sabato 27 novembre 2010

Educazione Al Cibo Per Ogni Bambino: Il TED Wish Di Jamie Oliver

Educazione Al Cibo Per Ogni Bambino: Il TED Wish Di Jamie Oliver


Parlare di educazione alimentare è sia un dovere imprescindibile che un compito importante per la scuola, la prima agenzia educativa tenuta ad insegnare ai bambini e ai giovani studenti che cosa vuol dire alimentarsi in modo corretto e sano per  vivere meglio.

Con le storie di vita raccolte durante il suo progetto anti-obesità ad Huntington, nel West Virginia, il vincitore del premio TED, Jamie Oliver, uno degli chef più noti e brillanti del mondo, ci parla della necessità di contrastare la nostra ignoranza sul cibo.

"Non sono un dottore, ma uno chef; - afferma Oliver nel video-  non ho attrezzature costose né conoscenze mediche. Uso piuttosto l'informazione e la formazione."


Il sito web di Jamie Oliver.

The Jamie Oliver Foundation


Jamie Oliver announces launch of Ministry of Food Australia, un articolo di Deborah Robinson  sull'Australian Women Online.

E adesso il video Educazione Al Cibo Per Ogni Bambino, con sottotitoli in italiano. Per visualizzarli, selezionare "view subtitles".



Segue la traduzione in italiano, effettuata da  Michele Gianella.

Purtroppo, nei 18 minuti che passerò con voi, quattro americani ancora in vita moriranno del cibo che mangiano.

Mi chiamo Jamie Oliver. Ho 34 anni. Vengo dall'Essex, in Inghilterra, e negli ultimi sette anni ho lavorato senza sosta per salvare vite a modo mio. Non sono un dottore, ma uno chef; non ho attrezzature costose né conoscenze mediche. Uso piuttosto l'informazione, la formazione.

Credo profondamente che il potere del cibo abbia un ruolo primario nelle nostre case, e ci avvicini al meglio della vita. Dobbiamo fare i conti con un'orribile realtà, oggi. America, stai toccando il fondo. Questa è una delle nazioni meno sane al mondo.

Posso chiedere di alzare la mano a chi di voi ha figli in questa sala? Su le mani, per favore. Zie, zii, tutti ... Su le mani. Anche zie e zii. La maggior parte di voi. OK. Noi adulti delle ultime quattro generazioni, abbiamo "regalato" ai nostri figli una speranza di vita inferiore a quella dei loro genitori. I vostri figli vivranno una vita dieci anni più breve della vostra a causa del panorama alimentare che gli abbiamo costruito attorno. Due terzi di questa stanza, oggi, in America, sono statisticamente sovrappeso o obesi. Voi no, voi siete a posto, ma arriveremo anche a voi, non preoccupatevi.

(Risate)

Dico bene? Le statistiche sui probemi di salute sono chiare, molto chiare. Viviamo col terrore di assassinii, omicidi, morte. Comunque lo chiamiate, è sempre in prima pagina sui giornali e alla CNN. Ma guardate gli omicidi in fondo alla lista, per l'amor di Dio. Appunto.

(Risate)

(Applausi)

Tutte le barre rosse sono malattie legate alla dieta. Ogni dottore, ogni specialista potrà dirvelo. È un fatto. Le malattie di carattere alimentare sono il più spietato dei killer negli Stati Uniti, attualmente. È un problema globale, una catastrofe che sta spazzando via il mondo. L'Inghilterra è appena dietro di voi, come al solito.

(Risate)

Sapevo che erano vicini, ma non così vicini. Occorre una rivoluzione. Messico, Australia, Germania, India, Cina, tutti hanno enormi problemi di obesità e salute. Pensate al fumo. Oggi come oggi costa molto meno dell'obesità. Americani, l'obesità vi costa il 10% della spesa sanitaria. 150 miliardi di dollari all'anno. E tra 10 anni saranno il doppio. 300 miliardi di dollari all'anno. Siamo onesti, gente: non ce li avete tutti questi soldi.

