono documentati tre esperimenti sulla comprimibilità, che per la loro semplicità di esecuzione sono proponibili alle classi del triennio finale della scuola primaria.


Cliccare sull'icona per il download!


Alla prossima!

Aggiornamento: purtroppo la piattaforma che ospitava la risorsa ha chiuso, e i materiali non sono più disponibili.

giovedì 15 novembre 2007

Mappe concettuali sui passaggi di stato dell'acqua

Salve! Si mettono a disposizione due mappe concettuali riguardanti, una l'acqua e l'altra i suoi passaggi di stato.


Le mappe sono state elaborate dai ragazzi di una mia classe terza nell'ambito di un lavoro sperimentale riguardante appunto l'acqua e le sue proprietà, come ripasso di quanto svolto l'anno precedente sull'argomento.


Possono perciò risultare utili come spunto di lavoro o per un confronto con quanto si produce nel proprio percorso di studio.


Cliccare sull'icona per il download!


 Alla prossima!


passaggi_di_stato - Twango

martedì 13 novembre 2007

Il microscopio ottico

Cari ragazzi di 1° A, poichè da poco abbiamo iniziato il nostro percorso sulle cellule, e stiamo per intraprendere le osservazioni dei preparati cellulari al microscopio ottico, lascio qui una utile presentazione (reperita in rete e da me arricchita con diversi link) di questo strumento che a breve diventerà familiare.


Buona lettura!


--------------------


IL MICROSCOPIO OTTICO


Il microscopio è uno strumento costituito da sistemi di lenti che consentono di ingrandire oggetti molto piccoli, ma anche di rendere più acuta la visione, consentendo di osservare un maggior numero di particolari. L’immagine osservata al microscopio è capovolta ed ingrandita rispetto all’originale. Se si utilizza una lente, l’ingrandimento è dato dal seguente rapporto:


ingrandimento
della lente



=



250 mm (distanza di
visione normale)



:



f (distanza focale
della lente)





ingrandimento


G rappresenta l’oggetto; la lente d’ingrandimento avvicina l’oggetto nella posizione G1 che formerà sulla retina dell’occhio una immagine capovolta e ingrandita rispetto alla visione senza lente; 250 mm è la distanza di visione normale di lettura ed è una distanza fissa di riferimento; f rappresenta la distanza focale, cioè la distanza tra il centro della lente e G1. Per avere un ingrandimento maggiore deve aumentare la curvatura della lente e l’oggetto dovrà essere osservato ad una distanza minore. Per questo, con il microscopio ad alti ingrandimenti, l’obiettivo va quasi a sfiorare il vetrino con il preparato da osservare.


I difetti delle lenti si chiamano aberrazioni e ne esistono due tipi principali: l’aberrazione cromatica, che provoca una sfocatura dei colori e dipende dalla natura della luce, e l’aberrazione sferica dovuta alla curvatura della lente. Entrambe vanno corrette aggiungendo altre lenti per compensare i difetti. Per questi motivi gli oculari ed in particolare gli obiettivi dei microscopi sono costosi ed il costo aumenta con la correzione delle aberrazioni.


I microscopi sono ottici o elettronici. I microscopi ottici utilizzano come fonte luminosa una lampada e lenti per ingrandire fino ad un massimo di 1200 ingrandimenti. I microscopi elettronici usano un fascio di elettroni ed apparati elettronici per ingrandire fino ad oltre 500.000 ingrandimenti, giungendo ad osservare le grosse macromolecole.

microscopio


Se volete saperne di più continuate a leggere qui >>

lunedì 12 novembre 2007

[Risorse] Osservazione di cellule al microscopio elettronico

Cari ragazzi di 1° A, con i quali stiamo trattando in questo periodo le cellule, colleghi e visitatori interessati,


vi metto a disposizione una scheda relativa ad una osservazione di cellule effettuata al microscopio elettronico. L'esperienza, risalente a qualche anno fa, è stata svolta nell'ambito di una borsa di ricerca che ha coinvolto per un intero anno una mia classe terza.


Il Centro di Microscopia elettronica dell'Università di Ferrara mise a disposizione, all'epoca, il microscopio elettronico a trasmissione e quello a scansione rendendo possibile un'esperienza veramente formativa.


I colleghi interessati potrebbero ripetere l'esperienza presso una ASL del proprio territorio o, nell'impossibilità, potrebbero reperire in rete delle simulazioni che forniscono  una osservazione "virtuale" dei principali organuli citoplasmatici.


Cliccare sull'icona per scaricare il documento in formato pdf.


Buona consultazione!



