domenica 2 agosto 2009

Curiosità Tassonomiche

Cari ragazzi e cari lettori, vi segnalo il bellissimo post dell'amico Popinga. Ne riporto una parte, invitandovi a finire la lettura dell'originale. Cogliete l'occasione per visitare il suo blog che è una vera miniera di contenuti interessanti, presentati con intelligenza e garbata ironia.


Grazie Pop!


***


Che si possa affrontare la tassonomia degli esseri viventi con un approccio ricreativo non è certo un’idea comune. Eppure i nomi di generi e specie, il cui scopo principale è quello di chiarezza e univocità nella identificazione e nella comunicazione, costituiscono in molti casi motivo di curiosità, per i motivi più svariati.

Alcuni nomi sono degni di nota per ciò che li ha ispirati (ad esempio uno pterosauro, i cui resti sono stati trovati nella foresta brasiliana, è stato chiamato Arthurdactylus conandoylensis, in onore del racconto "Il mondo perduto" di Arthur Conan Doyle, in cui uno pterosauro vivente viene trovato in una giungla e portato a Londra). Altri nomi sono derivati dallo spirito scherzoso di chi li ha proposti (esiste una farfalla tropicale dal nome generico di La Cucaracha), oppure sono motivo di giochi di parole, come lo Orizabus subaziro, uno scarabeide dal nome palindromo.

Chi si occupa di scienze naturali sa che la denominazione degli esseri viventi è regolata da criteri introdotti per evitare confusioni e ambiguità. La regola più nota è quella che ogni specie è caratterizzata da un duplice nome latino: il primo, scritto maiuscolo, indica il genere di appartenenza, il secondo, scritto minuscolo, indica la specie (ad esempio il gatto domestico è indicato da Felis catus). Un terzo termine può indicare la sottospecie. Dopo la denominazione scientifica sono di solito indicati l’autore e la data della pubblicazione in cui egli ha per primo descritto l’organismo (come in Homo habilis, Leakey et al., 1964). Questa descrizione deve fare riferimento a un campione conservato in una collezione scientifica o in un museo. Nel caso che più autori identifichino nel tempo la stessa specie, la priorità viene data al nome pubblicato per primo. Se, in base a studi ulteriori, la specie viene attribuita a un genere diverso, il nome del primo autore e la data vengono conservati tra parentesi. Esistono criteri leggermente diversi per la classificazione di animali, vegetali o batteri, ma ve li risparmio per non annoiarvi. Nulla vieta però che un animale o un vegetale possano avere lo stesso nome generico (come Adonis, pesce e ranuncolo, Cannabis, canapa e uccello, Ficus, pianta e gasteropode, Lactarius, fungo e pesce, ecc.)

Lo scopo di questo articolo non è quello di fornire una guida alle regole tassonomiche. La tassonomia qui utilizzata è affatto diversa, avendo lo scopo di classificare le curiosità riguardanti i nomi scientifici degli organismi. Iniziamo da quelle etimologiche.



Nomi ispirati da persone

Numerose sono le designazioni derivate da nomi di persone, appartenenti alle più diverse categorie. Naturalmente gli scienziati sono i più numerosi, così troviamo più di 120 specie e 9 generi che ricordano Darwin, mentre il nome scientifico della "mosca soldato", Wallacea darwini, riconosce anche a Alfred Russel Wallace i suoi meriti nel proporre la teoria dell’evoluzione. Si trovano poi Archimedes (briozoo), Copernicia (palma), la vespa Haeckeliania, il batterio Pasteurella, la piccola farfalla Leonardo davincii, ecc. L’arbusto mediterraneo Celsia linnaeus celebra sia Anders Celsius, l’inventore della scala centigrada, che era un botanico dilettante, sia Linneo (Carl von Linné), il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, che da questi fu incoraggiato nella sua attività.

Tra i nomi dedicati a filosofi e leader religiosi segnalo il mollusco Buddhaites, il dinosauro piumato Confuciusornis sanctus, la diatomea Dalai-Lama, la vespa Marxella e il ragno Plato. Dedicati a personaggi storici o politici sono, tra i molti, il mammifero del Cretaceo Maotherium (da Mao Zedong), l’orchidea boliviana Maxillaria gorbatchowii (da Mikhail Gorbaciov.), il fiore tropicale Napoleonaea imperialis. Un discorso a parte meritano Agathidium bushi, A. cheneyi e A. rumsfeldi Miller and Wheeler, 2005, dedicati ai vertici della passata amministrazione americana, non so se con intento celebrativo, dato che si tratta di specie di scarafaggi, e Anophthalmus hitleri Scheibel, 1933, il cui scopritore, un entomologo dilettante tedesco, deve aver avuto un bel coraggio a dedicare al dittatore nazista un coleottero cieco delle grotte slovene.Il mondo delle arti è una fonte inesauribile di suggestione per i tassonomisti. Tra i nomi dedicati ai letterati segnalo, in aggiunta all’Arthurdactylus conandoylensis di cui ho parlato sopra, la vespa Aligheria, il dinosauro Serendipaceratops arthurcclarkei, omaggio allo scrittore di fantascienza Arthur C. Clarke, l’aracnide schizomida Draculoides bramstokeri, con riferimento al Dracula di Bram Stoker, la farfalla Nabokovia, che celebra la passione entomologica dell’autore di "Lolita". Tra i musicisti ricordati nei nomi generici o specifici sono presenti sia i classici, come l’imenottero Beethovena, l’ostracode Bishopina mozarti, la falena Fernandocrambus chopinellus, sia i moderni, con curiosità come l’acaro Funkotriplogynium iagobadius Seeman & Walter, 1997 da Iago, "James" e badius, "brown,", omaggio a James Brown, re del funk, e i numerosi generi di trilobiti cambriani dedicati a Miles Davis (Milesdavis Lieberman, 1994), ai Ramones (Mackenziurus johnnyi, M. joeyi, M. deedeei, M. ceejayi), a Paul McCartney (Struszia mccartneyi), agli altri Beatles (Avalanchurus lennoni, A. Starri), ai Sex Pistols (Arcticalymene viciousi, A. rotteni, A. jonesi, A. cooki, A. Matlocki). Esistono anche il gasteropode fossile Anomphalus jaggerius (da Mick Jagger) e il trilobite Perirehaedulus richardsi (da Keith Richards). Un ragno divoratore di formiche si chiama invece Myrmekiaphila neilyoungi. Anche gli italiani sono entrati in questa cerchia, con la farfalla Parnassius Guccinii (immagine iniziale), dedicata a Francesco Guccini che, a sua volta, ha così intitolato un suo album.