(Risate)

Sono venuto per lanciare una rivoluzione alimentare nella quale credo davvero profondamente. Ne abbiamo bisogno. È arrivato il momento. Siamo in una fase critica. L'ho fatto per sette anni. Ho provato a farlo negli Stati Uniti per sette anni. La situazione va presa in mano ora. Sono andato nell'occhio del ciclone, in West Virginia, lo stato meno sano degli USA. O almeno lo era l'anno scorso. Ne abbiamo uno nuovo quest'anno, ma ne parleremo la prossima stagione.

(Risate)

Huntington, West Virginia. Bella città. Volevo dare un cuore e un'anima e un volto, quelli del vostro pubblico, alle statistiche cui siamo tanto abituati. Voglio presentarvi alcune delle persone che mi stanno a cuore. Il vostro pubblico. I vostri figli. Voglio mostrarvi una foto della mia amica Brittany. Ha 16 anni. Le restano solo sei anni da vivere a causa del cibo che ha ingerito. Lei è la terza generazione di americani a crescere senza quella "cultura del cibo" che veniva trasmessa a scuola o a casa, la terza dopo sua madre e la madre di sua madre. Le restano sei anni di vita. Si sta divorando il fegato.

Stacy, della famiglia Edward. Gente, questa è una famiglia normale. Stacy fa del suo meglio, ma è di terza generazione anche lei; non le hanno mai insegnato a cucinare né a scuola né a casa. È una famiglia di obesi. Justin, 12 anni e 160 chili. Tormentato dai bulli, Dio mio! La figlia, Katie, ha 4 anni. È obesa prima ancora di andare alle elementari. Marissa. Sta bene. È una di voi. Ma sapete una cosa? Suo padre era obeso e le è morto tra le braccia. E anche il secondo uomo più importante della sua vita, suo zio, è morto di obesità. Adesso il suo patrigno è obeso. Il fatto è che l'obesità e le malattie legate alla dieta non feriscono solo le persone che ne soffrono, ma tutti i loro amici, le famiglie, fratelli e sorelle.

Il pastore Steve, una fonte di ispirazione. Uno dei miei primi alleati ad Huntington, nel West Virginia. Lui vede le estreme conseguenze del problema, perché seppellisce la gente. E ne ha abbastanza. Ne ha abbastanza di seppellire i suoi amici, la sua famiglia, la sua comunità. D'inverno, muoiono il triplo di persone. Ne ha abbastanza. Queste sono malattie prevenibili. Quindi è uno spreco di vita. Per inciso, ecco come li seppelliscono. Non siamo pronti a cose simili. Non possono nemmeno uscire dalla porta, dico sul serio. Non li trasportano. Li sollevano col muletto.

Io vedo il problema come un triangolo. Questo è il nostro panorama alimentare. È necessario che lo capiate. Probabilmente avete già sentito tutto questo, ma ripercorriamolo brevemente. Negli ultimi 30 anni, che cosa ha strappato il cuore a questa nazione? Siamo onesti. È stata la vita moderna.

Iniziamo con la strada. I fast food hanno dominato l'intera nazione. Lo sappiamo. I grandi marchi sono tra i poteri più forti di questa nazione. E così i supermercati. E così le grandi aziende. 30 anni fa, il cibo era perlopiù consumato fresco e prodotto localmente. Ora è "lavorato" più che mai, pieno di additivi, ingredienti extra e conoscete il resto della storia. La dimensione delle porzioni è naturalmente un problema enorme. Le "etichette" sono un problema enorme. Le etichette, in questa nazione, sono una vergogna. Vogliono auto...vogliono autocontrollarsi. L'industria vuole controllarsi da sola. Con l'aria che tira? Non se lo meritano. Come puoi dire che un cibo ha pochi grassi, con tutto lo zucchero che contiene?

Casa. Il problema più grande è che la casa, che era il cuore, il luogo in cui tramandare il cibo e la cultura del cibo, che faceva la nostra società. Ora non è più così. E, sapete, man mano che lavoriamo e la vita cambia, e si evolve, come sempre, dobbiamo osservare il problema olisticamente -- fermarci un momento e ristabilire un equilibrio. Ma non succede, da 30 anni non succede più. Voglio mostrarvi una situazione considerata normale ai nostri giorni. La famiglia Edward.

