mercoledì 1 maggio 2013

I Miei Post Più Popolari Su GooglePlus - 1


Ho deciso di aprire una sezione dedicata a "I miei post più popolari su GooglePlus". Si tratta di notizie scientifiche molto interessanti, che, per mancanza di tempo, non riesco a trasformare in post specifici qui su Scientificando.

La sezione che sto per inaugurare oggi mi consente, pertanto, di tenerne traccia, informando i miei lettori italiani. Eh, sì perché essendo i miei followers su G+ prevalentemente stranieri, le notizie scientifiche che pubblico sul Social Network di Google sono automaticamente in lingua inglese.
La cosa, penso, non desta meraviglia! È risaputo, infatti, che gli Italiani non sono accaniti appassionati di Scienza, che è invece seguita con interesse in molto paesi stranieri, in primis quelli di lingua anglosassone.

Cominciamo con il primo post più popolare, una notizia di questi giorni.

1) "The Rose" (cliccare sul titolo), che ha totalizzato 717 "+1", 158 ricondivisioni e 37 commenti! Incredibile, ma vero. Eppure sono followers, che non ho aggiunto e di cui non seguo, quindi, i post. Lì funziona diversamente. Le persone seguono, commentano, ricondividono la notizia che apprezzano. Qui sul blog, in genere, affinché qualcuno lasci un commento, devi a tua volta ricambiare visita e commento. Prova ne è che, quando seguivo tale meccanismo perverso, i commentatori italiani erano numerosi. 
Da un po' ho smesso e la mia attenzione si è concentrata su G+, dove mi sento libera di commentare ciò che più mi piace, anche se utilizzo prevalentemente la lingua inglese.

Ma veniamo a "The Rose". Si tratta di un gigantesco uragano al polo nord di Saturno, il secondo gigante gassoso del sistema solare dopo Giove.


Potete guardare l'immagine ingrandita qui. Il vortice della tempesta polare di Saturno assomiglia ad una rosa rossa di proporzioni gigantesche, circondata da fogliame verde in questa immagine a falsi colori, ripresa dalla sonda Cassini della NASA. Il diametro dell'uragano è di circa  2000/2500 chilometri, la velocità della gigantesca nube è pari a circa 150 metri al secondo).
 

L'immagine è tra le prime vedute del polo nord di Saturno, illuminato dal Sole, catturate dalle telecamere di Cassini. Quando la sonda raggiunse il sistema di Saturno nel 2004, era l'inverno del nord e il polo nord era al buio.
Il Polo nord di Saturno fu ripreso, quando era illuminato dal Sole, dalla sonda NASA Voyager 2 nel 1981, tuttavia, l'osservazione non permise una veduta dettagliata dei poli. Di conseguenza, non si sa per quanto tempo l'uragano nord-polare è stato attivo.

L'immagine qui presentata, è stata scattata con la telecamera della sonda  Cassini il 27 novembre 2012, grazie all'impiego di una combinazione di filtri spettrali, sensibili alle lunghezze d'onda della luce nel vicino infrarosso. Le immagini filtrate a 890 nanometri sono proiettate come blu. Le immagini filtrate a 728 nanometri sono proiettate come verde, e le immagini filtrate a 752 nanometri sono proiettate come rosso. In questa immagine, il rosso indica le nuvole basse e il verde indica quelle alte.

La veduta è stata acquisita ad una distanza di circa 419000 km da Saturno e ad un angolo, o fase, Sole-Saturno-veicolo spaziale di 94 gradi. La scala dell'immagine è di 2 km per pixel. La missione Cassini-Huygens è un progetto di cooperazione tra la NASA, l'Agenzia spaziale europea e l'Agenzia Spaziale Italiana. 


Veniamo al secondo post più popolare:

- "How Strong Is This Pole Dancer?" ovvero "Quanto è forte questo ballerino di Pole Dance?", che ha totalizzato 242 "+1", 60 ricondivisioni e 97 commenti, ovviamente in inglese!
Si tratta di un problema di Fisica riguardante l'equilibrio di un corpo rigido, come potete vedere dall'immagine. 



Bene! È tutto per questa volta. Aggiornerò, in futuro, la sezione con altri post popolari.

10 commenti:

  1. Brava Anna, anche per aver mollato il "meccanismo perverso". Magari proverò anche io uno di questi giorni ad approcciare il mondo in lingua inglese, portatore di maggiori soddisfazioni a quanto dici

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    1. Grazie, Pa! Il meccanismo perverso l'ho mollato da tempo ed ho l'intenzione di continuare così.
      Penso che riceverai più soddisfazioni ad approcciare in lingua inglese;)

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  2. Hai ragione Annarita, la tua riflessione sui commenti la condivido.
    A molti italiani, purtroppo, non interessa tanto il post ma i commenti.
    Questa cosa l'ho capita da tempo e sono contenta che con questo tuo post confermi il mio pensiero.