Dal cinema provengono i nomi dei ragni giganti hawaiani Orsonwelles othello, O. macbeth, O. falstaffius, O. Ambersonorum, ispirati a Orson Welles e ai suoi ruoli scespiriani, della formica Pheidole harrisonfordi, del coleottero carabide Agra schwarzeneggeri, del dittero Campsicnemius charliechaplini.

Segnalo anche i nomi delle tarme Microchilo elgrecoi, Microchilo murilloi e Pseudocatharylla gioconda, segno della grande passione per la pittura del naturalista polacco Bleszynski che le ha classificate negli anni ‘60.

Concludo la rassegna dei nomi ispirati a personaggi con un esempio tratto dallo sport. Il gasteropode marino Bufonaria borisbeckeri Parth, 1996 deve il suo nome alla passione di un malacologo tedesco il quale, nello spiegare la scelta del nome sulla pubblicazione scientifica, non ha esitato a definire Boris Becker “il più grande sportivo tedesco di tutti i tempi”.


Nomi ispirati dalla mitologia

Anche in questa categoria gli esempi sono numerosissimi e provengono dalle tradizioni di tutto il mondo. Mi limito a segnalarne alcuni per la loro curiosa etimologia.

Il dinosauro ceratopside Achelousaurus horneri Sampson, 1995, uno di quei grandi rettili estinti simili a rinoceronti, era privo di corno, pur essendosi evoluto da progenitori “cornuti”. Il suo nome deriva da Acheloo, una divinità fluviale dell’antica Grecia, il cui corno si ruppe durante un duello con Eracle. Il paleontologo Jack Horner (il cui cognome ha proprio a che fare con il corno) ha dichiarato che il nome specifico è una sorta di risarcimento per il corno perduto!

La grande sottoclasse di cefalopodi marini delle Ammoniti, estinta alla fine del Cretaceo, deve il nome al fatto che la forma spiralata del loro guscio ricorda il dio egizio Ammone, che veniva rappresentato con corna di montone. Plinio il Vecchio definì i fossili di questi animali ammonis cornua, "corni di Ammone". Spesso il nome delle specie di Ammoniti termina in -ceras, vocabolo greco il cui significato è, appunto, "corno". Il corno di Ammone è la cornucopia della tradizione romana. Coerentemente, una delle ammoniti più recenti finora conosciute, Anapachydiscus terminus, deve il suo nome specifico al nome di Terminus, dio romano dei confini e della fine.




10 commenti:

  1. Buongiorno e grazie : ti diverti ad informarci anche durante l' estate? Io mi diverto a leggere i tuoi posts.

    Vado a consultare anche Popinga e ti auguro di nuovo buone vacanze.

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  2. Ciao, forse ti potrebbe interessare anche il blog con cui collaboro:

    http://progettogalileo.wordpress.com/


    purtroppo è fermo da qualche tempo, ha avuto i suoi tempi d'oro. :D

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  3. @cugpref: direi che è una passione, mia cara, quella che mi spinge a pubblicare:)

    Sono felice che non ti annoi a leggere i miei post:)


    Per l'altra questione che mi avevi posto in pvt, ho fatto una ricerca, ma non ho ottenuto risultati da fonti accrditate. Pertanto, al momento non mi sento di fare un post sull'argomento.


    Grazie dell'augurio di buone vacanze.


    Salutoni.

    annarita

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  4. @fabristol: grazie della segnalazione. Passerò a visitare il blog che hai segnalato.


    A presto!.

    annarita:)

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  5. interessantissimo .. Grazie dell'indicazione.

    Buon agosto Nereide ..un abbraccione,

    Alidada

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  6. @alidada: ciao carissima! Lieta che la segnalazione sia stata di tuo gradimento.


    Buon agosto anche a te.


    Bacione:)

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  7. Seguendo il tuo consiglio, sono andata da Popinga a leggere un pò. Ci tornerò ancora, c'è tanto da imparare! Comunque, post davvero interessante. Mancavo da un pò, causa impegni. Torno e trovo tante cose da imparare. Un abbraccio :-)

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  8. @annarita59: bentornata cara! Io sono al mare e non dispongo di una connessione valida. Passerò a trovarti appena potrò.


    Un abbraccio

    annarita:)

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  9. Ma è davvero molto interessante, sono passata da Popinga perchè mi ha incuriosito, e di sicuro con più calma andrò a leggere soffermandomi di più. Complimenti Popinga, e complimenti Annarita per il modo in cui riuscite a divulgare questi argomenti scientifici. Io li adoro!!!

    Un caro saluto da Janas

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  10. Cara Janas, sono contenta che l'argomento sia di tuo gradimento. Grazie della visita e del commento.


    Un salutone

    annarita:)

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