(Video) Jamie Oliver: Parliamo un po'. Questa è la roba che attraversa il corpo tuo e della tua famiglia ogni settimana. È importante che tu capisca che questa roba ucciderà presto i tuoi figli. Come ti senti?

Stacy: Molto triste e depressa in questo momento. Voglio che i miei figli riescano nella vita, e questo non li aiuterà. Li sto uccidendo.

JO: Sì, esatto, li stai uccidendo. Ma possiamo fermare tutto questo. Normale. Andiamo nelle scuole, la mia specialità. OK. Scuole. Che cos'è la scuola? Chi l'ha inventata? Qual è il suo scopo? La scuola è stata inventata per dotarci degli strumenti che ci rendano creativi, facendoci fare cose meravigliose, guadagnare da vivere, ecc., ecc., ecc. Ma è rimasta immutata per molto tempo. OK? Non l'abbiamo fatta evolvere perché rispondesse alla catastrofe sanitaria in America. La maggior parte dei ragazzi - 31 milioni al giorno, per la precisione - mangiano a scuola due pasti al giorno, molto spesso, colazione e pranzo, per 180 giorni all'anno. Potremmo quindi dire che il cibo scolastico è piuttosto importante viste le circostanze.

(Risate)

Prima della mia invettiva, che certo state aspettando tutti...

(Risate)

c'è una cosa che devo dire, ed è cruciale nel cambiamento che, si spera, avverrà nei prossimi tre mesi. Ai cuochi e alle cuoche d'America dico: mi offro come loro ambasciatore. Non li sto sminuendo, affatto. Fanno del loro meglio. Davvero. Ma fanno quel che è stato detto loro, che è sbagliato. Il sistema è gestito soprattutto da contabili. Non ci sono abbastanza specialisti nel settore, se ce ne sono. Ed è un problema. Se non siete esperti di cibo, e sempre più a corto di denaro, non riuscite a essere creativi, immergervi nel problema e adottare soluzioni creative. Se siete contabili che firmano le carte, la vostra sola opzione, in queste circostanze, è comprare schifezze che costino meno.

La realtà è questa: la dieta quotidiana dei vostri figli è spazzatura, è iper-lavorata, senza cibo fresco a sufficienza. Non immaginate la quantità di additivi, numeri E , ingredienti che contiene... Non ci sono abbastanza verdure. Le patatine fritte sono considerate verdura. La pizza a colazione. Non hanno nemmeno le posate! Coltelli e forchette? No, troppo pericolosi. Hanno le forbici, in classe, ma niente coltelli e forchette. E a mio modo di vedere, mangiare senza forchette e coltelli significa sostenere, a livello statale, il cibo-spazzatura, che si tiene in mano. Perché sì, questo è cibo-spazzatura. Carne trita, hamburger, wurstel, pizza, roba del genere. Il 10% della spesa sanitaria, come ho detto prima, è destinato all'obesità. E raddoppierà. Non stiamo insegnando ai nostri figli come si mangia. Non esiste il diritto a insegnare la cultura del cibo ai ragazzi delle elementari o delle superiori. Non insegniamo niente ai nostri figli sul cibo. Questa è una piccola clip di una scuola elementare, una situazione molto comune in Inghilterra.

Video: Chi sa cos'è questo?

Bambino: Patate. Jamie Oliver: Patate? Pensi che siano patate? Sapete cos'è questo? Sapete cos'è? Bambino: Broccoli?

JO: E questo? Il nostro vecchio amico. Cos'è questo, tesoro? Bambina: Sedano.

JO: No. Secondo te? Bambino: Cipolla. JO: Cipolla? No.

Jamie Oliver: Così capite immediatamente quanto poco i bambini sappiano del cibo.

Video: JO: Chi conosce questo? Bambino: Uh, pera. JO: Secondo te? Bambino: Non lo so. JO: Se i bambini non sanno che cos'è, non la mangeranno mai.

(Risate)

JO: Normale. Inghilterra e America, Inghilterra e America. E cosa ha risolto il problema? Due sessioni da un'ora. Dobbiamo introdurre nelle scuole la cultura alimentare. Punto e basta.