(Purtroppo la piattaforma che ospitava il documento ha chiuso i battenti senza preavviso. Per tale ragione il documento non è più disponibile.)

venerdì 9 novembre 2007

[Schede di laboratorio] Un esperimento sull'irraggiamento del calore

Continua, con questo post, la pubblicazione delle schede di laboratorio relative alla propagazione del calore.


Questa volta si tratta di un esperimento sulla propagazione per irraggiamento.


Anche in questo caso, l'esperimento è già stato realizzato con una mia classe 3°.  La scheda, contenente una premessa didattica e la descrizione dettagliata dell'esperimento, si chiude con la seguente domanda dei ragazzi, come conseguenza dei risultati dell'esperimento:




DOMANDA:


" Perché l'acqua non raggiunge la temperatura di ebollizione anche se rimane esposta per tanto tempo alle radiazioni solari?"

Alla domanda, niente affatto banale, posta dai ragazzi, farà seguito la pubblicazione di una scheda relativa ad un secondo esperimento mediante cui si proverà a fornire una risposta.


Se siete interessati, seguiteci!


E adesso cliccare qui per scaricare la scheda sulla propagazione del calore per irraggiamento.


Buona consultazione.

[Contributi] Il ponte di Archimede

Si presenta in questo post un altro originale  contributo di Gaetano Barbella, che mette in relazione il tunnel flottante niente di meno che...con il genio di Archimede.


Cari ragazzi, amici e visitatori leggete per saperne di più!


Come al solito un grazie a Gaetano!

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IL PONTE DI ARCHIMEDE
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 Ipotesi di progetto di tunnel flottante per lo Stretto

  di Messina (da Ponte di Archimede S.p.A.)

In questo contesto il genio di Archimede viene in aiuto della tecnologia del terzo millennio. L'intuizione dello scienziato greco-siracusano sta infatti alla base del funzionamento del tunnel flottante (submerged oating tunnel), che, concepito come una nuova tipologia di struttura di trasporto, offre numerosi vantaggi sia dal punto di vista ambientale che da quello progettuale.

Il ponte di Archimede è un tunnel sommerso ma al tempo stesso galleggiante, situato a circa venti-trenta metri di profondità dal pelo libero ed opportunamente ancorato al fondale. Esso sfrutta il noto principio secondo cui un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del volume di liquido spostato. Per questo motivo non necessita di elementi di sostegno come piloni di acciaio o cemento. È inoltre importante sottolineare come questo tipo di sistema mostri un comportamento dinamico estremamente diverso dalle strutture di tipo tradizionale, e nonostante le apparenze, presenti caratteristiche sostanzialmente differenti dagli impianti o-shore.

L'esecuzione di una galleria sommersa, non direttamente poggiata sul fondo marino, ma ancorata a questo, è suggestiva e costituisce una interessante tipologia innovativa per l'attraversamento di bracci di mare. Tuttavia, sebbene presenti alcuni elementi positivi, come l'innovazione progettuale, comporta anche molte componenti a sfavore, in gran parte riconducibili all'incertezza sui parametri di progetto e alle incognite sulla tecnica esecutiva, oltre che al comportamento in esercizio, sia dal punto di vista dell'agibilità che da quello della durabilità dell'opera, nonché, inneschi, per il rischio di eventi eccezionali e di comportamenti non prevedibili allo stato attuale delle conoscenze. Tra l'altro, bisogna tener conto dell'effetto sull'ambiente sottomarino e della vulnerabilità nei confronti di azioni antropiche ostili come sabotaggi o azioni belliche.

Detto questo, la progettazione del tunnel flottante deve considerare le azioni del particolare ambiente in cui viene realizzata la struttura, tipicamente quello marino o lacustre, e nei confronti di queste garantire resistenza e rigidezza. Il crescente interesse europeo e mondiale per la realizzazione di attraversamenti di specchi d'acqua di notevole estensione e profondità è confermato dalle numerose proposte avanzate negli ultimi anni. Tra queste si ricordano, a titolo di esempio, l'attraversamento dello Stretto di Messina, noto per gli aspetti di criticità legati alla lunghezza, alla sismotettonica dell'area e alle condizioni meteomarine, il progetto per lo Stretto di Jintang, a sud di Shanghai, fiordi in Norvegia, caratterizzati da contesti meno problematici dal punto di vista sismico, o attraversamenti lacustri come il Lago di Lugano. Possibili soluzioni progettuali alternative ai cavi sono rappresentate dall'uso di elementi snelli resistenti a flessione o, per i casi con basso fondale, soluzioni a piloni rigidi come per il collegamento tra gli areoporti di Kobe e Kansai.

