mercoledì 6 marzo 2013

Ricostruire Citta' Della Scienza

La notizia sta rimbalzando sui media da due giorni: Città della Scienza, un fiore all'occhiello della cultura scientifica italiana, è andata in fiamme lunedì 4 marzo 2013.

I danni sono ingentissimi. Dire in breve che cosa rappresentava non è possibile, pertanto vi rimando alla lettura di un ottimo articolo presente in Rete:

- Cos'era Città della Scienza;

Di seguito, riporto quanto presente sul sito di Città della Scienza nella speranza di poter contribuire alla diffusione dell'appello "Ricostruire Città della Scienza".
Lunedì 4 marzo, intorno alle 21,30, un incendio ha distrutto il Science Centre di Città della Scienza. Gli inquirenti sono al lavoro per determinarne le cause. Ma, quali che saranno i risultati delle indagini, il risultato è che le attività espositive sono temporaneamente sospese mentre proseguono regolarmente quelle del Centro Congressi, dell’Incubatore di Imprese e del Centro di Formazione.
In queste ore l’Italia intera si sta stringendo intorno alla nostra istituzione. Il Capo dello Stato ha espresso parole di tristezza a nome di tutti i cittadini. Altrettanto hanno fatto tanti Ministri a partire dal Ministro dell’Istruzione Profumo, il Ministro della Coesione Territoriale Barca, il Ministro della Giustizia Severino che ha visitato i luoghi.
Messaggi giungono da tutto il mondo: le principali istituzioni scientifiche, centri di ricerca, scienziati e amici della Città della Scienza ribadiscono che Città della Scienza deve rinascere al più presto.
Per questo chiediamo a tutti di diffondere il nostro appello a sottoscrivere per la rinascita di quello che vuole continuare ad essere il primo Science Centre italiano, perché sia restituito ai suoi visitatori, alla città e al mondo intero.
Per questo ti chiediamo di sottoscrivere per il futuro di Città della Scienza!!!

Puoi farlo così:
Bonifico bancario
IBAN: IT41X0101003497100000003256
Causale: Ricostruire Città della Scienza

Su CambioMerci è stata attivata la pagina dedicata www.cambiomerci.com/ricostruiamocittadellascienza attraverso cui i professionisti e le imprese possono offrire le proprie competenze e/o materiali utili a riavviare nel minor tempo possibilità le attività di Città della Scienza.

Derev ha attivato un crowdfunding per raccogliere fondi su https://www.derev.com/revolution/ricostruiamo-citta-della-scienza/

Inoltre è stato attivato anche su BNL un c/c dedicato alla ricostruzione su cui possono pervenire donazioni, di seguito le coordinate bancarie:

Bonifico bancario
IBAN: IT96T0100503408000000030000
SWIFT/BIC (per le rimesse dall’estero): BNLIITRR 

Città della Scienza è anche su:

FACEBOOK: www.facebook.com/cittadellascienza
Twitter: www.twitter.com/cittascienza
YOUTUBE: www.youtube.com/fondazioneidis
FLICKR: www.flickr.com/photos/cittadellascienza



*****

Per voi ragazzi (e per tutti gli adulti di buona volontà), riporto un breve articolo denso di significato, che offre materiale di riflessione. Ne abbiamo discusso oggi a Scuola, continueremo domani e nei prossimi giorni.

L'articolo è di un nostro amico, un medico, un uomo di Scienza: il dottor Spartaco Mencaroni, che ringrazio di cuore per averne consentito la pubblicazione sul nostro blog.

Quando i fuochi, nella notte...

Questo post è dedicato alla Città della Scienza di Napoli, distrutta il 4 marzo 2013 da un rogo su cui è impossibile chiudere gli occhi


