mercoledì 15 settembre 2010

Media Aritmetica E Prove Invalsi [Il 3° Numero di Scuola E Didattica]



http://scuolaedidattica.lascuolaconvoi.it/index.php?i_tree_id=57325&plugin=news&i_category_id=268&i_news_id=1733

Cari lettori,
è appena uscito il numero 3 di "Scuola e Didattica, la rivista che si interessa dei problemi e orientamenti per la scuola secondaria di 1° grado.

Nei percorsi didattici, alla voce "Sezione in atto", troverete per la disciplina "Scienze" i titoli di tre contributi, uno per ciascuna delle tre classi della scuola media, in ordine dalla prima alla terza classe. Il mio contributo è il terzo, riferito alla classe terza del curricolo triennale. Il titolo è "Ripercorrere le tappe evolutive della vita sulla Terra". Più avanti, lo pubblicherò su Scientificando.

Potete aprire online il documento pdf per consultare il sommario dei contributi di tutte le discipline.


Riporto di seguito un intervento a firma di Piero Cattaneo, contenuto a pag. 91 della rivista: un contributo che affronta lo spinoso problema della valutazione, in occasione dell'ultimo esame conclusivo del 1° ciclo di istruzione

Media aritmetica e prove INVALSI
Come e perché sta cambiando l’esame di Stato?

E venne la media aritmetica sulla scena della scuola italiana! Mai come in occasione dell’ultimo esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione si sono levate tante grida e voci di proteste per il criterio adottato dal Miur e regolamentato con il D.P.R. n. 122/2009.

Il ricorso alla media aritmetica (dei voti relativi alle varie prove scritte e orali, al giudizio di idoneità tradotto in voti in decimi, al colloquio pluridisciplinare) e la contemporanea “presenza”, tra i voti da considerare, anche di quello relativo alla prova nazionale dell’Invalsi, hanno creato forte disagio negli allievi, nei loro familiari e nei docenti, per gli esiti non corrispondenti alle aspettative.

Il calcolo della media aritmetica e la prova Invalsi costituiscono il grimaldello per… cambiare la funzione e l’assetto dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo. Con tali “innovazioni” si sta tentando di imporre un criterio uniforme di valutazione a livello nazionale e, contemporaneamente, di avviare una valutazione del sistema scolastico italiano.

Ma tutto questo sta mettendo in discussione le “regole del gioco” fissate dal D.M. 26 agosto 1981 (Criteri orientativi per gli esami di licenza media). A questo punto o si cambia l’intero impianto dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione o si colloca la prova Invalsi al di là e al di fuori dell’esame stesso, senza ricorrere al calcolo della media dei voti.

Si ritiene opportuno e doveroso verso i lettori della rivista accogliere alcune delle voci arrivate in redazione e che avanzano dubbi e perplessità, richieste e proposte, con la speranza che chi di competenza abbia la volontà di ascoltarle e di avviare un confronto democratico per il miglioramento della situazione, onde evitare che la media aritmetica e il calcolo approssimato del voto complessivo dell’esame facciano scomparire l’allievo e il suo percorso di apprendimento.

«Scuola e Didattica» vuole aprire un dibattito e un confronto, con il contributo di lettori e dei documenti arrivati in redazione, anche tramite  il sito della rivista, allo scopo di arrivare a condividere, se possibile, una o più ipotesi di soluzione dei molti problemi collegati alla funzione dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo, alla sua organizzazione e gestione, al significato della prova nazionale Invalsi nel contesto dell’esame e in previsione di un sistema di valutazione della qualità dell’offerta formativa delle scuole italiane.


Piero Cattaneo




2 commenti:

  1. Certo che conosco la Nuova Secondaria, Annarita! Ho conosciuto anche il Prof. Agazzi, anni fa: era uno dei formatori in un corso di aggiornamento. Ho conosciuto pure il Prof. Bertagna. Conservo un ottimo ricordo.
    Io mi riferivo, in verità alla rivista con lo stesso titolo della tua, o meglio con la tua validissima collaborazione!...
    Grazie lo stesso, comunque, per aver ricordato la "Nuova Secondaria": è sicuramente un'ottima rivista!
    Bacione,
    maria I.

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  2. Ho conosciuto Il prof. Bertagna in una delle riunioni annuali dei collaboratori di Scuola e Didattica quando lui era capo redattore, ma non ho avuto il piacere di conoscere il prof. Agazzi.

    Grazie mille cara, tu conosci il perché.

    Un abbraccione e sogni d'oro!

    RispondiElimina

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