martedì 31 luglio 2007

Dalle arti magiche ….alla scienza: un cammino lento e difficoltoso

Cari primini…sempre più vicini;-) questo post è dedicato a voi che state per iniziare il percorso triennale di studi (possono ovviamente attingervi anche gli alunni delle classi successive e i visitatori interessati). Ho pensato di preparare una panoramica da sottoporvi all’inizio dell’anno scolastico affinché vi rendiate conto che il cammino della moderna scienza è stato lungo, incerto e difficoltoso.

Il bisogno di comprendere i fenomeni naturali portò i nostri antenati a creare miti e leggende, che, compensando la scarsa conoscenza che essi avevano del mondo, giustificavano gli eventi inspiegabili che avvenivano in natura. Si svilupparono così le “arti magiche”.
Ancora oggi presso alcune tribù primitive, i cosiddetti “stregoni”impersonano l’uomo di scienza; con le loro “magie”, essi curano gli ammalati e interpretano i fenomeni naturali, cercando di modificarli.


Una prima “vera scienza” nasce presso due antiche civiltà, quella dei Sumeri e quella degli Egizi.
Iniziò, infatti, con questi due popoli lo studio dell’astronomia, dell’anatomia umana e della medicina.


Ben presto, l’uomo non si accontentò più di osservare fatti e fenomeni soltanto per risolvere problemi pratici, ma sentì l’esigenza di dare delle spiegazioni ai diversi fenomeni osservati senza dover ricorrere alla magia o alla mitologia.
Fino al Rinascimento, comunque, scienza e magia convissero e, accanto agli scienziati, fiorirono astrologi, guaritori e alchimisti.


Il vero padre della moderna scienza sperimentale fu Galileo Galilei, che diede avvio al metodo sperimentale dell’indagine scientifica.
Galileo Galilei, nato a Pisa nel 1564 e morto ad Arcetri nel 1642, ha il merito di aver introdotto un nuovo modo di procedere nello studio della natura; a lui si deve infatti l’uso della sperimentazione come mezzo di interpretazione dei fenomeni (dal greco fainomai= apparire, manifestarsi, in scienza con il termine “fenomeno”si intende qualsiasi evento  che si manifesti in natura).
Compito dello scienziato per Galileo, è osservare il fenomeno, riprodurlo con un esperimento adatto, ripeterlo più volte, ricavare la legge matematica (parleremo anche di questo) che lo regola e predisporre nuovi esperimenti per verificare tale legge; una volta verificata la legge, occorre ricavarne con metodo deduttivo le logiche conseguenze, da verificare a loro volta sperimentalmente.


Il metodo sperimentale galileiano consta di quattro fasi; ripercorriamole usando le stesse parole di Galileo Glilei.

  • La prima fase è l’osservazione del fenomeno, la sensata esperienza, come dice Galileo, che richiama alla nostra mente le conoscenze di un particolare gruppo di fenomeni, ma non ci dà ancora la legge.
  • Dalla “sensata esperienza”, si passa all’assioma, secondo l’espressione di Galileo, ovvero all’ipotesi di lavoro: è questo il momento fondamentale della scoperta, che scaturisce dall’osservazione critica della “sensata esperienza” con un processo di creazione e di intuizione.
  • Segue la terza fase, che Galileo chiama il progresso matematico: si tratta delle deduzioni logiche che si traggono dall’ipotesi di lavoro scelta. Ma la conclusione matematica si adatta al fenomeno?
  • Il quarto momento della sperimentazione galileiana è il cimento sperimentale o lavoro sperimentale, a prova e conferma di quanto ipotizzato e dedotto.

graficogalileiano

Siamo così giunti alla moderna scienza sperimentale, una scienza che ormai abbraccia conoscenze talmente varie e vaste che non si parla più di scienza, ma di scienze e delle loro diverse branche, ciascuna delle quali si occupa di un settore ben preciso. Abbiamo infatti la fisica, la chimica, l’astronomia, la biologia, la geologia, l’ecologia, l’etologia, la geofisica e la meteorologia.

arcobaleno

stellecadenti







            schiusauovo

savana





rocce

        fuoco








Nel corso del triennio, tratteremo argomenti inerenti i settori sopra richiamati e ricorreremo il più possibile al metodo sperimentale .

A presto!


Bibliografia essenziale: “La materia e la natura”, Gilda Flaccavento e Nunzio Romano, Fabbri Editori

14 commenti:

  1. I dinosauri mi hanno sempre impressionato a causa delle loro enormi dimensioni,

    e della loro struttura fisica.

    Com'è possibile che nella preistoria dei rettili fossero divenuti giganteschi e dominassero la terra?

    Poi al seguito di un "evento catastrofico" sono tutti scomparsi insieme ad altre specie che vivevano sul pianeta!

