venerdì 9 settembre 2011

Progettazione Didattica Annuale 2011-2012: La Proposta Di Scuola E Didattica

copertina primo numero scuola e didattica 2011-2012"Progettazione Didattica Annuale 2011-2012: La Proposta Di Scuola E Didattica" vuole fornire un aiuto concreto ai docenti di tutte le discipline di insegnamento nella Scuola secondaria di 1° grado.

L'anno scolastico 2011-2012 è ormai iniziato per noi docenti e a breve si riapriranno le aule con il loro carico di giovane energia vitale. Questo è il momento della riflessione progettuale; pertanto, gli spunti forniti dal n.1, 15 agosto 2011, della rivista Scuola e Didattica possono costituire un valido ed efficace supporto in questa delicata fase dell'attività docente.

Il sommario in .pdf


Quest'anno mi occupo (per conto di Scuola e Didatica) della classe 1° nell'ambito delle discipline scientifiche. Vi presento di seguito il piano annuale delle sei unità di apprendimento (UA) che ho ipotizzato e che saranno pubblicate nel corso dell'anno dalla Rivista.

I UA: Analizzare le funzioni delle cellule animali e vegetali
Compito unitaro in situazione. Creare, con gli strumenti di Google docs, uno slideshow che descriva il processo della fotosintesi clorofilliana. Cercare in rete immagini e brevi filmati adatti allo scopo.

II UA: Individuare la simmetria nella natura e nella cultura
Compito unitaro in situazione. Reperire immagini, informazioni e risorse che documentino analogie strutturali rispetto al concetto unificante. Realizzare una presentazione multimediale che illustri la presenza della simmetria sia nelle forme della natura che nei prodotti culturali.  

III UA: Identificare i benefici della risorsa acqua per la salute del sistema Terra
Compito unitaro in situazione. Realizzare, a gruppi, una lezione per i genitori
sull’importanza dell’acqua come risorsa. Allestire, da parte di ogni gruppo, un cartellone che illustri il percorso a supporto della tesi da sostenere.

   
IV UA: Esplorare le proprietà generali della materia 
Compito unitaro in situazione. Allestire alcuni esperimenti sulle modalità di separazione di miscugli eterogenei ed omogenei. Scegliere sostanze e materiale adeguati e, infine, elaborare una relazione scientifica sugli esperimenti svolti.
      
V UA: Osservare il moto dei corpi nella realtà quotidiana
Compito unitario in situazioneProgettare un esperimento sul moto di un carrellino lungo un percorso rettilineo, dopo aver costruito il carrello con un tipo di legno disponibile tra le risorse del laboratorio tecnico-scientifico.

VI UA:  Analizzare l’ecosistema suolo
Compito unitario in situazione. Produrre, in piccolo gruppo, una relazione sullo stato del suolo agricolo nel proprio territorio. Raccogliere le testimonianze di agricoltori ed esperti analisti.
 

Mi auguro che possiate trovare qualche spunto interessante. Vi illustro, intanto, sinteticamente il perché della mia scelta riguardo alle sei UA progettate.

La scelta delle sei unità di apprendimento, che compongono il curricolo annuale di scienze della classe prima, mira a promuovere negli alunni lo sviluppo di alcune competenze che si ritengono indispensabili nel bagaglio formativo in uscita dalla scuola secondaria di 1° grado.

E’, infatti, fondamentale che essi siano in grado di analizzare strutture e funzioni cellulari per poter affrontare più avanti argomenti complessi quali l’evoluzione delle specie e la storia della vita Sula Terra.
E’ parimenti fondamentale  che siano in grado di individuare le diverse simmetrie presenti negli organismi viventi per poterli classificare, sulla base di particolari analogie e differenze, in determinate categorie tassonomiche; che diventino consapevoli circa l’importanza dell’acqua come risorsa indispensabile per l’equilibrio e la salute della biosfera; che riflettano, mediante un  primo approccio scientifico, sul significato del termine “materia”; che inizino ad esplorare, osservando la realtà in continuo movimento in cui siamo immersi, le regole che governano il moto dei corpi e apprendano come si può fare a misurarlo.
Infine, gli alunni, analizzando la composizione del suolo, sapranno correlarla ai meccanismi della sua formazione,  giungendo a considerarlo  una risorsa utile per l’equilibrio degli ecosistemi.


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