sabato 30 luglio 2011

La Fisica...In Gioco Al Carnevale Della Fisica #21

logo del carnevale della fisicaLa Fisica...In Gioco Al Carnevale Della Fisica #21! Proprio così!

Qualcuno ha affermato che la Fisica è la poesia e la filosofia della Scienza. Concordo, ma la Fisica è anche altro...
La Fisica indaga tutti gli ambiti dei fenomeni naturali...e che cosa c'è di più naturale del gioco?
Non giochiamo in fondo tutti, grandi e piccini?

E così il gioco è declinato sotto varie angolature nella 21esima edizione del Carnevale della Fisica, ospitato dal Blog Crescere Creativamente di Rosalba Cocco.

Gravità Zero, il blog fondatore dell'iniziativa, ci ricorda che:



"Il Carnevale della Fisica è un appuntamento che permette, ogni 30 del mese, ad appassionati di scienzadi riunirsi  per promuovere la fisica e le scienze in maniera originale e divertente.


 


Ispirandosi al Carnival anglosassoni, e a fronte dell'esperienza positiva del Carnevale della Matematica, lo scopo è quello di riunire il maggior numero di blog scientifici per scrivere ogni mese articoli che abbiamo collegamenti con il mondo della fisica.


 


Qui il portale principale: Carnevale della Fisica. Di cui esiste anche una versione spagnola, un "universo parallelo" in lingua spagnola che procede come noi autonomamente. Il Carnevale è nato infatti 21 edizioni fa a Torino e a Barcellona.


 


Questo mese in Spagna lo celebra "La vaca esférica", un blog dal titolo veramente simpatico e originale che prende il suo nome da una metafora.


 


Infine un appello a chi desidera partecipare oppure ospitare le prossime edizioni del carnevale: visitate il sito Carnevale della Fisica e la pagina di presentazione  e scriveteci."

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AGGIORNAMENTO

Inserisco di seguito il doppio commento di Gaetano Barbella alla mia frase virgolettata, per la significatività del contenuto.

La Fisica indaga tutti gli ambiti dei fenomeni naturali...e che cosa c'è di più naturale del gioco?
Non giochiamo in fondo tutti, grandi e piccini?


Scrive Gaetano:

Conforta l’animo, in favore di questa prospettiva, il pensiero di un Premio Nobel, lo scienziato Richard P. Feynman, morto nel 1988, che nel suo libro «Il senso delle cose», intravede la natura dello scienziato moderno con le seguenti parole:

«Molti si stupiscono che nel mondo scientifico si dia così poca importanza al prestigio o alle motivazioni di chi illustra una certa idea. La si ascolta, e sembra qualcosa che valga la pena di verificare – nel senso che è un’idea diversa, e non banalmente in contrasto con qualche risultato precedente – ALLORA SI' CHE DIVENTA DIVERTENTE. Che importa quanto ha studiato quel tizio, o perché vuole essere ascoltato. Il questo senso non ha nessuna differenza da dove vengano le idee. La loro origine vera è sconosciuta. La chiamano “immaginazione”, “creatività” (in realtà non sconosciuta, è solo un’ altra cosa come l’ “abbrivio”). Stranamente molti non credono che nella scienza ci sia posto per la fantasia. E’ una fantasia di un tipo speciale, diversa da quella dell’artista. Il difficile è cercare di immaginare qualcosa che a nessuno è mai venuto in mente, che sia in accordo in ogni dettaglio con quanto già si conosce, ma sia diverso; e sia inoltre ben definito, e non una vaga affermazione. Non è niente facile.».

E il "cercare di immaginare qualcosa che a nessuno è mai venuto in mente, ma sia...", non è forse la base del gioco?


E continua:

"Attenzione, però! Una cosa è il gioco dei fanciulli e grandi, altro è quello della ricerca scientifica che comporta il superamento di grandi difficoltà e fra queste c'è quella dell'etica che, insieme al resto è come il "Caminito del Rey".
El Caminito del Rey (Sentiero del re) è un passaggio pedonale costruito nel 1901, ricavato lungo i tre chilometri della ripida parete di una stretta gola a El Chorro, vicino Malaga, Spagna. [Vedasi youtube]
Attualmente si trova in condizioni fatiscenti, quasi tutto il percorso è privo di balaustre e ci sono dei tratti crollati dove resta solo la trave di supporto. Tutti questi fattori hanno contribuito alla nascita di una leggenda nera in seguito alla morte di alcuni escursionisti che avevano cercato di attraversarlo.

Questo per dire che il gioco della ricerca scientifica oggi, a differenza del passato, comporta gravi rischi da superare: è veramente un gioco da "Re", ma chi potremmo mettere sul trono oggi, comprendendo nella scienza di ogni concezione non escluso tutto ciò che concerne il resto del mondo sociale?

"Non è niente facile" conclude infatti Richard P. Feynmann sull'"abbrivio" (la spinta del gioco) nel sul libro "Il senso delle cose".

Gaetano"



 

2 commenti:

  1. La Fisica indaga tutti gli ambiti dei fenomeni naturali...e che cosa c'è di più naturale del gioco?
    Non giochiamo in fondo tutti, grandi e piccini?


    Conforta l’animo, in favore di questa prospettiva, il pensiero di un Premio Nobel, lo scienziato Richard P. Feynman, morto nel 1988, che nel suo libro «Il senso delle cose», intravede la natura dello scienziato moderno con le seguenti parole:

    «Molti si stupiscono che nel mondo scientifico si dia così poca importanza al prestigio o alle motivazioni di chi illustra una certa idea. La si ascolta, e sembra qualcosa che valga la pena di verificare – nel senso che è un’idea diversa, e non banalmente in contrasto con qualche risultato precedente – ALLORA SI CHE DIVENTA DIVERTENTE. Che importa quanto ha studiato quel tizio, o perché vuole essere ascoltato. Il questo senso non ha nessuna differenza da dove vengano le idee. La loro origine vera è sconosciuta. La chiamano “immaginazione”, “creatività” (in realtà non sconosciuta, è solo un’ altra cosa come l’ “abbrivio”). Stranamente molti non credono che nella scienza ci sia posto per la fantasia. E’ una fantasia di un tipo speciale, diversa da quella dell’artista. Il difficile è cercare di immaginare qualcosa che a nessuno è mai venuto in mente, che sia in accordo in ogni dettaglio con quanto già si conosce, ma sia diverso; e sia inoltre ben definito, e non una vaga affermazione. Non è niente facile.».

    E il "cercare di immaginare qualcosa che a nessuno è mai venuto in mente, ma sia...", non è forse la base del gioco?

    Cari saluti,
    Gaetano

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  2. Bellissima iniziativa: ce ne vorrebbero di più per valorizzare la scienza e la cultura presso i più giovani (e non solo presso di loro....)

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