giovedì 17 febbraio 2011

Ricerca: Eni E Stanford University Firmano Nuova Partnership

accordo eni e standford university
Ricevo e pubblico il seguente comunicato stampa.


Siglata alleanza quadriennale da 10 milioni di dollari sulle tecnologie oil & gas

STANFORD, CALIFORNIA –17 febbraio 2011Eni e la Stanford University hanno firmato oggi una nuova alleanza strategica per la ricerca e l’innovazione. Secondo l’accordo, nei prossimi quattro anni Eni investirà oltre 10 milioni di dollari in un programma di ricerca volto ad aumentare le opportunità di collaborazione tecnologica tra le parti. La partnership sarà incentrata principalmente sulle tecnologie core dell’oil & gas business.

L'integrazione tra la visione accademica e quella industriale mira a capitalizzare le sinergie tra l’approccio multidisciplinare e tecnologico di Stanford e l’expertise di Eni per dar luogo a quelle innovazioni scientifiche che saranno necessarie per affrontare le sfide energetiche del futuro.

Il portfolio di ricerca è infatti rivolto alla definizione e alla rapida applicazione di nuove tecnologie per le attività di esplorazione e produzione degli idrocarburi e lo sviluppo di metodologie innovative per la salvaguardia ambientale.

Il Framework Research Agreement è stato firmato oggi presso il Campus dell’Università a Palo Alto (California) alla presenza di Ann Arvin, Vice Provost and Dean of Research of Stanford University e di Umberto Vergine, Direttore Studi e Ricerche Eni. La collaborazione fa leva sulla pluriennale collaborazione con l’Università di Stanford già in corso tra la divisione Exploration and Production di Eni e la Stanford's School of Earth Sciences.

Eni mira a essere leader nell’innovazione e ritiene fondamentale sia per il suo successo che per i futuri bisogni energetici mondiali lo sviluppo di un network di collaborazioni con centri di ricerca di eccellenza come Stanford, una delle più importanti università al mondo.

Fondata nel 1891 da Jane e Leland Stanford, l’università fu concepita per preparare gli studenti al “successo personale e a essere preparati alla vita” e per “promuovere il benessere pubblico grazie a una benefica influenza sull’umanità e la civilizzazione”.

Oggi, la Stanford University continua a perseguire questa missione attraverso l’innovazione applicata a un ampio spettro di attività. Il suo approccio multidisciplinare ha favorito numerose scoperte che hanno contribuito a risolvere le sfide ingegneristiche del futuro.
L’alleanza con l’Università di Stanford è un importante tassello della strategia Eni che punta ad assicurare alla divisione E&P la leadership nell’innovazione tecnologica facendone un punto di forza per continuare a crescere nelle attività core dell’upstream.


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2 commenti:

  1. Una bella notizia 
    adesso dobbiamo aspettare 
    aspettare queste belle premesse.
    Anche perchè bisogna 
    prepararsi bene  per il futuro
    Grazie di averci riportato la notizia
    cara Annarita.

    Un bacione

    RispondiElimina
  2. Un'alleanza per la ricerca e l'innovazione non può che essere una buona notizia.
    Personalmente credo che tre sole siano le strade immediatamente percorribili per salvaguardare l'ambiente. 1) Sviluppare quanto più possibile e quanto più in fretta possibile la produzione di energia dalla fissione nucleare. 2) Riprendere a sviluppare l'unica energia rinnovabile realmente conveniente, cioè l'idroelettrico. 3) Sviluppare ed incrementare i metodi di cattura e sequestro della CO2.
    Tutto il resto sono palliativi antieconomici.
    Può essere triste, ma non saranno i pannelli fotovoltaici (con i rendimenti ridicoli ed i costi astronomici che hanno) o le pale eoliche (esposte alle bizze dal vento e con conseguenze non ancora valutabili sul microclima) a risolvere i problemi dell'umanità.
    P.S. Scusate il pessimismo.
    P.P.S. Per me è ottimismo!

    RispondiElimina

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