domenica 3 novembre 2013

La Mia Intervista Su YouMath.it Riguardo Al Mondo Della Scuola E Della Divulgazione

Un paio di settimane fa, sono stata contattata dal gentilissimo Fulvio Sbranchella, amministratore di YouMath.it:

"Buongiorno Annarita,

sono Fulvio Sbranchella, amministratore di YouMath.it. La contatto per chiederle una cortesia.

Sarebbe disposta a rilasciarci una breve intervista (5 domande) riguardo al mondo della Scuola e della Divulgazione?"

Perché no? Mi sono detta. Conoscevo ed apprezzavo già il Progetto YM, "...un piano per la divulgazione della Matematica a livello nazionale, basato su una filosofia open source e rivolto a tutti gli studenti e ai docenti. Dalle Scuole Elementari all'Università.

Lo scopo di YM è creare il più grande portale per l'insegnamento e l'apprendimento della Matematica e fornire supporto, materiali e strumenti didattici gratuiti."
Mi sembra che YM stia riuscendo nel suo intento se 5 milioni di studenti, nell'ultimo anno, si sono rivolti al portale per usufruire delle risorse offerte.
Continuate a leggere la filosofia di questo lodevole progetto.

Le domande che mi sono state proposte sono le seguenti:

1) Qual è, secondo lei, il miglior modo per avvicinare un ragazzo o una ragazza di 14/15 anni alla cultura e alla letteratura scientifica?

2) Lei si occupa di divulgazione Scientifica a 360°. Sappiamo che è laureata in Fisica, quindi la domanda potrebbe sembrare scontata...ma vogliamo esserne sicuri. Qual è, ad oggi, la branca della Scienza che più la affascina, e perché?

3) Come si immagina la scuola tra 10 anni?

4) Torniamo ai giorni nostri. ;) Oltre alla didattica frontale, fa uso di mezzi multimediali in classe?


5) Tre libri che ci consiglierebbe assolutamente di leggere.

L'intervista è stata pubblicata oggi sul portale. Se siete curiosi di leggere le mie risposte, le trovate in questa pagina web.

Ringrazio Fulvio Sbranchella e YouMath.it!:)

9 commenti:

  1. Ho letto le tue cinque risposte Annarita.
    Non è la tua prima intervista.
    Quello che mi salta agli occhi e che nelle tue interviste ricordi sempre
    la tua esperienza di bambina.

    Ho abolito dal vocabolario il termine “frontale” sin dai primi anni della mia carriera di insegnante, memore di quanto passivamente subito quando ero una scolara".

    Secondo me dobbiamo ringraziare quel periodo, grazie a lui in te è scattato il desiderio grande di porti ai tuoi studenti in modo diverso e ci sei riuscita alla grande!

    Complimenti alla mia professoressa, si anche mia, che attraverso i tuoi blog tanto apprendo e scopro.

    Ti abbraccio, ciao!

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    Risposte
    1. Beh, cara Rosaria, è sicuramente vero che ci formiamo in base alle esperienze vissute.

      La mia esperienza di bambina è stata importante indiscutibilmente e forse accelerato i tempi, ma penso che sarei arrivata ugualmente ad abolire la didattica frontale per una forma mentis che mi appartiene.

      Mi fa piacere essere considerata la "sua" professoressa anche da chi non è mio alunno, indipendentemente dall'età anagrafica.

      Un abbraccio e grazie di essere sempre presente:)

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  2. Non potevo perdermi questa ennesima intervista.
    L'ho letta tutta d'un fiato e sono pienamente d'accordo con i contenuti delle tue risposte.
    La tua passione ed il tuo impegno nella didattica e nella divulgazione sono un esempio e si spera che sempre più insegnanti e divulgatori ne facciano di buon conto.

    Riguardo al discorso prof, io credo tu sia la prof di tutti coloro che hanno voglia di imparare; chi non "approfitta" della tua disponibilità perde un'occasione più unica che rara.
    Un salutone

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    1. Grazie mille anche a te per aver letto l'intervista e per le belle parole di apprezzamento.

      Gli amici sono una risorsa impagabile:).

      Un salutone
      Annarita

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  3. Ciao Annarita,
    per quanto riguarda le nano scienze mi trovi d'accordo e non potrebbe essere altrimenti: è il campo che più sento mio.

    Sono le nanotecnologie a farmi paura, proprio perché rappresenteranno una svolta.

    Come umanità, sono sempre più convinto che abbiamo un problema di scala dei tempi: la nostra è molto più corta di quella degli effetti delle nostre azioni.
    Si potrebbe dire che questo ci rende poco lungimiranti, visto che abbiamo un limitatissimo potere di previsione. Eppure, nonostante questo, sono convinto che i rischi del nostro approccio stavano finalmente facendo crescere una nuova consapevolezza: non so immaginare a cosa porterà, ma ero fiducioso che un futuro pessimistico potesse essere tradotto in una spinta a scelte più consapevoli.

    Ora è arrivato il giocattolo nuovo, e le sue potenzialità non sono neanche immaginabili. Come del resto i rischi.

    Se questa rivoluzione avvenisse a trasformazione completata sarei il primo a festeggiarne, ma onestamente non mi sentirei di mettere la mano sul fuoco per nessuno di coloro che potrebbe introdurre le nanotecnologie nella vita di tutti i giorni.

    Spero vivamente di sbagliarmi...

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    Risposte
    1. Ciao, Luca. Il tuo timore è comprensibilissimo e ti ringrazio di aver toccato questo tasto!

      L'impiego delle nanotecnologie offre all'uomo la possibilità di osservare, misurare e manipolare la materia su scala atomica e molecolare.

      Informiamo i non addetti ai lavori che 1 nanometro è un miliardesimo di metro e corrisponde all’incirca a 10 volte la grandezza dell’atomo dell’idrogeno mentre le dimensioni di una proteina semplice sono dell'ordine di 10 nm, all'incirca.

      Il mondo delle nanotecnologie è compreso tra 1 e 100 nanometri e sono “nanoprodotti” quei materiali o dispositivi nei quali vi è almeno un componente funzionale con dimensioni inferiori a 100 nm.

      Le nanotecnologie offrono indubbiamente delle prospettive rivoluzionarie derivate dal fatto che, a questi livelli di dimensioni, i comportamenti e le caratteristiche della materia cambiano drasticamente. Le nanotecnologie rappresentano un modo radicalmente nuovo di produrre per ottenere materiali, strutture e dispositivi con proprietà e funzionalità grandemente migliorate o del tutto nuove. I rischi ci sono occorre riconoscerlo e sono sotto studio ed osservazione. L'introduzione nel quotidiano penso sia ancora lontanuccio. Ed in ogni caso, spero che avvenga, se deve avvenire, in modo controllato e consapevole. Illusione? Chi può dirlo!

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  4. Ciao prof!
    Ho letto le risposte che ha dato nell' intervista e credo proprio che You Math abbia scelto la professoressa più adatta, cioè lei, per rispondere alle domande e grazie ai suoi blog siamo sempre informati e impariamo cose nuove!!
    A domani!!

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    Risposte
    1. Grazie, Martina, delle belle parole:). Fanno bene al cuore. Una ragazza assennata e diligente come te non perde occasione di apprendere.

      A domani!
      La tua prof.

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  5. Ciao prof!
    Ho letto l'intervista, e concordo con tutto quello che ha detto Martina!
    A domani!

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