(Applausi)

Voglio parlarvi di una cosa, di una cosa che in un certo senso simboleggia il dramma in cui ci troviamo, gente. OK? Voglio parlarvi di una cosa "semplice" come il latte. Ogni ragazzo ha diritto al latte, a scuola. I vostri figli berranno latte a colazione e a pranzo. Giusto? Avranno due bottiglie, ok? Di solito è così. Ma il latte non è più abbastanza sano. Perché qualche pezzo grosso dell'industria, e non fraintendetemi, io sostengo il latte, ma qualcuno, in qualche consiglio aziendale, ha probabilmente sborsato un bel po' di soldi perché si stabilisse che con molti coloranti, additivi e zucchero nel latte più bambini lo berranno.

(Applausi)

Adesso naturalmente faranno tutti così. L'industria delle mele stabilirà che se fanno mele al toffee, più bambini le vorranno. Capite cosa intendo dire? Per me, non c'è bisogno di dolcificare il latte. Lo zucchero è ovunque. Conosco nei dettagli i vari ingredienti. È ovunque. Nemmeno il latte si è salvato dai problemi del mondo moderno. Ecco il nostro latte. Il nostro cartone. Qui dentro c'è quasi altrettanto zucchero che nelle vostre caramelle preferite. E i bambini ne bevono 2 cartoni al giorno. Perciò, lasciate che vi mostri. Abbiamo un ragazzo, qui, che sta assumendo otto cucchiai di zucchero al giorno. Questa è la vostra settimana. Questo è il vostro mese. Mi sono preso la libertà di portarvi i cinque anni di latte zuccherato delle elementari. Ora, non so voi, ma viste le circostanze, qualunque giudice al mondo, osservando le prove e le statistiche, giudicherebbe qualsiasi governo colpevole di abuso di minori. Ne sono convinto.

(Applausi)

Ora, se venissi qui, come vorrei poter fare, con in mano la cura per l'AIDS o il cancro, fareste carte false per contattarmi. Be', tutte queste cattive notizie si possono evitare. E questa è la buona notizia. Si possono evitare facilmente. Pensateci, abbiamo un problema, dobbiamo ricominciare. Ma allora cosa dobbiamo fare? Ecco il punto. Non può venire da una parte sola. Dobbiamo ripartire e creare un cambiamento reale, tangibile, che mi permetta di guardarvi negli occhi e dire, "Tra 10 anni la storia delle vite dei vostri figli, la felicità-- e non dimentichiamo, siete intelligenti se mangiate bene, sapete che vivrete più a lungo - tutta quella roba, sarà differente."

Supermercati. In quale altro posto fate la spesa tanto religiosamente? Una settimana dopo l'altra? Quanto denaro spendete, nel corso della vita, in un supermercato? Li amiamo. Ci vendono ciò che vogliamo. Bene. Loro ci devono offrire un ambasciatore del cibo in ogni supermarket di una certa grandezza. Devono aiutarci a fare shopping. Devono mostrarci come cucinare pasti rapidi, gustosi, di stagione, per le persone impegnate. Non è costoso. Si fa, da qualche parte. E deve essere fatto ovunque in America presto, e in fretta. I grandi marchi, i marchi alimentari, devono mettere l'educazione alimentare al centro dei loro business. Lo so, è più semplice a dirsi che a farsi. Ma è il futuro. Non c'è altro modo.

Fast food. Con l'industria del fast food, estremamene competitiva. Ho tonnellate di carteggi segreti tra gente dei fast food. So come operano. Sostanzialmente, ci hanno riempito di questi discorsi di zucchero, sale, grassi, e x, y, z. E tutti li amano. Giusto? Questi ragazzi, dunque, saranno parte della soluzione. Ma è necessario che il governo collabori con tutti i fornitori dei fast food e l'industria della ristorazione. E in un periodo di 5,6,7 anni rimuovano le incredibili quantità di grassi, zuccheri e tutti gli altri ingredienti non alimentari.

