sabato 28 febbraio 2009

Conosciamo La Nostra Cucina E Le Altre [Unità Di Apprendimento Scaricabile]

Cari colleghi e lettori interessati, vi propongo una unità di apprendimento di carattere trasversale a molte discipline e spendibile nelle classi prime. I contenuti riguardano l'Alimentazione, una tematica ampia che  stimola l'interesse dei ragazzi.


L'unità di apprendimento in questione è stata da me sviluppata per la rivista Scuola e Didattica ed è reperibile all'interno dell'inserto "Alimentazione e salute" . Ne seguiranno altre due destinate rispettivamente alle classi seconda e terza. 


Riporto di seguito l'introduzione del documento pdf, scaricabile alla fine del post.


Destinatari: alunni di classe prima.


Discipline coinvolte: Italiano, Storia, Religione, Scienze, Matematica, Tecnologia, Arte e immagine.


Apprendimento unitario da promuovere. L’alunno scopre, attraverso un approccio ludico, la presenza delle tradizioni alimentari e il loro significato rituale, simbolico, sociale nonché il loro rapporto con le caratteristiche territoriali nostrane ma anche di altri popoli.


Compito unitario in situazione.  Realizzare un calendario dei pasti aventi un legame con eventi speciali: Natale, Pasqua, Carnevale ecc. Per gli alunni di cultura diversa: elaborare un calendario su misura delle abitudini alimentari che caratterizzano le ricorrenze della propria cultura.


Attività laboratoriali. Una volta precisato l’apprendimento unitario da promuovere, prospettato come compito di apprendimento identico per tutti, si mirerà a personalizzare l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità strumentali alla realizzazione dell’intero di apprendimento.
Tenute, pertanto, nella debita considerazione le capacità di ogni singolo alunno, i suoi bisogni, motivazioni, interessi, si sceglieranno opportune attività connesse a conoscenze  ed abilità funzionali alle competenze che si vogliono far apprendere all’allievo.
La realizzazione dell’UA deve far incontrare l’articolazione dell’apprendimento con le esigenze differenziate dei singoli allievi in modo da controllare efficacemente la realizzazione del compito unitario di apprendimento per ciascuno.
Lo spunto comune di questo percorso formativo può essere fornito dalla lettura di alcuni detti sul cibo (attribuiti a personaggi di epoche e culture diverse). Forniamo i seguenti, a titolo di esempio:


- “L’uomo è ciò che mangia”. Feuerbach.
- “Dimmi ciò che mangi e ti dirò chi sei”.
Brillat – Savarin
- “Devi mangiare per vivere, non vivere per mangiare”.
Confucio
- “Crescere nutrendosi. E’una cosa molto strana, per quanto possa essere, che tutto ciò che Miss T. mangia diventa Miss T.” . W. De la Mare
- “C’è molta verità nel detto che l’uomo diventa ciò che mangia. Più grossolano è il cibo, più grossolano sarà il corpo”. Mahatma Gandhi


Naturalmente, se ne possono prendere in considerazione altri, legati alle ricette e ai modi di cuocere i cibi  nelle regioni italiane e presso le diverse culture, nelle varie epoche, per ritrovare inerenze e differenze. [Continua]


Scarica l'unità di apprendimento in formato pdf.


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Pane e...cioccolato


Publicità che ingrassa: una campagna contro l'obesità infantile


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21 commenti:

  1. L'alimentazione è parte importante, anzi essenziale della vita umana. E ancor più necessario è sapere e conoscere quali alimenti aiutano a sviluppare non solo il nostro corpo, ma anche la nostra mente, la nostra intelligenza. Siamo ciò che mangiamo, diceva quel famoso filosofo che ben fai a citare, per tale motivo è bene conoscere anche il nostro passato storico culinario.


    Rino, vegan.

    RispondiElimina
  2. Ben detto, Rino! Grazie per avere espresso il tuo pensiero.


    Buona fine settimana.

    annarita

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  3. Cara Annarita benchè operiamo in gradi di scuola diversi le nostre strade, quelle che percorriamo per far apprendere nuove conoscenze e competenze ai nostri studenti, si incrociano perchè le stiamo affrontando in modo quasi analogo. Con la ricerca e scoperta dei cibi tradizionali infatti i miei bambini svolgono un lavoro interdisciplinare che non si limita all'intervista ma va oltre come appunto hai potuto constatare visitando il mio blog.

    leggendo l'unità di apprendimento che proponi mi rendo conto di operare nella giusta direzione.

    grazie

    un caro saluto

    elisa

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  4. Cara Elisa, ho avuto modo di apprezzare il lavoro che stai svolgendo con i tuoi piccoli alunni. Stai conducendo con loro delle attività trasversali a diversi ambiti del sapere...e ve la state cavando in maniera egregia.


    Bravi:)

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  5. Conoscere la civiltà dell'alimentazione nelle diverse epoche è fondamentale per conoscere noi stessi.

    I cibi nelle diverse epoche si sono divulgati grazie alle conquiste di popoli su altri popoli e anche grazie alla capacità di alcuni di cercare nuove terre e nuove culture.

    Avere una buona cultura alimentare, s'ignifica avere anche rispetto per noi stessi.

    Un abbraccio Roberta.

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  6. Rob, le tue riflessioni vanno al cuore della questione!;)


    E' proprio come hai scritto nel commento.


    Abbraccione.

    annarita

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  7. Brava, complimenti.

    Educare a una corretta alimentazione e' giustissimo. E' da ragazzi che si impara a mangiare.

