lunedì 7 giugno 2010

Professione Reporter Nell'Era Del Web 2.0 Ed Oltre


Cari lettori,

vi propongo una notizia che ha dell'innovativo per quanto riguarda l'ambito giornalistico: la Columbia University di New York aprirà, agli studenti intenzionati a intraprendere la professione di reporter,  corsi in cui potranno apprendere l'uso delle nuove tecnologie per svolgere al meglio la professione giornalistica.

La frequenza dei corsi, che inizieranno nel 2011, durerà cinque semestri: due presso la Scuola di giornalismo della Columbia, gli altri tre presso la Scuola di Ingegneria e Scienze applicate.

L' Università americana, che avvierà una specie di rivoluzione
didattica, ha come obiettivo principe quello di formare professionisti capaci di stare al passo con i tempi di Internet.

I canali istituzionali non diffondono, spesso per motivi politici, diverse informazioni e così i giornalisti sono costretti a setacciare sempre più spesso la Rete e i suoi canali per cercarle.

Twitter, ad esempio, fornisce importanti notizie  condensate in messaggi sintetici di 140 caratteri al massimo, ma ricchissimi spesso di dati fondamentali. Sapersi orientare, pertanto, all'interno di questo canale informativo, diventa una competenza irrinunciabile.

La ricerca delle notizie nel web  assume una funzione sempre più importante per il giornalismo, che sta cambiando velocemente e profondamente. E così, lo sviluppo di strumentazioni tecnologiche per trasferire dati verso i cellulari, l'analisi dei database per scoprire informazioni interessanti all’interno dei social network diventano pratiche che occorre saper gestire.


Forse, non a caso, l’annuncio dell’università newyorkese giunge pochi giorni dopo il conferimento del Pulitzer Prize 2010 al sito ProPublica.org per la categoria giornalismo investigativo. Il prestigioso premio è stato assegnato per la prima volta a un sito web e non a un giornale cartaceo!

ProPublica.org, fondato nel 2007 da Paul Steiger, un ex caporedattore del Wall Street Journal, e da un ex cronista del New York Times Stephen Engelber, si è aggiudicato il più importante riconoscimento del giornalismo americano grazie a un’inchiesta di Sheri Fink, in cui è documentato il dramma dei medici rimasti negli ospedali di New Orleans dopo l’uragano Katrina. La lista dei vincitori.

Il premio conferito a ProPublica indica qual è la nuova strada del giornalismo, e la scelta didattica della Columbia University sottolinea l'importanza degli strumenti tecnologici nello svolgimento pieno ed efficace di una professione giornalistica al passo con i tempi.

Vittorio Sabadini, nel suo editoriale su LaStampa.it del 14 aprile scorso, afferma: "Tutto sta cambiando molto in fretta, e nessuno è ancora in grado di dire quale sarà davvero il futuro dell’informazione nel nuovo mondo digitale, ma l’esperimento di ProPublica sembra a molti un’idea da tenere in considerazione. Poiché il buon giornalismo è ancora (e sempre più) necessario alle società civili, chiunque trovi il modo di continuare a realizzarlo va incoraggiato e premiato".


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4 commenti:

  1. Rosaria: come dire il fine giustifica il mezzo.
    E poi  la rete è alla portata di tutti
    e lo diventerà sempre di più
    La  rete cambierà tante cose.
    Son sicura che il momento attuale 
    è solo un accenno,
    della potenza di Internet.
    Complimenti a 
    PRO PUBBLICA
    e grazie a te che ci dai tante belle notizie
    una ragione in più per frequentare 
    il tuo scientificando e non solo lui...

    Buona settimana 
    bacio. ciao.


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  2. Una notizia importante. Mi sarebbe piaciuto fare il giornalista, poter seguire una scuola così ma... per me è ormai troppo tardi. Ho pensato anche a mia figlia (che il prossimo anno conseguirà la matutità classica) e ai tanti giovani con tanti sogni e buona volontà. Di certo questa è una grande opportunità ma, ahinoi...chissà quanto costa! Un caro saluto, Fabio

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  3. Sì, Rosaria, la rete ha già cambiato molte cose e altre continuerà a cambiarne.

    Le opportunità che può offrire sono sconfinate. L'importante è saperle cogliere.

    Un bacione.

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  4. Sì, Fabio, è una bella opportunità che viene offerta. Sui costi non so nulla, ma penso che saranno salatucci.

    Scusa la latitanza, ma in questo periodo le "faccende scolastiche" mi impegnano più del solito.

    Un salutone
    annarita

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