Ora, tornando ai grandi marchi, alle etichette, l'ho detto prima, è tutta una farsa, a cui bisogna porre fine. La scuola. Ovviamente nelle scuole abbiamo il dovere di sincerarci che in questi 180 giorni dell'anno, dalla verde età dei 4 anni, fino ai 18, 20, 24, o quel che è, sia cucinato cibo fresco da coltivatori locali, sul posto. Servono nuovi standard sul cibo fresco per i vostri bambini.

(Applausi)

Date le circostanze, è estremamente importante che ogni bambino americano finisca la scuola sapendo cucinare 10 ricette che gli salveranno la vita. Abilità di sopravvivenza.

(Applausi)

Il che significa che possono essere studenti, giovani genitori, ed essere in grado, per così dire, di attingere dagli elementi basilari della cucina, a prescindere dalla recessione che li colpirà la prossima volta. Se sapete cucinare, la recessione ha meno importanza. Se sapete cucinare, il tempo ha meno importanza. Il posto di lavoro. Non ne abbiamo ancora parlato. È ora che i responsabili delle aziende controllino ciò che danno o mettono a disposizione dei loro dipendenti. Per "loro" intendo le mamme e i papà dei bambini americani. Il padre di Marissa le è morto tra le mani, Penso che sarebbe molto felice se le aziende americane nutrissero il loro personale a dovere. Non bisogna dimenticarsi di loro. Torniamo alla casa.

Se facciamo tutte queste cose, e possiamo farle, l'obiettivo è decisamente raggiungibile. Si può essere "attenti" e continuare a vendere. Assolutamente. Ma in casa bisogna continuare a tramandare l'arte della cucina. Dev'essere una filosofia del tramandare il cibo. Avrò forse una visione romantica, ma se ogni persona insegna ad altre tre a cucinare qualcosa, e a loro volta queste "contagiano" altre tre persone, il ciclo deve ripetersi solo 25 volte per arrivare all'intera popolazione americana. Romantico, sì, ma soprattutto, ancora più importante, si tratta di provare a far capire alla gente che ogni sforzo individuale fa la differenza. Dobbiamo recuperare quel che si è perso. Huntington's Kitchen, a Huntington, dove ho fatto questo programma, ho questo programma in prima serata che mi auguro possa ispirare le persone a prendere sul serio il cambiamento. Credo davvero che ci sarà un cambiamento. Huntington's Kitchen. Lavoro con una comunità. Ho lavorato nelle scuole. Ho trovato sistemi locali di finanziamento per far sì che ogni scuola del posto passi dal cibo-spazzatura al cibo fresco. 6500 dollari per scuola!

(Applausi)

È tutto quel che serve. 6500 dollari a scuola! La cucina costa 25000 dollari al mese. Si può arrivare a 5.000 persone all'anno, il 10% della loro popolazione. Persone al lavoro con altre persone. Gente del posto che insegna ad altra gente del posto. Sono lezioni di cucina gratuite, per strada. È un cambiamento reale, tangibile. In tutta l'America, se torniamo a osservarla, stanno succedendo un sacco di cose meravigliose. Ci sono angeli in tutta l'America che fanno grandi cose nelle scuole, corsi "dalla fattoria alle scuole", corsi di giardinaggio, offrono istruzione. Ci sono persone incredibili che già lo fanno. Il problema è che tutti vogliono trasmettere quello che fanno alla scuola successiva, e a quella dopo ancora. Ma non c'è denaro. Dobbiamo individuare gli esperti e gli angeli in fretta, identificarli e permettere loro di trovare facilmente le risorse perché continuino a portare avanti quello che già stanno facendo e bene. L'industria americana deve sostenere Michelle Obama a fare quello che ha in mente.

(Applausi)

E guardate, lo so che sembra strano avere un inglese davanti a voi che parla di tutto questo. Posso solo dirvi: "A me importa". Io sono un padre. E amo questa nazione. E in effetti credo proprio che se il cambiamento può essere realizzato in questa nazione, succederanno cose belle in tutto il mondo. Se l'America lo fa, altre persone seguiranno, secondo me. È estremamente importante.

