Commenta Vittoria Gallina [1] su Education 2.0:
“Education at a glance 2010”, il rapporto dell’Ocse sui sistemi formativi dei paesi aderenti e partner, è stato rilasciato a Parigi il 7 settembre. Si tratta di un lavoro di ricerca importante, che presenta molti dati, offre linee interpretative utili per la riflessione sullo stato dell’educazione nel mondo attuale e dovrebbe sollecitare azioni politiche e assunzioni di responsabilità adeguate (l’uso del condizionale nasce spontaneo, se il punto di vista è quello del lettore italiano). Il rapporto è indirizzato infatti al mondo dell’educazione nel suo complesso e soprattutto al mondo dei decisori politici, di quanti hanno potere e competenza di indirizzo e di gestione.
Il problema centrale del rapporto è l’attuale crisi globale: i paesi si trovano di fronte alla necessità di produrre bilanci sostenibili e nello stesso tempo devono garantire le condizioni per la crescita economica, l’educazione si trova al centro di questa sfida, perché è una delle voci di spesa più pesante nella maggior parte dei paesi, ma, nello stesso tempo, è un investimento essenziale per sviluppare potenzialità di crescita di lunga durata e per stare al passo con i cambiamenti tecnologici e demografici che oggi ridefiniscono i mercati del lavoro globali. L’Europa aggiunge a queste sfide l’obiettivo di garantire una società equa ed inclusiva (Si vedano le Strategie di Lisbona).
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Per approfondire, consultate:
Il rapporto “Education at a glance 2010”
La scheda riassuntiva del rapporto in lingua italiana
Il sito della Commissione Europea
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[1] Vittoria Gallina
Esperta di Educazione in età adulta e di processi di lifelong learning; responsabile italiana delle ricerche comparative dell’OCSE-IALS (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico; International Adult Literacy Survey) e OCSE-ALL (Adult Literacy and Lifeskills); autrice di studi e saggi sui temi dell’analfabetismo e dell’illetteratismo; svolge attività di docenza presso l’ università e in corsi di formazione.
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