    Ci tengo a dirti che frequento i tuoi post non solo per l'amicizia virtuale che ci lega anche perchè questo virtuale negli anni si è svirtualizzato, termine che mi nasce spontaneo, ma so che non è corretto.
    Sappi che frequento i tuoi blog, perchè mi piace ciò che posti, grazie a te scopro sempre belle cose, anche se sia la matematica, che la scienza sono due materie a me sconosciute, ma come ti dicevo, attraverso te mi sono accostata a loro, anche se mi restano sempre estranee ma mi illudo che se mi fossi accostata a queste due facoltà negli anni dovuti, forse forse le avrei amate di più.
    Questo mio forse, e questa mia illusione, accompagnata dalla curiosità nascono, dal frequentare i tuoi blog i quali, mi danno lo spunto di fare delle ricerche per me stessa.

    Grazie, Annarita!

    Ti abbraccio.

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    1. Grazie a te, Rosaria, per seguire sempre i miei post. Mi fa piacere sapere che sono apprezzati e che risultano utili a qualcuno.

      Un abbracione:)

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  3. Non poteva essere altrimenti: quando in una persona c'è qualità, competenze e passione, indipendentemente dal contenitore, gli apprezzamenti arrivano sempre. Non mi stupisco quindi dei risultati dei tuoi post su Google+.

    Riguardo al brutto uso di "scambiarsi i commenti", sono d'accordo con te e lo dico da lettore (credo attento) che riconosce il commento "di scambio" da quello genuino, interessato ed inerente al contenuto del post. Ecco, i commenti possono dare ulteriore qualità (soprattutto in fatto di interazione) al post; quelli di scambio hanno invece l'occhio più puntato verso il contatore delle visite che ha ben poco a che vedere con la reale qualità dei contenuti.

    E sono d'accordo anche sull'uso della lingua inglese che crea un bacino enormemente più ampio. Non sono completamente convinto però che il problema sia solo per i contenuti scentifici, credo che qualsiasi sia l'argomento-disciplina trattato/a, il solo fatto di farlo in inglese apre ad un'utenza numericamente molto più vasta di quella semplicemente italiana.
    Aggiungo che, cosa che tu fai benissimo e spesso, sui social funzionano molto i contenuti multimediali piuttosto che il testo che è bene che sia presente ma non in modo predominante (al contrario dei blog).

    Sui commenti in generale e sul perché su i social siano maggiori rispetto ai blog... il discorso sarebbe mooolto lungo e non saprei neanche da dove cominciare. Lasciando fuori fattori socio-psicologigi, una cosa però la si può dire, credo con una certa sicurezza: la tecnologia che c'è dietro le possibili interazioni sui social gioca sicuramente pesantemente sul risultato numerico dei feedback, e lo fa chiaramente a sfavore dei blog che purtroppo debbono "accontentarsi" di una tecnologia e strategia di feedback molto meno evoluta (e furba aggiungerei).

    Io rimango comunque "romanticamente attaccato" ai blog la cui arma migliore è sicuramente la possibilità di approfondire, di dettagliare, di ampliare... e di organizzare temi e contenuti. So che un'immagine vale più di 1000 parole; io me la godo pure quell'immaggine, ma poi cerco anche quelle 1000 parole al cui interno potrebbe esserci nascosta una preziosa perla o il dato/informazione/spiegazione illuminante, quello di cui avevo bisogno.

    Un salutone
    Marco

    PS:
    chiaramente, se social deve essere, che non sia FB, il quale non rispetta quella che per me è la regola fondante del Web: i suoi contenuti non sono liberi e aperti a tutti (diversamente, ad esempio, di G+).

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    1. Perfettamente d'accordo sul fatto che il bacino di utenza per la lingua inglese è enormemente più vasto per qualsiasi argomento si voglia trattare.

      La mia puntualizzazione sui contenuti scientifici vuole evidenziare il fatto che, purtroppo, gli Italiani, su ampia scala, non sono appassionati di Scienza mentre ciò non succede in altri Paesi, dove la Scienza può diventare addirittura una star per il seguito di cui gode.

      Sono d'accordo con la tua analisi. Grazie del commento.

      Un salutone
      Annarita

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    2. Avevo intuito il senso della tua puntualizzazione, ma speravo d'essermi sbagliato.
      Quello che tu segnali circa gli italiani ed il rapporto con la Scienza non è che l'inizio (secondo me) di tutti i vari problemi che ci ritroviamo come nazione.

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    3. Purtroppo, non ti sei sbagliato!

      Sicuramente, il fatto che gli Italiani trascurino la Scienza, anche a livello degli alti vertici dello Stato, non contribuisce positivamente allo sviluppo della nostra Nazione, in ogni senso.

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  4. condivido il tuo approccio, da pochi giorni mi sono avventurata su google +, non è male, anche se devo ancora capirne il meccanismo.
    Purtroppo noto parecchia diffidenza nei blog a commentare se non ricambiati!

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    Risposte
    1. Benvenuta dm! Google+ è un social network che può riservare grandi soddisfazioni, se ben utilizzato. In bocca al lupo per un rapido successo.

      Grazie di aver condiviso il tuo punto di vista!

      Annarita

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