lunedì 4 aprile 2011

Un Atomo Diverso E' Possibile | Intervista A Rubbia Su Radio3Scienza

"Un atomo diverso è possibile" è l'interessante intervista rilasciata da Carlo Rubbia a Radio3Scienza e pubblicata il primo aprile scorso.

Dopo l'incidente di Fukushima, il nucleare civile deve cambiare strada. Per Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica e direttore scientifico dell'Institute for advanced sustainability studies di Potsdam (Germania), esiste già un modo più sicuro di sfruttare le reazioni nucleari, usando il torio. E, soprattutto, è venuto il momento di puntare davvero sull'energia solare.


Ascoltate l'intervista qui.

Al microfono Rossella Panarese


Vi invito a leggere anche l'intervista del 28 marzo 2011 pubblicata sul "Corriere della sera" dove l'eminente scienziato afferma:

"Una centrale a torio — spiega Rubbia— ha i vantaggi di non produrre plutonio per usi militari, di lasciare scorie che si esauriscono in un tempo limitato— quattro-cinque secoli — rispetto all’uranio e quindi possono essere controllate e soprattutto di potere essere spenta quando si vuole. «In più— dice Rubbia— per produrre un giga watt servono tre milioni e mezzo di tonnellate di carbone l’anno, oppure 200 tonnellate di uranio 235. Ma di torio ne basta una tonnellata l’anno e il torio è abbondantissimo in natura, ce n’è molto anche nell’Italia centrale» . È questa, secondo il Premio Nobel, la strada nucleare da seguire dopo Fukushima: al momento, l’iniziativa è in mano a cinesi e indiani, i quali calcolano che il torio potrebbe garantire le loro esigenze energetiche per i prossimi 20-30 mila anni. «Piuttosto che investire 30 miliardi nel nucleare vecchio, l’Italia farebbe bene a investirne tre in questa tecnologia» , dice il professore.

Ma la via che Rubbia indica è quella del solare!


Nel video seguente Rubbia sul Progetto Archimede: energia solare per sostituire il petrolio e il nucleare. Lo scienziato spiega come funziona il progetto di sua invenzione.






I rischi e i problemi del nucleare secondo Rubbia; i problemi e le possibili soluzioni.


Altre informazioni sul Progetto Archimede.


1 commento:

  1. Caro Aldo, scusandomi dell'abissale ritardo, ti ringrazio del preziosissimo contributo che ci hai regalato con il commento.

    Un caro saluto

    annarita

    RispondiElimina

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