Il progetto proposto per lo Stretto di Messina prevedeva due cilindri d'acciaio uno dentro l'altro immersi a 30 metri di profondità, con pareti di 25 millimetri di spessore; diametro del cilindro esterno di 15,5 metri, di quello interno 13,5 metri. Nella figura in alto, è rappresentata una soluzione alternativa con sezione ad esagono schiacciato sempre concepito con intercapedine. Per entrambi i casi, tra i due gusci d'acciaio sarebbe stato inserito calcestruzzo armato con una struttura scatolata. Per il sistema di ancoraggio destinato a contrastare la spinta di galleggiamento del tunnel (40 tonnellate al metro durante l'installazione e cento tonnellate al metro durante l'esercizio) erano previsti cavi in kevlar ancorati a blocchi posti ad una profondità di 140 metri.

PonteArchimede_170
Il Ponte di Archimede in
Cina (da Ponte di
Archimede S.p.A.)

Il ponte flottante del progetto per lo Stretto di Jintang (Arcipelago di Zhoushan), a sud di Shanghai, chiamato “ponte di Archimede”, dovrebbe  avere una lunghezza di 3.200 metri. Alla verifica della fattibilità dell'opera lavorano l'Accademia Cinese delle Scienze ed il Politecnico di Milano. La progettazione del 'Ponte di Archimede' è prevista nel protocollo di cooperazione scientifico-tecnologica, firmato due anni fa a Pechino e in quello firmato a Roma il 14 novembre scorso. Considerare che questi dati sono stati riportati dal sito Newton in data 14 marzo 2003.
Il progetto è tutto italiano, ed è nato da una collaborazione tra diversi tecnici con il coinvolgimento anche del Politecnico di Milano e dell’Università Federico II di Napoli.

Rilevo l'aggiornamento di questo progetto dal sito Ponte di Archimede International S.p.A. come segue: "In data 18/5/2006 "Si è svolta a Qiandao Lake City la riunione del Laboratorio Congiunto SIJLAB (Sino - Italian Joint Laboratory of Archimedes Bridge), con la partecipazione di osservatori indonesiani e dell'UNIDO" .

Le conclusioni sono state queste: Due anni e sarà cosa fatta: il prototipo del Ponte di Archimede, tecnologia made in Italy, innovativa alternativa ai ponti tradizionali per il superamento di “stretti d’acqua” vedrà la luce in un posto molto lontano rispetto al luogo della sua ideazione, ossia l’Italia. ..”.

Lo sviluppo socio-economico di una regione è da sempre legato alla presenza di vie di comunicazione che colleghino tra loro le zone di maggior importanza commerciale, culturale e politica. Le infrastrutture dei trasporti stradali e ferroviari rivestono in tal senso un ruolo di prim'ordine, ed in particolare tra queste si distinguono per entità di risorse investite le grandi opere di attraversamento marino. Tuttavia problematiche come il danno ambientale o l'impatto visivo derivanti dalla messa in servizio di tali strutture costituiscono un ostacolo spesso difficilmente sormontabile.

mercoledì 7 novembre 2007

[Video] L'aurora australe e un anno nella regione antartica

Cari ragazzi, visto il successo riscosso dal video sull'aurora boreale, vi propongo due altri bellissimi video.
Il primo riguarda l'aurora australe ovvero l'aurora polare nell'emisfero meridionale.




Il secondo video è stato filmato nella regione antartica, all'interno e nei dintorni della McMurdo Station e della Scott Base, e documenta il trascorrere di un anno sui ghiacci.


Qui, ogni anno, il sole si trova al di sotto dell'orizzonte, per quattro mesi a metà dell'inverno, e al di sopra dell'orizzonte per quattro mesi a metà dell'estate.
Durante i due mesi di mezzo, si hanno più o meno dei giorni normali.


Il video mostra riprese dell'aurora e di nuvole madreperlacee molto rare (della stratosfera polare), che si formano quando i gas, svuotandosi di ozono, cristallizzano nell'alta atmosfera  per il freddo intenso.


Durante l'estate, la popolazione è composta di 1200 anime circa, mentre durante l'inverno è formata da 200 persone.


Ammirate il video! 

martedì 6 novembre 2007

[Schede di laboratorio] La propagazione del calore per convezione

Si fornisce, ai colleghi di Scienze interessati, una scheda relativa ad un esperimento sulla propagazione del calore per convezione.


L'esperimento è già stato realizzato con una mia classe 3°.  La scheda contiene la descrizione dettagliata dell'esperimento, la discussione svoltasi con la classe sui risultati ottenuti e una nota didattica sulla natura della convezione dal punto di vista molecolare.


Cliccare qui per scaricare la scheda.


