lunedì 21 dicembre 2009

Bottiglia Sottomarino O Diavoletto Di Cartesio [Scienze Per I Piccoli]

Con questo post,  inauguro  la sezione  “Scienze per i piccoli”. La proposta nasce dall’esigenza di fornire degli input ai colleghi della scuola primaria, che me ne hanno fatto richiesta. Richiesta che  accolgo volentieri.

L’approccio scientifico dovrebbe cominciare in tenera età con attività sperimentali semplici e accattivanti in modo da favorire nei piccoli il nascere dell’interesse per l’ambito scientifico. Si porrà cura nel far loro comprendere che la scienza è un modo di considerare le cose, un modo di porre domande e di determinarne le risposte riflettendo, sperimentando e studiando le esperienze e gli esperimenti degli altri...e inventandone di propri!

Cominciamo!

Prendere una bottiglietta vuota da medicinali e riempirla d’acqua a metà. Riempire poi ludioned’acqua un grande barattolo di vetro. Trattenere l’acqua della bottiglietta con un dito e immergerla capovolta nel vaso.

Se la bottiglietta galleggia in superficie, aggiungere altra acqua; se va a fondo, versarne fuori un pochino.
Quando la bottiglietta galleggia, riempire d’acqua il grande barattolo fino all’orlo. Coprirlo quindi con un pezzo di gomma sottile ed elastica, che si avrà cura di stendere bene e di legare strettamente tutt’attorno con uno spago.

Porre quindi  il palmo della mano sulla gomma elastica e premere all’ingiù. Levare la mano, successivamente.

Farete questa scoperta: quando premete, la bottiglietta affonda, ma se rimuovete la mano, essa riprende a galleggiare.

Spiegazione: poiché l’acqua non si può comprimere, alla pressione della mano una parte di essa entra nella bottiglietta costringendo l’aria contenuta all’interno a comprimersi, cioè a occupare meno spazio. Quando l’acqua entra nella bottiglietta, questa diventa più pesante dell’acqua che sposta, e cola perciò a fondo.

L’esperimento, noto con il nome di diavoletto di Cartesio, deve il suo nome a quello di diavolettoRené Descartes, latinizzato in Cartesius. Si attribuisce infatti la sua ideazione a Cartesio, nel 1640; in realtà però fu inventato dall'italiano Raffaello Magiotti e descritto per la prima volta nel 1648 [Consultare wikipedia, per approfondire]. E’ stato eseguito per la prima volta (da Cartesio?) con una bottiglietta di vetro a forma di diavoletto.

NOTA:  il diavoletto di Cartesio è uno strumento di misurazione della pressione dei liquidi. Si usa per dimostrare la legge di Archimede e la legge di Pascal, ma qui non ne parleremo esplicitamente. Sarà il docente a valutare se farne riferimento sulla base del contesto classe e dell’età dei piccoli alunni.
[L'immagine a sinistra è stata presa dalla rete]

Si possono trovare agganci interdisciplinari facendo notare che i pesci hanno un organo che funziona come il diavoletto di Cartesio: la vescica natatoria.

Il diavoletto di Cartesio è chiamato anche ludione.


Segnalo la valida variante proposta da Peppe Liberti su Paraponzio.

Consultate qui un'applet Java, che illustra il funzionamento del diavoletto.

Di seguito, un video da YouTube.





10 commenti:

  1. Sarà anche una risorsa per i "piccoli" ma ritengo queste informazioni valide anche per noi grandi...almeno per me è un modo di fare un bel ripasso;))
    Ciao annarita, tra qualche giorno un po' di meritato riposo!!!
    roberta.

    RispondiElimina
  2. Io ho una versione alternativa dello stesso giocherello. Quasi quasi mò la metto sul mio blog, il tempo di prepararla e fare le foto...
    Ciao, peppe. 

    RispondiElimina
  3. ah, dimenticavo, ottima iniziativa la sezione per i piccoli. Una volta mi è capitato di tenere un corso a docenti di primaria e secondaria di primo grado, tutti assieme appassionatamente. Dopo una prima fase di studio le cose sono andate alla grande e si sono creati rapporti (professionali) che ancor oggi resistono. Ariciao, Peppe.

    RispondiElimina
  4. Beh, mi fa piacere, Rob!

    Già, ancora due giorni e poi posso dormire un po' di più la mattina. Non vedo l'ora;)

    RispondiElimina
  5. Immagino, Peppe. Anch'io ho vissuto la stessa esperienza cinque anni fa. Ho coordinato un progetto scientifico provinciale con insegnanti della scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di 1° e 2° grado. Un'esperienza che presentava inizialmente qualche difficoltà, ma che poi ha avuto un esito positivo.

    E' stata prodotta una gran mole di materiali  perché il progetto è durato due anni con sperimentazione sulle classi di riferimento. Abbiamo realizzato un CD che è depositato presso l'USR Emilia-Romagna.

    Aspetto il tuo diavoletto.

    RispondiElimina
  6. Ribadisco che con insegnanti come voi, andare a scuola diventa un divertimento! speriamo che gli students non s'immusoniscano adesso che ci sono le vacanze!
    paopasc

    RispondiElimina
  7. ciao cuginetta.    un grande abbraccio e un augurio di Natale pieno di affetto e amicizia, con chi vuoi bene,  
    Mi raccomando riposati in queste vacanze, te lo meriti.     bacio grosso dalla cuginona.  Oggi sono andata a scuola a fare gli auguri alle colleghe e poi un mega pranzo tutti insieme.  Sai non potrei pensare di non andarci più, il contatto con i bambini e le colleghe è sempre bellissimo.    CIAOOOOOOOOOOOOO

    RispondiElimina
  8. Penny, ricambio all'ennesima potenza. Ti ringrazio ancora per la cartolina che mi hai spedito.

    Lo so, lo so che è  sempre emozionante ritrovare i colleghi e soprattutto immergersi nell'atmosfera di un tempo quando si era a contatto con i piccoli.

    Un bacione.
    annarita

    RispondiElimina
  9. Consiglio una visita a http://share.dschola.it/rivoli1/laboratorio/default.aspx
    e http://share.dschola.it/primocircolonovi/laboratorio/default.aspx, nonchè al percorso su http://www.scienzainrete.it/prog_sc_rete.htm

    per un percorso coerente, in cui glie sperimenti siano legati e ordinati da criteri ben espplicitati.
    Ciao!

    RispondiElimina
  10. Grazie dei link, Paola. Ne facciamo una bella recensione, dopo Natale. Che ne dici?

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...