    Oggi esistono ancora dei rettili che hanno delle somiglianze con i dinosauri come il coccodrillo, la lucertoloa, il camaleonte, l'iguana, ma tutti hanno dimensioni molto più piccole.

    A volte mi chiedo cosa accadrebbe se queste specie riuscissero a trasformarsi con il tempo avvicinandosi ai loro lontani antenati, ma credo che l'uomo sia in grado di controllare la situazione non permettendolo, a meno che.... a causa di un 'altra catastrofe o di un altro evento ciclico la terra non subisca altre trasformazioni !


    Alessandro Cruciani

    classe: futura seconda B




























    RispondiElimina
  2. Ahem...bel lavoro, ti dispiace se lo utilizzo anch'io? Posso ricambiare con materiale di altro genere ovviamente, se mi fai sapere cosa ti serve.

    Però, accipicchia, già stai pensando al rientro? :-)

    RispondiElimina
  3. A gullsking: certo che puoi utilizzare il lavoro. E' qui per essere condiviso:-). Per ricambiare, ci sarà senz'altro l'occasione;-).

    Sì, sto già pensando al rientro...perchè a settembre avrò diversi impegni da gestire.

    A presto e sei sempre il benvenuto su questo blog:-)

    RispondiElimina
  4. Penso proprio di utilizzare anch'io questo bell'excursus!

    RispondiElimina
  5. Insegno alle classi di scuola media, quindi ad allievi che vanno dagli 11 ai 14 anni di età. Darò uno sguardo al blog che mi indichi.

    A presto:-)

    RispondiElimina
  6. a noi ci ha colpito soprattutto le arti magiche che gli antichi antenati.


    da marco.m & michele.l 2a

    RispondiElimina
  7. quello che ho letto è molto interessante sopratutto le arti magiche. miè interessata anche la storia di Galieo Galilei. Ayoub S. 2°a

    RispondiElimina
  8. la cosa che mi a colpito di più è......

    che questo post è dedicato a noi che stiamo per iniziare il percorso triennale (degli studi che possiamio farlo anche noi della classe e gli interessi.)che l'insegnante ha pensato di preparare una panoramica da sottoporre d'all'inizio dell'anno scolastico 2007/2008.

    affinche ci rendiamo conto di studiare la moderna scienza ed è stato lungo è difficoltoso.

    Ifenomini naturaliportano i nostri antenati a creare miti di legende che comprende la scrsa conoscenza che avevano nel mondo. si svilupparono cosìle "arti magiche".

    nella prima "VERA SCIENZA" che presso nasce due antiche civiltà cioè quella dei "SUMERI"e quelli degli egizi. infatti iniziò lo studio dell'astronomia e dell'anatomia umana e della medicina. ciao da enni simone di 2 media.

    RispondiElimina
  9. Aham...bel lavoro.questo articolo mi ha impresionato tantissimo e ci sarà utile durante l'anno scolastico.la cosa che mi ha colpito di più è...che questo posto è dedicato a noi per iniziare il percorso triennale degli stidi.il bisogno di comprendere i fenomeni naturali portera la nostra conoscenza a creare leggende che giustificano gli eventi inspiegabili del mondo.galileogalilei fu il vero padre che ha inventato la moderna scienza sperimentale.questo e il mio comento su questo articolo che e stato divertissimo. lavinia.r.2A

    RispondiElimina
  10. questo argomento è tutto interessante ma ci ha colpito particolarmente la parte riservata a Galileo Galilei : il vero padre della moderna scienza sperimentale


    riccardo m. & enrico p. 2a

    RispondiElimina
  11. da ciò che c' è scritto abbiamo capito che anticamente i popoli per spiegare un fenomeno naturale si

    inventavavo delle leggende e/o dei miti.

    ma il vero genio della scienza fu gallileo gallilei che sperimentò il metodo della sperimentazione per trovare la soluzione ai fenomeni naturali.

    questo metodo consiste nel fare vari esperimenti fino a trovare la spiegazione al fenonimo considerato.

    noi tuttoggi ne andiamo fieri di sta'scoperta.

    by simone r and davide c !!!!

    RispondiElimina
  12. prof secondo noi questo metodo di scrittura è quello giusto per invogliare bambini,ragazzi e ,anche eventualmente, gli adulti a imparare l'importanza della scienza e delle sue scoperte che hanno rivoluzionato la vita e le credenze popolari(infatti il titolo dice"dalla magia alla scienza")


    ciao andrea b.& emanuele g.

    RispondiElimina
  13. Salve!Io frequento la seconda media! Questo sito è molto bello,mi ha maggiormente interessato l'argomento su Galileo Galilei!!!

    salve a tutti!!

    RispondiElimina
  14. @commentatore anonimo n.13: grazie dell'apprezzamento e benvenuto. Torna quando vuoi:)

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...