    Anthelme Brillat-Savarin, magistrato, diplomatico, musicista, nella sua famosa ''Fisiologia del gusto'' del gusto non coglie tanto l' aspetto edonistico, ma soprattutto quello sociale ed e' questo che rende la sua opera cosi' moderna, anche se pubblicata nel 1825. Lettura da consigliare.

    Segnalo

    1) Cannibali e Re, di MKarvin Harris, Feltrinelli

    2) A tavola nel Medioevo, di Redon-Sabban-Serventi, Laterza

    3) Gli italiani e il cibo, di Paolo Sarcinelli, Clueb

    4) Il cibo come cultura, Massimo Montanari, Laterza


    Buona fine settimana

    Vale

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  8. pier, grazie delle segnalazioni.


    Ho letto il libro di Brillat -Savarin e quello di Massimo Montanari.


    Reperirò gli altri.


    Buona fine settimana anche a te.


    vale:)

    RispondiElimina
  9. Sono tornata per leggere la tua risposta e per darti il il titolo del libro che sto leggendo:


    La civiltà della forchetta, storia di cibi e di cucina.

    di Giovanni Rebora editori Laterza

    Ciao, Roberta.

    RispondiElimina
  10. Cara Roberta, ti ringrazIo molto. Insieme ai testi suggeriti da Pier Luigi, dispongo proprio di una bella rassegna sul tema dell'arte culinaria e dell'educazione alimentare.


    Un abbraccio.

    annarita

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  11. L'alimentazione è anche cultura, infatti ogni popolo ha le sue tendenze culinarie che fanno parte delle loro origini. Insegnare una alimentazione corretta ai ragazzi d'oggi è educativo: significa evitare talune malattie, o rischi di obesità che portano ad avere altre conseguenze, in quanto l'arte culinaria è anche medicina, scienze. Leggevo la ricetta delle cartellate, sei pugliese, cara Annarita? Io le preparo da tantissimo tempo proprio a Natale: sono pugliese, e sono veramente eccezionali, a me piacciono con il vin cotto di fichi.

    Ciao cara, interessante post, abbraccio domenicale.

    Annamaria

    RispondiElimina
  12. Cara Annamaria, condivido in toto le tue affermazioni.


    Sono salentina delle parti di Gallipoli, trapiantata in Romagna per matrimonio:)


    Abbiamo allora un'altra cosa importantissima in comune.


    Un abbraccio e buona domenica.

    annarita

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  13. Alimentazione e salute: un'abbinata che troppo spesso non mi riesce...però da oggi mi metto di nuovo a regime. Un caro saluto, Fabio

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  14. sarebbe bello e utile organizzare percorsi sull'alimentazione ( e non solo) per i bimbi ma anche per le loro famiglie: spesso riscontro nei genitori un' impreparazione, direi anche incoscienza: oltre alla Tv usano dolci, cioccolate, merendine e gelati confezionati (di cui hanno pieni i frigoriferi) per tenere buoni e occupati i bambini a casa. Cosa di più sbagliato??? non sto inventando storie, mi è capitato spesso di osservare tutto questo a casa dei bimbi che seguo. I bambini imparano a scuola certe sane abitudini, poi tornano a casa e trovano una realtà opposta. Ecco allora l'importanza della continuità tra scuola e famiglia, per la cooperazione nell'educazione alla salute, all'alimentazione e all'affettività! Allora bentornino e benvengano i genitori a scuola!

    RispondiElimina
  15. Il percorso di educazione alimentare offre ampi e validi agganci interdisciplinari anche per i bambini di scuola primaria che mostrano interesse per gli approfondimenti storico-geografici riguardanti l'origine - diffusione degli alimenti e le diverse abitudini alimentari.


    Grazie per l'unità di apprendimento e la bibliografia .


    skip

    RispondiElimina
  16. Cara Betti, concordo con le tue riflessioni circa la necessità di una continuità scuola - famiglia nel percorso educativo riguardante l'alimentazione.


    Un caro saluto

    annarita:)

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  17. E' vero, skip. Il taglio interdisciplinare è attuabile proficuamente anche con i bambini della primaria. Sia i più piccoli che quelli più grandicelli sono interessati alla tematica sull'alimentazione e agli approfondimenti di carattere storico e geografico inerenti.


    Un caro saluto.

    annarita

    RispondiElimina
  18. Conoscere i temi dell'alimentazione significa: futuro, salute ed educazione dei propri figli.

    Bisogna quindi cogliere gli aiuti che vengono da voi insegnanti.

    conoscere i temi dell'alimentazione significa: futuro, salute ed educazione dei propri figli

    RispondiElimina
  19. ciao. cuginotta E' molto interessante, il percorso, sull'alimentazione, che è alla base della crescita nei bambini e della salute, negli adulti, è bello anche conoscere pietanze di altri paesi. Una volta a scuola abbiamo fatto una festa, dove le mamme dovevano cucinare i piatti delle loro città di origine. E' stato bellissimo, e anche educativo, per i bambini, che hanno conosciuto, piatti, diversi. Certo il nostro pane e cioccolata, oggi nutella, è insuperabile, magari non tutti i giorni. ciao ciao un abbraccio penny, la cuginetta.

    RispondiElimina
  20. @rosa: proprio così! Futuro, salute ed educazione dei nostri figli.


    Grazie del contributo.

    A presto:)

    annarita

    RispondiElimina
  21. Ciao, cuginetta penny: le tue considerazioni sono assolutamente condivisibili.


    Pane e nutella, eh? Con parsimonia, per piacere...;)


    Bacioni e a presto.

    RispondiElimina

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