Buona consultazione. 

lunedì 5 novembre 2007

[Scuola e Didattica, n. 5] Risolvere alcune questioni di moto

SD05_big 
Salve! E' appena uscito il fascicolo n. 5 della rivista Scuola e Didattica dell'Editrice La Scuola.


Vi lascio il link alla SCHEDA RIVISTA, dove potete consultare il sommario dei primi cinque numeri. Solo il sommario, però eh! Per poter accedere all'area riservata, in cui consultare il contenuto dei singoli numeri già pubblicati, occorre essere abbonati.


Metto, pertanto, a disposizione dei colleghi di Scienze interessati la mia unità di apprendimento "Risolvere alcune questioni di moto", facendone omaggio. L'unità di apprendimento è consultabile sul n.5 della rivista alle pagine 29,30 e 31 nella sezione "SCUOLA IN ATTO", Educazione matematica, scientifica e tecnologica.


L'unità si prefigge, attraverso un intervento didattico mirato, di guidare l'alunno a comprende quali sono i vari tipi di moto e le regole che li governano, mediante l'analisi e  la risoluzione di alcune situazioni problematiche concrete.


Poichè la classe destinataria è la classe prima, nell'unità si consiglia lo studio del moto dei corpi in maniera semplificata, focalizzando l’attenzione dei ragazzi sulla descrizione del moto indipendentemente dalle cause che lo producono (cinematica).


Per semplificare il problema, saranno sottoposte all’attenzione dei ragazzi alcune semplici situazioni problematiche, tratte dalla vita quotidiana, analizzandole concretamente insieme a loro affinchè siano in grado di stabilire  quando un corpo può dirsi “in movimento” e quando “fermo”, quali sono i vari tipi di moto e le regole a cui sono soggetti.


Il problema della formalizzazione sarà rimandata al secondo anno del curricolo triennale........ma continuate la lettura del documento allegato per saperne di più.


Cliccare qui per il download dell'articolo in formato pdf...e buona lettura!

[Risorse] Unità di apprendimento per la pianificazione annuale di Scienze classe 1°

Metto a disposizione dei colleghi interessati sette unità di apprendimento di Scienze per la classe 1° secondaria di 1° grado, utili a coprire una pianificazione annuale in tale disciplina.


Con l'anno scolastico in corso è iniziata la sperimentazione dei curricoli disciplinari sulla base delle Nuove Indicazioni, pertanto il materiale fornito, anche se si configura sulle Indicazioni precedenti, potrebbe costituire un terreno di riflessione sul quale basare la riflessione sul curricolo di Scienze.



Cliccare qui per il download del documento in formato pdf




sabato 3 novembre 2007

[Foto e video] L'aurora boreale

Cari ragazzi, in questi giorni in cui le lezioni sono sospese, ho selezionato per voi alcune risorse dalla rete su un fenomeno naturale affascinante: l'aurora boreale.


L'aurora boreale è un fenomeno ottico, che si manifesta nell'emisfero settentrionale ed è caratterizzato principalmente da bande luminose di colore rosso-verde-azzurro (detti archi aurorali). Le aurore possono comunque manifestarsi con un ampia gamma di forme e colori, rapidamente mutevoli nel tempo e nello spazio.


Lo stesso fenomeno se si manifesta nell'emisfero meridionale viene denominato aurora australe.


L'aurora boreale e quella australe sono anche note come aurora polare. Consultate questo link per saperne di più.


La prima risorsa è una bellissima foto, scattata dallo shuttle Atlantis durante la sua 177° missione.


auroraboreale


La seconda risorsa è un video altrettanto bello.


 Buon divertimento


P.S.: aggiungo di seguito il contenuto del commento del nostro amico Federico Bo, che arricchisce le informazioni di questo post.  Un immenso grazie Federico!


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Dice, Federico:


"Le aurore non sono un fenomeno esclusivamente terrestre. Su quasi ogni pianeta che abbia un campo magnetico si possono osservare fenomeni simili (anche se i meccanismi di formazione delle aurore extraterrestri variano leggermente da caso a caso.)

Giove (notare che l'aurora visibile potrebbe contenere varie volte l'intero pianeta Terra...)

Saturno "


venerdì 2 novembre 2007

[Schede di laboratorio] Esperimento sulla conduzione del calore

Allego al post una scheda relativa ad un esperimento sulla conduzione del calore, svolta l'anno scorso con la mia classe terza di allora.


La scheda illustra l'eperimento nei dettagli e contiene la discussione con la classe sulla conduzione del calore sotto l'aspetto microscopico.


Alla fine della discussione, è riportata una nota didattica circa la natura del calore.


I colleghi interessati possono scaricare il materiale da Google Docs.


Buona consultazione

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