(Applausi)

Quando ero a Huntington e cercavo di far funzionare un po' di cose ma niente funzionava, pensavo: "Se avessi una bacchetta magica, cosa farei?" E sapete cosa ho pensato? Che mi sarebbe piaciuto trovarmi davanti alle persone più brillanti ed influenti d'America." E un mese dopo quelli di TED mi hanno chiamato e mi hanno dato questo premio. Sono qui. Quindi, ecco il mio desiderio. (Sono) dislessico e per questo (sono) un po' lento. "Il mio desiderio è che mi aiutiate a costruire un movimento forte, sostenibile, per educare ogni bambino al cibo, per fare in modo che le famiglie riprendano a cucinare e permettere alle persone di tutto il mondo di combattere l'obesità."

(Applausi)

Grazie.

(Applausi)


8 commenti:

  1. Cara Annarita, certo che la cultura del cucinare
    è scomparsa Ho letto tutta la traduzione del video
    e non fa una grinza.
    L'obesità e i fattori legati a lei sono molti 
    e tutti pericolosi.
    Purtroppo oggi la cultura del cibo è sparita del tutto
    per cucinare ci vuole tempo, più tempo si passa in cucina 
    e più il cibo tende ad essere più sano.
    Personalmente da una vita sto in cucina
    cercando di mettere a tavola cibo un po' migliore.
    Ma questo mi è stato permesso perchè non lavoravo,
    ma per  le donne che lavorano non è facile, 
    anche se sarebbe importante iniziare a nutrirsi
    nel modo  più sano possibile, 
    tenendo conto  che comunque la merce primaria anche lei è 
    inquinata.
    Il cibo è la benzina umana e se non è buona rovina 
    il corpo. 
    Con tutta la buona volontà, ma credo che tornare indietro non dico che è impossibile ma difficile si.

    Annarita, ogni era ha le sue lotte e la nostra ne ha tante
    Speriamo in bene.

    Un abbraccione
    ciao.

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  2. Tutto assolutamente condivisibile e come spesso mi capita (colpa tua carissima), mi ritrovo a riflettere:
    questo è uno di quei problemi che davvero basterebbe poco per risolverli, purtroppo è anche l'esempio lampante di come veniamo "telecomandati" dalle "marche alimentari".

    Come dice Ted, per come si è strutturata la società oggi, si cucina molto meno dentro casa e quindi la freschezza e la qualità degli alimenti è a totale discrizione di totali sconosciuti a cui poco importa della nostra salute.
    Mense scolastiche ed aziendali, fast-food, centri commerciali con sel-service; tutto pronto e subito.
    Ma c'è una speranza, oltre a quella importantissima di fare cultura dell'alimentazione nelle scuole, ed è proprio data dal fatto che sarebbe più semplice controllare ed obbligare le varie mense ad usare cibi freschi ed adottare modalità di cottura dei cibi corrette; voglio dire, se è vero che una alta percentuale di gente mangia in questi posti, questi posti devrebbero diventare non solo centri di smistamento indiscriminato del cibo, ma "quasi" centri di salute alimentare.

    Altra cosa importantissima oltre a cosa mangiamo, è come la cuciniamo, non bisognerebbe fare le diete improvvisate ma andare in centri nutrizionali specializzati dove ti insegnano proprio la cultura dell'alimentazione.

    Un abbraccio
    Marco

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  3. Purtroppo oggi la cultura del cibo è sparita del tutto per cucinare ci vuole tempo...

    Hai evidenziato uno dei problemi contro, rosariella, anche se vi sono altre motivazioni che hai anche toccato nel tuo commento.

    Sono d'accordo con te: non è facile tornare indietro, ma almeno occorre provarci. E' l'unica alternativa percorribile che abbiamo.

    Bacione.

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  4. Ciao pennyna. Vuoi dire che a Roma le mamme cucinano ancora? Meraviglioso! Allora si sforzino di dire no ai figli per quanto riguarda le porcherie che chiedono.

    Se il problema è solo questo da voi, basta armarsi di volontà e pazienza!

    Bacione. A presto.

    RispondiElimina
  5. Brava, Linda! Comincia con il fare la tua parte...ovvero cerca di limitare l'assunzione di cibi che nuocciono alla tua salute. Abbiamo trattato l'argomento della sana alimentazione per ben due mesi e pertanto sei a conoscenza di quale sia una dieta corretta per una ragazza della tua età.