Quando i fuochi si levano nella notte, a nessuno è concesso il sonno.Le lingue di fiamma che si avventano contro il buio fanno breccia nel velo del torpore, inceneriscono la quiete sospesa dei sensi e l’oblio delle coscienze.
I fuochi nella notte svelano la realtà che, nel buio, può esistere in uno stato indistinto e sovrapposto di bene e di male, di giusto e sbagliato, autorizzandoci a coltivare una sorta di indeterminazione quantistica nell’intimo delle nostre vite.
Qualcosa che chiamiamo inconsapevolezza, ma è ipocrisia.
I bagliori di un rogo irrompono in ogni sonno e separano chiaramente ciò che era quieto ristoro della mente da ciò che invece è perdita di consapevolezza.
Chi è desto, nella notte, improvvisamente vede ed è visto. E alla luce della fiamma si stagliano nitide le figure di chi  veglia sul sonno degli altri, lottando per impedire che vengano sopraffatti, accanto alle sagome sinistre di chi nel buio striscia, ghermisce, irretisce, avvelena.
Chi lotta perché il sonno non sia eterno, accoglie ogni bagliore, anche il più sinistro, come il sussulto di una speranza che ovunque può celarsi, sapendo che la luce vera, quella del giorno, non potrà tardare in eterno. 
Altri maledicono quelle fiamme, non perché rimpiangano la distruzione di ciò da cui scaturiscono, ma perché si accorgono come a nulla valga il rogo dei simboli che rischiarano le coscienze e le vite degli uomini.
Queste cose bruciando emettono più luce, si stagliano nelle tenebre e le lacerano, producendo nel nostro torpore ferite che non si rimarginano.
Quando i fuochi si levano nella notte, non è più possibile continuare a dormire. 

6 commenti:

  1. Con pazienza e tenacia la Città della Scienza risorgerà, per la forza di tutte le persone di buona volontà. Quello che mi fa arrabbiare di più è come lo Stato italiano non sia riuscito ancora a eliminare il malaffare organizzato anzi, gli abbia permesso di evolvere, di insidiare le parti sane. Questo è il più grande fallimento, al di là di tutte le giuste accuse che si possono fare, nell'insieme, alla nostra classe politica. Questa indifferenza, alla fine, nei confronti del ripristino della legalità ad ogni costo, per puri scopi personali di arricchimento o di ritorni elettorali, è l'aspetto più deleterio, più drammatico, perchè dietro quello prospera il malaffare e l'illecito, ai quali si deve con tutta probabilità questo scempio. Non c'è nessuna remora da parte di chi ha perpetrato questo gesto nei confronti dell'unico strumento di salvezza laico dell'umanità: la cultura. Chi uccide la cultura uccide l'umanità dell'uomo e fa ritornare la bestia. La classe politica che ha permesso l'esistenza della malavita, che non l'ha sterminata, è corresponsabile, ad ogni livello, da quello nazionale a quello locale. Questa, seppure tragica, è una ovvia conseguenza di quella tolleranza. Una delle poche cose verso la quale dovremmo essere totalmente e inesorabilmente intolleranti.

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    1. Grazie della testimonianza, Paolo. Condivido in toto il tuo pensiero e non potrebbe essere diversamente. Chiunque sia un uomo, nel senso più pieno del termine, non può che condividere.

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  2. Una vera tragedia a cui si può rispondere solo con una più che immediata ricostruzione.
    Penso che l'articolo di Spartaco ed il commento di Paolo non abbiano bisogno che venga aggiunto altro. Condivido parola per parola.


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    1. Non può che essere così, Marco. Adesso la cosa più urgente è la ricostruzione.
      Grazie della testimonianza.

      Un salutone.

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  3. Ho avuto la fortuna di portarci i miei figli nel 2009, non in una delle gite scolastiche ma volontariamente, in una bella giornata di sole che ancora ricordiamo con piacere (http://dueperdiciassette.blogspot.it/2009/05/il-1-maggio-andiamo-napoli-dice.html)
    Ora davanti alle desolanti immagini non riusciamo a spiegarci il perchè dell'accanimento nei confronti di una città e più in generale dei simboli della cultura. Spero lo si ricostruisca, non sarà facile.
    Saluti, Beppe.
    P.S.: Continuo a seguirti sin dai tempi di Splinder, pur se non assiduamente!

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    Risposte
    1. Ciao, Beppe. Che piacere ritrovarti in rete!

      Per quanto riguarda il terribile evento, non ci sono parole. Attaccare la cultura è miope oltre che criminale. Auguriamoci che Città della Scienza possa essere ricostruita al più presto.

      Un caro saluto.
      Annarita

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