martedì 16 marzo 2010

Osservare I Fenomeni Elettrici E Magnetici [Unità Di Apprendimento]


Cari lettori interessati, rendo disponibile una mia unità di apprendimento sui fenomeni elettrici e magnetici, temi un po' ostici da trattare a scuola.

Si propone un percorso sperimentale che può fornire degli input, da utilizzare flessibilmente nel proprio ambito di riferimento.

L'unità di apprendimento è stata pubblicata, nell'anno scolastico 2006/07, sulla rivista Scuola E Didattica, come le altri presenti sul blog.

A proposito, è appena uscito il numero 14 dell'annata in corso, dove potete trovare una mia unità di apprendimento per la classe seconda secondaria di 1° grado, dal titolo "Classificare organismi collaborativamente". Qui potete consultare l'indice.

Vi anticipo l'introduzione dell'UA sui fenomeni elettrici e magnetici.

Apprendimento unitario da promuovere. L’alunno comprende la natura dei fenomeni elettrici e magnetici, individuandone la relazione e i principali effetti.

Compito unitario in situazione. Realizzare, in coppia con un compagno, uno o più circuiti elettrici utilizzabili in una situazione concreta scelta a piacere (ad esempio per gli addobbi luminosi della festa di fine anno scolastico) e illustrarne il funzionamento alla classe.

Obiettivi formativi con standard d’apprendimento.

L’alunno  è in grado di:
1.    definire un corpo elettrizzato e illustrare i differenti tipi di elettrizzazione;

2.    distinguere tra conduttori e isolanti;

3.    spiegare che cos’è la corrente elettrica e le principali grandezze elettriche;

4.    descrivere un circuito elettrico, enunciare e spiegare le leggi di Ohm;

5.    descrivere gli effetti della corrente elettrica;

6.    spiegare che cos’è un magnete e descrivere le interazioni tra elettricità e magnetismo.

Articolazione degli obiettivi formativi rispetto al livello di accettabilità

1.    Sa spiegare con linguaggio semplice che un corpo è elettrizzato quando nei suoi atomi viene a mancare l’equilibrio tra elettroni e protoni; sa rappresentare schematicamente come un corpo si elettrizza per strofinio, contatto, induzione.

2.    Dimostra di riconoscere i conduttori e gli isolanti, quando ad esempio il docente (o un compagno) gli chiede di procurare un  filo conduttore, da utilizzare nella realizzazione di un circuito, oppure del materiale per isolare i fili di rame.

3.    Sa spiegare, utilizzando una terminologia semplice ma specifica, che la corrente elettrica è generata dal  movimento di cariche elettriche all’interno di un conduttore quando tra i suoi poli si stabilisce una differenza di potenziale; nelle attività di gruppo, sa leggere su un amperometro l’intensità di corrente che fluisce in un circuito elettrico.

4.    Riconosce, denominandoli esattamente, i principali elementi di un circuito elettrico  già predisposto; dimostra di conoscere le leggi di Ohm quando, illustrando il funzionamento di un circuito realizzato in gruppo, afferma che intensità, differenza di potenziale e resistenza sono grandezze collegate e che la resistenza dipende da come è fatto un circuito.

5.    Rispondendo a domande specifiche del docente, sa dire, ad esempio, che la stufetta elettrica sfrutta l’effetto termico o che l’elettrolisi dell’acqua sfrutta l’effetto chimico della corrente elettrica.

6.    Sa svolgere semplici esperimenti sulla magnetizzazione dei corpi: ad esempio, sa dimostrare che l’acciaio si magnetizza in modo permanente se viene strofinato con una calamita. Sa illustrare in modo essenziale il funzionamento del campanello elettrico, costruito con l’aiuto del docente di tecnologia.

Scaricate l'unità di apprendimento.


Seguono due interessanti  filmati di scuolanetwork.


Semplicissima ed efficace spiegazione sulle relazioni che intercorrono tra elettricità e magnetismo, con utili schemi e tanti esperimenti.

(Coronet Instructional Film 1985)

Filmato 1





Filmato 2





1 commento:


  1. Ciao Annarita, ho trovato i due video interessantissimi e penso di aver capito qualche cosina sugli esperimenti che fa Mao in cantina.
    Io sto bene, va tutto come deve andare. Bacione, Viviana

    RispondiElimina

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