    A domani.
    La tua prof.

    RispondiElimina
  6. Il commento che segue è di paolo pascucci (paopasc), che mi ha comunicato di non riuscire a postarlo per problemi di accesso su splinder.

    Anche un recente lavoro sul New England Journal of Medicine punta il dito sull'indice glicemico, cioè quel fattore che attiva una forte risposta insulinica, e che è responsaqbile sia della resistenza all'insulina che causa il diabete sia dell'aumento della frazione anabolica, deposizione dei grassi e riduzione della lipolisi. Purtroppo l'educazione non può avvenire solo su base individuale. Occorre che venga riconosciuto il ruolo dannoso che ha l'uso eccessivo di zuccheri raffinati e grassi idrogenati nella dieta e che o sia in qualche modo impedito alla fonte la produzione di cibo così calorico e raffinato oppure che siano premiati quegli alimenti (magari con uno sconto, o cose simili) che sono più virtuosi.
    Chiaro che la strategia deve essere su più livelli ma anche l'industria deve fare la sua parte.
    Paopasc

    RispondiElimina
  7. Sono perfettamente d'accordo con te, Paolo. L'ho appena scritto nel commento di risposta a Marco.

    Ciao.

    RispondiElimina
  8. Ecco questo è un altro aspetto positivo dei tuoi blog:
    se anche posti un commento poco chiaro (a volte i miei neuroni fanno a cazzotti), trovi sempre la grande Annarita che spiega in maniera più chiara o qualche amico ( paopasc ) che riesce a trovare le parole giuste e le corrette formulazioni delle frasi (dovrei fare qualche ripetizione di analisi grammaticale e logica).

    Quello che cercavo di dire nel precedente commento è che proprio partendo da queste nuove abitudini/esigenze quali le mense, che hanno contribuito negativamente alle abitudini alimentari, si può cercare di "raddrizzare" il problema.

    MI spiego:
    se ognuno di noi mangia a casa propria, l'unica soluzione è quella di puntare tutto solo ad una più corretta abitudine alimentare, quindi educazione nelle scuole, sensibilizzazione da parte dei mass media ecc... il solito problema di insegnare, informare e sensibilizzare ( soluzione difficile, con tempi lunghi ma comunque sempre da praticare ). Non ci possono essere imposizioni, nessuna legge, nessuna regola può dirmi cosa mangiare a casa mia, nessuna imposizione.

    Diverso è invece il caso di luoghi pubblici (mense, ristoranri, fast food ecc.).
    Io come Stato, per il bene comune delle persone, ti impongo di adottare sistemi che tutelino la salute pubblica; non lavori se non segui certe regole. Esempio del latte che fa Ted: nella tua attività non puoi distribuire latte con un tasso di zuccheri superiore a tot...
    Se i vari luoghi pubblici dovono rispettare regole ferree per poter lavorare, a ruota, anche le stesse aziende produttrici si adegueranno.
    Il meccanismo di risanamento dovrebbe essere così sicuramente più veloce, fermo restando il fatto che comunque si debba cercare di educare le persone ad una giusta alimentazione.

    Esco un attimo dal tema, ma anche questo serve per spiegare meglio il mio pensiero.
    Ogni volta che c'è un problema (droga, alcol, incidenti ecc.), si sente sempre qualcuno che fa appello alla cultura e punta subito il dito verso la famiglia e la scuola, il che è sicuramente giusto, la conoscenza e la consapevolezza del problema stesso sono fondamentali.
    Ma quello che chiedo io, sono anche provvedimenti concreti.
    Spesso ho la sensazione che difronte al problema, la politica o comunque chi ha il potere di imporre regole, si nasconda vigliaccamente e scarichi sempre le responsabilità alla famiglia ed alla scuola.
    Non sarebbe ora che il genitore faccia il genitore, l'insegnante l'insegnante e il politico il politico ?
    L'insegnante non deve fare il genitore (ha già i suoi figli), il genitore non deve fare l'insegnante (per molte cose non ne ha le competenze), il politico non deve fare ( ma cosa fa il politico ? )

    Spero di essermi spiegato meglio
    Un salutone
    Marco



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